Detrazioni fiscali, quali agevolazioni potrebbero sparire?

Per rispettare gli impegni di governo mancano da trovare 13 miliardi di euro

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Il Governo Conte, su richiesta congiunta di Lega e Mov5Stelle, ha portato il deficit al 2,4%. Ora, però, mancano comunque da trovare 13 miliardi di euro per rispettare gli impegni principali presi nel contratto di governo e il lavoro sulla spendig review non raccoglierà più di tre miliardi di euro. Per questo motivo pare che l’esecutivo stia esaminando la voce “detrazioni fiscali” per fare in modo di arrivare a quei 8-10 miliardi indispensabili per finanziare la manovra. Quali sono, quindi, le detrazioni che potrebbero rischiare di essere cancellate o ridotte?

Detrazioni fiscali, quali sono le detrazioni a rischio?

Fra le detrazioni fiscali che rischiano di essere toccate, figurerebbero i bonus fiscali per le fonti energetiche fossili per agricoltori e trasportatori. E nonostante le smentite provenienti direttamente dal governo, alcuni quotidiani ipotizzano che sia stata presa in esame la possibilità di intervenire sulle detrazioni concesse a chi accende un mutuo per acquistare la prima casa. La detrazione fiscale, in quel caso, passerebbe dal 19% al 17%. Ciò rappresenterebbe un grosso problema per chiunque decidesse di acquistare casa, visto che, con l’incremento dello spread, gli interessi sui mutui sono orientati a salire.

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Un’altra detrazione fiscale che rischia di non essere inserita nella Legge di Bilancio 2019 è il bonus ristrutturazioni. Sembra essere allo studio del governo, infatti, un grosso taglio di determinate agevolazioni fiscali per fronteggiare l’introduzione della tassa piatta “Flat Tax”. Una cosa è certa: non saranno cancellate le detrazioni di particolare rilevanza sociale.

Detrazioni fiscali, riordino delle Tax Expenditures

Assieme al bonus ristrutturazioni, secondo le indiscrezioni potrebbero essere cancellate anche le altre detrazioni sulla casa. Perciò, dal 2019, l’agevolazione potrebbe non valere più sui lavori effettuati in precedenza. Si procederà, in ogni caso, al diritto al credito Irpef maturato, fino alla scadenza prefissata.

Pare che il governo stia anche preparando un riordino dell’insieme delle Tax Expenditures, ovvero la totalità delle deduzioni, agevolazioni e detrazioni fiscali, contemplate dal sistema fiscale italiano. Perciò, il bonus ristrutturazioni, se non abolito, potrebbe comunque essere modificato e riportato alla sua forma originale, ovvero al 36% di detrazione sulle spese inerenti alle ristrutturazioni per un limite di spesa di 48.000 euro. Mentre al momento non è al 36%, ma al 50%, con un tetto di spesa è fissato a 96.000 euro.

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Ristrutturazioni e agevolazioni fiscali

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Redazione Tecnica

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