Decreto Emergenze, in arrivo un fondo per le scuole innovative

Istituito il fondo per la progettazione delle 50 scuole vincitrici del Concorso Miur

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Il Decreto Emergenze introduce diverse novità inerenti al mondo dell’edilizia scolastica. Tra queste vi è l’individuazione di un fondo da 27 milioni di euro, necessari per progettare i prossimi livelli di dettaglio delle 50 scuole innovative che si sono aggiudicate la vittoria del Concorso del Miur. Il programma “scuole innovative”, infatti, mira a realizzare gli edifici scolastici del futuro.

Decreto Emergenze, parte programma scuole innovative

Grazie al Decreto Emergenze ogni anno, durante il triennio 2018-2020, verranno stanziati 9 milioni di euro per sostenere la progettazione delle scuole innovative. Non si tratta di un nuovo stanziamento, ma dei fondi indirizzati al pagamento dei canoni di locazione delle scuole da corrispondere all’Inail. Gli enti locali, attraverso questo fondo, potranno sostenere i costi di progettazione.

Decreto Emergenze, cosa è successo al programma

Come già annunciato, il Decreto Emergenze finanzia la costruzione di nuovi edifici scolastici, considerati innovativi dal punto di vista impiantistico, tecnologico, architettonico, dell’efficienza energetica, della sicurezza strutturale e antisismica. Il tutto grazie ai 350 milioni stanziati dall’Inail per acquistare in conto interessi le nuove strutture. I canoni di locazione delle scuole vengono pagate all’Inail dalle Regioni.

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Precedentemente, il Miur aveva deciso di indire un concorso per 51 aree per cui è giunta la partecipazione di ben 1238 progettisti. In seguito, a gennaio si è svolta la proclamazione ufficiale dei 50 vincitori, dal momento in cui nel Comune di Catanzaro non si è aggiudicato nessuno la vittoria.

Il programma era entrato in una fase di stallo per via della decisione dell’Anac di impedire di affidare ai vincitori del concorso di idee, i successivi livelli di progettazione.

Il bando del concorso del Miur assegnava ai Comuni interessati la facoltà di affidare ai vincitori del concorso di idee anche lo sviluppo dei progetti, ma siccome all’interno del bando erano assenti i requisiti professionali e tecnico-economici indispensabili per la progettazione delle opere, l’Anac ha deciso che i Comuni dovranno bandire nuove gare in grado di indicare in maniera non equivocabile e chiara i requisiti dei progettisti. Un percorso che sarebbe stato più complesso per gli enti locali in assenza delle risorse del Decreto Emergenze, poiché non sarebbe stata affatto una passeggiata affidare la progettazione dei livelli successivi di dettaglio dei progetti.

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Redazione Tecnica

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