Il Comitato permanente del Catasto nell’Unione europea riunisce le istituzioni responsabili del catasto in ambito comunitario. La sua missione è tenere in contatto e migliorare i vari Catasti per la condivisione delle attività e individuare nuove strategie conformi alle politiche europee in materia catastale. La presidenza Ue, attualmente in mano bulgara, si sta concentrando su quattro temi chiave: il futuro dell’Europa e i giovani, i Balcani occidentali, la sicurezza e la stabilità, l’economia digitale. Soprattutto a quest’ultimo tema si è ispirata la conferenza e assemblea plenaria del PCC dal titolo “Le informazioni come base per la società digitale”, tenutasi a Sofia dal 13 al 15 marzo.
I relatori provenienti dai diversi paesi Ue si sono confrontati su un tema molto importante e su cui c’è sempre molta attenzione anche in Italia, nonostante i nostri tempi (sul catasto, per esempio) siano biblici: si sono confrontati su raccolta, archiviazione, elaborazione e utilizzo dei dati geo-spaziali. L’Agenzia delle entrate ha partecipato alla conferenza di Sofia rappresentata dal direttore centrale Servizi catastali, cartografici e di Pubblicità immobiliare, Franco Maggio, che ha parlato di “Esperienze sulla Interoperabilità nel sistema catastale italiano”.
Il web map service
Partiamo da dove l’intervento di Maggio si è concluso, cioè l’esposizione dell’impatto che le moderne tecnologie stanno avendo anche sulla cartografia italiana, che ci sembra interessante. Nel novembre 2017, il direttore dell’Agenzia ha attuato le previsioni del Dlgs 32/2010 per l’istituzione di un’infrastruttura per l’informazione territoriale nella Ue (INSPIRE), che consente di navigare e vedere integrando le mappe catastali redatte e aggiornate dall’Agenzia con quelle di altre amministrazioni. L’integrazione dei diversi dati permette tra l’altro all’Agenzia di combattere l’evasione fiscale e le irregolarità tecnico/amministrative nel settore immobiliare e di dare un supporto per affrontare le emergenze geologiche. INSPIRE è stato utilizzato nel 2016 in occasione del terremoto nel Centro Italia: la Protezione Civile ha utilizzato la cartografia catastale per il primo intervento e per la rappresentazione tematica dei danni.
Il web map service è sul sito dell’Agenzia delle entrate e prevede servizi di interoperabilità basati sui più recenti standard internazionali, dopo la firma del provvedimento 23 novembre 2017 in attuazione della direttiva 2007/2/Ce (recepita con il Dlgs 32/2010) che ha istituito l’Inspire. Leggi Catasto on line, il servizio di consultazione è attivo da oggi
Il Sistema integrato del territorio
Maggio si è soffermato sulla esposizione del Sit – Sistema integrato del territorio, che permetterà di unificare l’intero patrimonio informativo immobiliare dell’Agenzia delle entrate in un sistema nazionale i cui elementi si integrano. Il Sit è utile anche oltre i limiti del dominio catastale perchè, oltre a consentire la navigazione e la ricerca di tutte le informazioni geo-referenziate gestite dall’Agenzia, permette l’integrazione con altri dati esterni. Il dialogo tra le diverse banche dati fornisce informazioni dettagliate sull’immobile, in parte provenienti anche da database esterni, e permette di effettuare una ricerca utilizzando chiavi diverse. Nel risultato della ricerca alla gamma completa dei dati forniti dal Catasto si aggiungono le immagini satellitari della zona in cui si trova l’immobile, una vista dello stesso a livello del piano stradale e una pianta del quartiere. La qualità e le fonti dei diversi dati devono essere verificati e attendibili. Inoltre, il Sistema di scambio automatico di dati consente ad altre Amministrazioni pubbliche l’utilizzo dei dati dell’Agenzia.
Il sito per i Comuni
Maggio ne ha descritto la genesi, gli scopi e le funzionalità. Dal 2006 il sito consente l’utilizzo on line dei dati catastali da parte di comuni e comunità montane.
Due Archivi nazionali: strade e numeri civici
Nel 2010 l’Agenzia e l’Istat hanno stipulato una convenzione per la costituzione dell’Archivio nazionale degli stradari e dei numeri civici (ANSC), la base di partenza per la realizzazione dell’Archivio nazionale dei numeri civici delle strade urbane (ANNCSU), che interagirà con altre banche dati di interesse nazionale, tra cui quella catastale e l’Anagrafe tributaria.
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