Inarcassa è arrivata prima di tutte le altre Casse di Previdenza. Ha appena trasmesso ai ministeri vigilanti le procedure per rendere operative le nuove regole sul cumulo gratuito: si avvia a diventare attivo il nuovo strumento che consentirà agli iscritti di agganciare versamenti di contributi fatti presso più casse. Alla fine è successo, non in fretta (lo strumento è consentito dalla legge di Stabilità 2017), ma è successo: il cumulo gratuito sta per diventare realtà.
Il 13 ottobre Inarcassa aveva approvato con un’ampia condivisione dal Comitato Nazionale dei Delegati le proposte di modifica al regolamento generale di previdenza per recepire nell’ordinamento la pensione in cumulo gratuito come nuova tipologia di prestazione previdenziale, dopo la circolare Inps del giorno prima, il 12 ottobre. Il cumulo gratuito, che si aggiunge alla ricongiunzione e alla totalizzazione, serve ad accorpare contribuzioni frutto di carriere discontinue, accreditate in enti diversi di previdenza obbligatoria. Le modifiche, una volta approvate dal ministero, posso diventare operative. La circolare dell’Inps definisce requisiti e metodo di calcolo, allineati con le previsioni di legge e con la sostenibilità dell’ente. La circolare era stata trasmessa al il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali il 4 ottobre. L’11 ottobre il Ministero aveva comunicato alla Direzione Generale dell’Inps il nulla osta allo schema di circolare.
In questo modo, Inarcassa può rispondere quanto prima alle necessità di chi aspetta da tempo il cumulo gratuito. Mentre per i lavoratori iscritti all’Inps il costo del cumulo è a carico dello Stato, a pagare la quota di tale costo per i professionisti potrebbero essere colleghi che non ne beneficiano. L’asimmetria, se non va in porto il prima possibile il cumulo gratuito, ricadrà sui giovani. Il ritardo rispetto alla legge di stabilità del 2017 (comma 195, che modifica la finanziaria 2013, legge 228/2012, all’articolo 1, comma 239) è eccessivo, bisogna velocizzare i tempi.
Il cumulo dei contributi previdenziali consente di riunificare gratuitamente i contributi accreditati presso gestioni diverse, per vedersi riconosciuta un’unica pensione. Questa pensione si calcola sulla base del metodo retributivo, cioè secondo le regole di calcolo previste da ogni fondo.
Cumulo gratuito, cosa manca per renderlo operativo
La pronuncia degli enti è un passaggio fondamentale per calcolare la pensione accumulando i contributi versati in cassi di previdenza differenti. Inarcassa ha dato il proprio ok. Ora mancano:
– l’approvazione del Ministero,
– la sottoscrizione di una convenzione tra Inps e casse, con tempistiche ancora non note,
– poi, sarà possibile procedere materialmente con lo scambio dei dati.
Siamo fiduciosi che questi passaggi possano essere veloci per fare in modo che chi deve possa usufruire del cumulo gratuito presto, non tra qualche anno.
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