Alla fine, nel Def, non c’era la Riforma del Catasto. I tecnici avevano eliminato il riferimento alla riforma: l’ipotesi di riprendere la questione era il risultato di alcune sollecitazioni da parte dell’Unione Europea. Ora la Riforma del Catasto torna con un nuovo disegno di legge delega presentato al Senato, il 13 aprile: dopo il Def, all’interno del quale non cambiano i princìpi di fondo che il Governo dovrà rispettare nell’approvazione dei decreti attuativi: invarianza del gettito complessivo e determinazione del valore degli immobili sulla base di superficie, localizzazione e caratteristiche edilizie.
Riforma del Catasto: le nuove tipologie di immobili
Con il nuovo ddl di Riforma del Catasto, gli immobili non saranno più raggruppati in categorie e classi, ma in due tipologie di fabbricati: quelli ordinari e quelli speciali, differenziazione già presente nella riforma avviata precedentemente e non completata. Gli appartamenti verrebbero inseriti tutti nella categoria ordinaria O/1. Ville, immobili signorili e artistici avrebbero una regolamentazione diversa.
Riforma del Catasto: cosa diventa la rendita immobiliare
Ad ogni immobile sarà attribuito un valore patrimoniale medio ordinario, calcolato con funzioni statistiche che individuano la relazione tra i redditi da locazione medi, la localizzazione e le caratteristiche edilizie. In questo modo si calcola la rendita catastale in base al nuovo ddl.
Per gli immobili a destinazione catastale ordinaria, il valore viene fatta utilizzando il metro quadro come unità di consistenza e statistiche che esprimano la relazione tra il valore di mercato, la localizzazione e le caratteristiche dell’immobile.
Per gli immobili a destinazione speciale, invece, la stima si baserà sui valori di mercato o, se questi valori sono inutilizzabili, si userà il criterio del costo per gli immobili a prevalente destinazione strumentale. Il criterio di reddito sarà utilizzato per gli immobili per i quali effettivamente la redditività è l’aspetto prevalente.
Per le unità immobiliari di interesse storico o artistico saranno calcolate riduzioni del valore patrimoniale e della rendita che tengano conto di due cose:
– oneri di manutenzione e conservazione,
– vincoli legislativi
Riforma del catasto: alla caccia dell’abuso
Il ddl prevede che Comuni e Agenzia delle Entrate collaborino per individuare immobili non censiti e abusi edilizi.
Riforma del catasto e riqualificazione
Il ddl presentato in Senato chiede al Governo un regime fiscale agevolato per incentivare la realizzazione di opere di adeguamento degli immobili alla normativa in sicurezza anitisimica e riqualificazione energetica e architettonica.
Docfa 5: come sarà?
Sembra che il Docfa 5 sia in fase di sperimentazione presso l’Agenzia del Territorio. Non sarà l’ennesimo aggiornamento del programma ma una vera evoluzione dell’attuale software. Continua a leggere: Catasto fabbricati, il nuovo software Docfa 5: cosa cambia?
Scarica il testo del nuovo ddl di Riforma del Catasto presentato al Senato il 13 aprile.
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