Decreto SCIA 2: un nuovo step nel lungo iter della semplificazione amministrativa

Negli ultimi anni sono stati intrapresi numerosi interventi legislativi volti alla semplificazione amministrativa delle procedure edilizie, generando spesso disorientamento tra tecnici e amministrazioni pubbliche. Il regime dei titoli abilitativi necessari per eseguire interventi sugli immobili è contenuto a livello nazionale nel D.P.R. 380/2001 “Testo Unico Edilizia” ss.mm.ii.

In seguito alla legge 4 Aprile 2012 n.35 “Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e sviluppo”, in sede di Conferenza Unificata Stato, Regione ed Enti locali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sono stati adottati i seguenti modelli unificati nazionali:

  • Permesso di Costruire (PdC) e Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) – 12 Giugno 2014;
  • Comunicazione Inizio Lavori (CIL) e Comunicazione Inizio Lavori Asseverata (CILA) – 18 Dicembre 2014;
  • Denuncia di Inizio Attività alternativa al permesso di Costruire (SuperDIA) – 16 Luglio 2015.

Poiché l’edilizia rientra nel governo del territorio, materia di legislazione concorrente Stato-Regioni, quest’ultime hanno adeguato, in relazione alle specifiche normative regionali e di settore, i contenuti informativi dei moduli unificati e standardizzati nazionali.

Per tali ragioni non si è raggiunta l’unificazione dei modelli tanto auspicata.

Ebbene, in attuazione della legge 7 Agosto 2015 n. 124 (c.d. “riforma Madia delle amministrazioni pubbliche), è stato emanato il D.Lgs. 126/2016 (c.d “decreto Scia 1”), entrato in vigore il 28 Luglio per la semplificazione della SCIA. Tale decreto, oltre alle modifiche apportate al procedimento amministrativo, non oggetto del presente articolo, annunciava che sarebbero stati adottati nuovi modelli unificati e standardizzati.

In attuazione della riforma, nel supplemento ordinario n. 52 della Gazzetta Ufficiale n. 277 del 26 Novembre 2016 è stato pubblicato il decreto legislativo 25/11/2016, n. 222 che apporta modifiche al testo unico dell’edilizia.

Ecco le principali novità:

  1. sono individuati con precisione gli interventi soggetti a Scia e quelli che necessitano del Permesso di Costruire;
  2. i lavori non annoverati al punto 1), tra cui le manutenzioni ordinarie, sono considerati di edilizia libera;
  3. vengono abolite la CIL e la SuperDIA;
  4. per gli interventi che erano soggetti alla SuperDia è prevista la SCIA in alternativa al Permesso di Costruire.

Tale provvedimento, ormai conosciuto con il nome “SCIA 2”, è entrato in vigore l’11 Dicembre ma, come richiesto in conferenza unificata, le Regioni avranno tempo fino al 30 Giugno 2017 per adeguarsi alle disposizioni. Si attende, inoltre, il glossario unico in materia edilizia che avrà l’obiettivo di «garantire omogeneità di regime giuridico in tutto il territorio nazionale» e sarà emanato con un decreto del Ministero delle Infrastrutture entro il 9 Febbraio 2017.

Risulta fondamentale, quindi, documentarsi sulle nuove disposizioni legislative per capire l’intervento edilizio a quale titolo abilitativo è sottoposto e interfacciarsi con gli enti per reperire i modelli che via via saranno adottati.

A tal fine Blumatica ha sviluppato il software “Blumatica Pratiche Edilizie” che si compone di due moduli: “Modelli Unificati” e “Rifiuti Edili”. Nel primo modulo si dispone di una guida che, per ciascuna regione e per ciascun titolo abilitativo, specifica gli interventi edilizi ammessi e i relativi riferimenti normativi.

In tal modo, dapprima, si supporta l’utente nella scelta della pratica edilizia, in seguito gli si offre il modello da compilare. Di pari passo con la normativa, la modellistica è revisionata ed aggiornata. Attraverso il modulo “Rifiuti Edili”, inoltre, è possibile elaborare la documentazione da allegare alla pratica in materia di rifiuti del cantiere edile conformemente alle disposizioni di cui al D.L.gs. 152/2006 Parte IV.

Ulteriori dettagli qui

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento