Il 12 dicembre il ministro uscente dell’Istruzione Stefania Giannini ha firmato il decreto sulle lauree professionalizzanti o a orientamento professionale (decreto n. 987/2016).
Le caratteristiche delle lauree professionalizzanti sono:
– si partirà dall’anno accademico 2017/2018
– ci sarà una prima sperimentazione su alcune classi di laurea intervenendo sugli ordinamenti didattici già esistenti
– i corsi saranno a numero chiuso (non più di 50 studenti a corso)
– i corsi dovranno garantire la presenza di un adeguato numero di tutor delle aziende coinvolte nel processo formativo
– minore blindatura dei crediti formativi caratterizzanti e possibilità di aumentare il peso (almeno 50 crediti) delle discipline professionalizzanti, dei laboratori e dei tirocini disciplinari
– il progetto sarà sviluppato con convenzioni con imprese qualificate, associazioni o ordini professionali.
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Lauree Professionali: Movimento 5 Stelle contrario
Ma il Movimento 5 Stelle chiede l’annullamento del decreto sulle lauree professionalizzanti che. M5S ritiene “assolutamente inopportuno e una forzatura il fatto che un ministro uscente vari, last minute, un provvedimento di tale entità”.
E ancora: “Ricordiamo che quelle professionalizzanti sono lauree triennali a numero chiuso, che prevedono la realizzazione di convenzioni con imprese qualificate-associazioni-ordini professionali e un anno di tirocinio curriculare. Dette lauree professionalizzanti rischiano di rivelarsi una ghiotta occasione per imprese e studi professionali che vogliano avvalersi di studenti da impiegare, verosimilmente a titolo gratuito, in cambio della certificazione delle competenze acquisite.
“C’è poi un’altra questione dirimente: per accedere all’accreditamento è necessario dimostrare che almeno l’80% dei laureati abbia trovato un lavoro ad un anno dal titolo di studio. Il rispetto di tale soglia è “condizione necessaria al fine dell’accreditamento periodico del Corso stesso dall’a.a. 2021/2022 nonché al fine dell’accreditamento iniziale di altri Corsi con le medesime caratteristiche nella stessa classe”. Ebbene, il decreto firmato dalla Giannini – concludono i parlamentari pentastellati – non dirime la questione riguardante l’identificazione del soggetto giuridico che avrà il compito di valutare il rispetto della percentuale minima prevista”.
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Questa la posizione di M5S, ma le lauree partiranno nel 2017. Il Consiglio nazionale dei periti industriali (CNPI) ha espresso soddisfazione in base al fatto che, secondo i dati del Rapporto del centro studi Cnpi-Opificium potrebbe coinvolgere annualmente circa 10 mila studenti provenienti soprattutto da ambiti ingegneristici. “Altro che formazione di serie B, come qualcuno superficialmente ha commentato all’indomani del provvedimento” ha precisato Giovannetti, Presidente del CNPI. “Questi corsi puntano a formare, chiavi in mano, quei tecnici che richiede il mercato e che spesso non si trovano a causa di un sistema formativo inadeguato”.
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La differenza la faranno gli ordini professionali che dovranno supportare gli studenti con tutoraggio e tirocinio. Si parte nel 2017.
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