Una nuova indagine conoscitiva promossa da Agefis, l’associazione che rappresenta la categoria dei geometri fiscalisti, mette in luce come sempre più geometri italiani si dedichino ad attività fiscali.
L’indagine, promossa nei mesi scorsi, al termine del primo quadriennio di attività dell’Associazione, è stata condotta fra tutti i geometri iscritti ai Collegi territoriali, con lo scopo di indagare lo stato dell’arte e le prospettive di sviluppo del geometra fiscalista, un “professionista che somma alle tradizionali competenze tecniche ed immobiliari anche quelle di natura fiscale”.
Leggi l’intera indagine conoscitiva “L’assistenza fiscale prestata dai Geometri”
Commenta Mirco Mion, presidente dell’Agefis “Abbiamo ritenuto necessario promuovere un’indagine per scoprire quanto sia radicata l’attività di assistenza fiscale fra i geometri, perché troppo spesso, purtroppo, sono i geometri stessi che per primi non sanno di potersi occupare di questo genere di incombenze, sebbene siano indicate anche negli Studi di Settore di riferimento, il modello WK03U”.
In questo contesto il ruolo di Agefis è quello di assegnare visibilità a queste competenze e proporre strumenti e soluzioni specifiche per esercitarle in osservanza alla normativa vigente. “Questa indagine vuole essere proprio uno strumento da cui partire per comprendere in quali aree, e su quali settori specifici, è necessario concentrare l’attenzione per formare, ed informare, i professionisti circa le numerose opportunità che la professione consente”.
In generale, si nota come i geometri italiani si occupino già in gran numero di tutte quelle attività che possono essere raggruppate sotto la denominazione di “assistenza fiscale”. Dall’analisi dei dati emerge come il 75% dei geometri che hanno partecipato all’indagine si occupi di dichiarazioni di successione, il 61% del calcolo di IMU e TASI, e il 57% delle pratiche per le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica e la ristrutturazione edilizia. Inoltre, più della metà di questi professionisti si dedica ai trasferimenti immobiliari, e ben il 47% alle pratiche di locazione.
In più, interessanti sono i dati relativi alle dichiarazioni dei redditi: 1 geometra su 5 dichiara di dedicarsi alla gestione di Modelli 730 e Unico Persone Fisiche, e 1 su 4 alla gestione di dichiarativi fiscali, attività non certo fra le più tipiche del geometra.
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Secondo l’Agefis è quindi necessario “fare in modo che i professionisti per primi, ed i contribuenti in seconda battuta, comprendano che i geometri sono abilitati allo svolgimento di queste attività, previa la sempre necessaria formazione specifica e l’adeguamento alla normativa vigente”.
Come emerge dall’indagine, infatti, l’89% dei geometri che hanno partecipato all’indagine ritiene strategica, per la propria professione, un’adeguata formazione nel settore fiscale. “Questo significa che tutti, e non solamente coloro che già si dedicano a questo genere di attività, identificano nell’assistenza fiscale una possibilità per ampliare la propria offerta, garantendo ai propri clienti un’assistenza completa. Non solo: i geometri italiani auspicano una formazione professionale continua di qualità, che sia realmente un’utile strumento di crescita.”
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