Per avere un quadro complessivo della portata della riforma del lavoro, il cui testo è stato approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 23 marzo scorso, la Confindustria ha diffuso una ricca documentazione che illustra e spiega le principali novità in tema di licenziamento, costo del lavoro, ammortizzatori sociali e tipologie contrattuali nel settore edile.
E proprio oggi, si legge in un’agenzia della Reuters, le rappresentanze degli imprenditori si dicono “molto preoccupate delle notizie che trapelano sulle correzioni proposte alla riforma del lavoro dopo l’accordo raggiunto al vertice di maggioranza di martedì 3 aprile”.
In un comunicato congiunto della Confindustria, Ania, Alleanze delle cooperative e Abi si legge che “l’impianto complessivo della riforma del lavoro già irrigidisce il mercato del lavoro riducendo la flessibilità in entrata e abolendo, seppur gradualmente, l’indennità di mobilità, strumento importante per le ristrutturazioni aziendali”.
In particolare, tra le modifiche proposte all’impianto della riforma del lavoro “risultano inaccettabili la diversa disciplina per i licenziamenti di natura economica e quella che va complessivamente configurandosi per i contratti a termine, specie per quelli aventi carattere stagionale”
Le novità della riforma del lavoro per il settore edile
La riforma del mercato del lavoro (testo presentato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali);
Sintesi della Riforma del mercato del lavoro – Flessibilità in uscita;
Sintesi della Riforma del mercato del lavoro – Flessibilità in entrata;
Fonte Confindustria e Ance
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