Mobilità sostenibile: a Roma si procede con il raccordo anulare della bicicletta

Un doppio anello di piste ciclabili a circondare la Capitale entro l’inizio dell’anno giubilare: un piccolo sogno destinato a diventare realtà a Roma, parola di sindaco Ignazio Marino: il progetto, dalle parole del primo cittadino, sarebbe “fattibile prima dell’inizio dell’anno Giubilare, ovvero prima dell’8 dicembre 2015” e “non sarà solo un esperimento di carattere nazionale ma avrà rilevanza a livello internazionale”.

Il doppio anello ciclabile dovrebbe essere costituito da una parte dal GRAB, il circuito più largo, capace di congiungere l’Appia Antica al Colosseo, Montesacro a Centocelle, snodandosi principalmente lungo vie pedonali e ciclabili, parchi, aree verdi e argini fluviali. E dall’altra parte dal micro-GRAB, l’anello più piccolo, il quale salda e ricuce tutti gli spezzoni di piste ciclabili all’interno del centro cittadino.

Marino ha annunciato che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio ha già garantito il finanziamento: “La somma da investire dovrebbe essere tra i 2 e i 4 milioni di euro”. D’altronde, Marino e Delrio, amanti della bici tanto da andarci al lavoro quando possono, paiono essere i sostenitori più idonei per questo progetto.

Nel frattempo, l’anno giubilare si avvicina (in avvio il prossimo 8 dicembre) ed una altro rilevante progetto in materia di mobilità sostenibile fa capolino a Roma: si tratta del grande piano di bike-sharing che dovrebbe partire nella Città Eterna proprio nel corso dell’Anno Santo: “Stiamo lavorando per legare, come avviene nelle grandi capitali europee, il bando per gli impianti pubblicitari alla realizzazione di un vero bike-sharing – ha concluso ancora il sindaco – l’importante è che tutte le bici siano geo-localizzabili, per diminuire la possibilità di furto”.

Horizon 2020

La ricerca e l’innovazione sono le nuove strategie adottate dall’Unione Europea con lo scopo di rafforzare la sua competitività, creare posti di lavoro e favorire il giusto clima per lo sviluppo di nuove idee e scienze. Spesso è proprio dagli investimenti nella ricerca che nascono le innovazioni e le conquiste tecnologiche, le quali daranno vita a nuove industrie e all’espansione dei mercati. Nonostante la crisi attuale, Horizon 2020 assicurerà la competitività sul piano del know-how della Comunità Europea. La prima parte di questo documento ha lo scopo di portare a conoscenza il nuovo Programma Quadro Europeo analizzando le principali finalità, le azioni di ricerca e i beneficiari che possono partecipare ai finanziamenti.Nella seconda sezione del presente elaborato sono illustrate le modalità di presentazione d’idee innovative, d’idee d’avanguardia e le procedure di partecipazione ai bandi.  Nell’ultima parte del secondo capitolo, infine, si descrivono i criteri con i quali costituire e ricercare un partenariato atto a garantire la collaborazione scientifica e il requisito di “transnazionalità” all’interno dei progetti.La terza parte tratta tutti gli aspetti che si riferiscono alla fase di presentazione della proposta informando il lettore a proposito dei principali passaggi da adottare per partecipare con la propria idea d’innovazione (sottoposto a control­lo di ammissibilità prima di essere valutato) e di creare un archivio dati nel quale inserire i propri stati di avanzamento. 

Melania Braghin, Cristiano Collesi, Giorgia Mancinelli, Domenico Pepe | 2015 Maggioli Editore

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Redazione Tecnica

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