Detrazione 50% ristrutturazioni, ecco i lavori che non richiedono permessi

Gli interventi di ristrutturazione edilizia, che possono usufruire della detrazione 50% a fini fiscali, non sono tutti uguali. E non sempre hanno la medesima complessità. I cantieri più difficili, come quelli necessari per il rifacimento di un tetto o degli impianti, per esempio, richiedono permessi e titoli abilitativi particolari (e in alcuni casi anche la notifica preliminare alla ASL); mentre altri tipi di lavori possono essere eseguiti seguendo un iter più semplice, che richiede da parte del committente una semplice autocertificazione da allegare alla dichiarazione dei redditi.

Ma quali sono le categorie di lavori di ristrutturazione e di miglioramento di un immobile che, pur rientrando nell’elenco dei lavori fiscalmente detraibili, non necessitano di permessi, nulla osta e titoli abilitativi (come la DIA o la SCIA)?

Preliminarmente occorre comunque ricordare alcune considerazioni fondamentali per poter beneficiare della detrazione 50% sulle ristrutturazioni. Anzitutto, la condizione necessaria per poter usufruire del bonus fiscale è quello di avere eseguito i pagamenti dei lavori tramite un bonifico bancario parlante, la cui corretta compilazione è stata oggetto di un recente post su queste pagine (leggi anche Detrazione 50% ristrutturazioni, cosa scrivere sul bonifico bancario?)

In seconda battuta, la detrazione 50% (valida dal 26 giugno 2012 fino al 30 giugno 2013) si applica non sulla base della data riportata in fattura, che può dunque essere anche antecedente alla data del 26 giugno 2012, ma su quella in cui è avvenuto il pagamento tramite bonifico. Invece, gli acconti eventualmente pagati prima del 26 giugno 2012 saranno soggetti a una detrazione del 36%.

Barriere architettoniche, sicurezza, cablaggi: ecco i lavori detraibili che non richiedono permessi
Sinteticamente, possiamo raggruppare in cinque tipologie i lavori e gli interventi che, pur godendo della detrazione 50%, non richiedono da parte del committente l’ottenimento di permessi edilizi.

1. Interventi per la cablatura di edifici
I lavori di cablatura, ossia quegli interventi rappresentati dall’insieme dei collegamenti e impianti fisici (cavi, connettori, permutatori, infrastrutture di supporto) che permettono l’interconnessione a livello di rete locale, tipicamente nell’ambito di un edificio o un gruppo di edifici.

2. Abbattimento delle barriere architettoniche
Non richiedono particolari permessi, in questo ambito di lavori, gli interventi per la realizzazione di un elevatori e montacarichi. Ricordiamo anche che tutti i lavori finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche beneficiano anche di un regime di IVA agevolata al 4% (per ulteriori dettagli sulle aliquote IVA da applicare per i lavori edili leggi IVA agevolata ristrutturazioni edilizie: quando al 4%, al 10% e al 21%).

3. Prevenzione incidenti domestici
Moltissimi interventi semplici che consentono la prevenzione degli incidenti domestici possono usufruire della detrazione 50% e non richiedono permessi particolari. Gli esempi sono moltissimi: si va dall’installazione di un “salvavita” all’impianto elettrico, alla sostituzione di prese elettriche danneggiate, dal rinnovamento dei tubi del gas all’installazione di dispositivi per la rilevazione precoce di fughe di gas.

4. Sicurezza dell’edificio
Anche i lavori che rientrano del novero della security godono della detrazione 50% e non hanno necessità di nulla osta preventivi. L’installazione di un portoncino blindato d’ingresso, di un sistema di videosorveglianza (tramite la conversione di un normale citofono in un video citofono), l’applicazione alle finestre di vetri anti sfondamento, la predisposizione di sistemi di allarme (anche senza fili), telecamere di sicurezza, cancellate e griglie di protezione, sono tutti esempi di lavori per i quali è possibile richiedere il bonus fiscale.

5. Interventi per il miglioramento della qualità della vita dei portatori di handicap
In questa categoria di interventi da poter fare senza permessi vi è, per esempio, la sostituzione delle tapparelle ad attivazione manuale con quelle azionate da motorini elettrici o, ancora, l’installazione di servo scale interne per agevolare la salita e la discesa delle persone con difficoltà deambulatorie tra piani diversi dell’abitazione.

Redazione Tecnica

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