30 miliardi di crediti edilizi bloccati. ANCE: occorre proroga per completare i lavori iniziati

Scartata la proposta sull’uso degli F24 e nessuna notizia sulla soluzione piattaforma Enel X. Per ANCE la sfida è quella di far ripartire il mercato dei crediti incagliati, ma siamo a giugno e questa strada non vede ancora luce

ANCE ritiene necessaria una proroga al fine di garantire il completamento dei lavori iniziati, agevolabili con i Bonus Edilizi, che con il rallentamento dei cantieri non potranno essere completati entro la fine dell’anno.

Un appello, già lanciato un anno fa, dalla Presidente dell’ANCE Federica Brancaccio, con l’intento di fare luce su una questione ancora irrisolta e che interessa contribuenti e imprese ferme in attesa di risposte sui crediti incagliati.

Brancaccio commenta il dato relativo ai 30 miliardi di crediti, destinati al solo Superbonus, ancora bloccati e ricorda che i problemi di questo bonus si riflettono sui cantieri in corso ritardando i pagamenti e impedendo la chiusura dei lavori. “La sfida è quella di far ripartire il mercato ma siamo a giugno e questa strada non vede ancora luce”.

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A preoccupare i costruttori sono anche le speculazioni da parte di società e intermediari che cercano di prendere per la gola imprese e famiglie offrendosi di acquistare i crediti a tassi molto alti. Per tale motivo occorre subito riaprire il mercato.

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Soluzione piattaforma Enel X: che fine ha fatto?

Circa due mesi fa era stata presentata una nuova possibilità per sbloccare i crediti incagliati. Un nuovo sistema annunciato dal ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti che ha come protagonisti Enel X, partecipate e banche. Tuttavia ad oggi non ci sono novità.

A tal proposito Brancaccio ha dichiarato: “Siamo a giugno e questa soluzione non vede ancora la luce. Ci dicono sempre che partirà a breve, ma siamo ancora qui. E quello che ci preoccupa di più è che ci sono situazioni di speculazione, società e intermediari che cercano di prendere con l’acqua alla gola le imprese, ma anche le famiglie, offrendosi di acquistare a tassi inconcepibili”.

La Presidente ha poi aggiunto: Chiediamo un segnale alle partecipate, che è veramente semplice. Dovrebbero fare un’operazione per il Paese non speculativa, con un margine direi quasi simbolico”.

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Scartata la proposta sull’uso degli F24

La soluzione F24 non è stata presa in considerazione. Brancaccio ha precisato:  «Ci è stato detto in tutti i modi che non è realizzabile e, ormai, è anche tardi per soluzioni di tipo normativo».

Difatti, già mesi fa il Governo si è detto contrario alla proposta avanzata dalle associazioni circa l’utilizzo dei crediti di imposta, da parte delle banche, in compensazione degli F24 dei loro clienti, questo perché i numeri dell’Agenzia delle Entrate fanno intendere che le banche e le assicurazioni dispongono ancora della possibilità di acquisizione dei crediti >> ne avevamo parlato meglio qui <<

Vi terremo aggiornati sui nuovi sviluppi.

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Foto:iStock.com/Anton Vierietin

Redazione Tecnica

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