ANAC dà ragione all’OICE: attività su ponti e viadotti non hanno nulla a che fare con la ricerca

Tali attività vanno messe sul mercato in quanto costituiscono servizi di ingegneria e architettura. Per l’OICE l’escamotage di avvalersi di strutture specializzate e lavoratori esterni altro non è che un sistema di elusione dell’obbligo di gara

OICE commenta la delibera ANAC n. 179 del 3 maggio 2023 ed esprime soddisfazione sul parere rilasciato dall’anticorruzione circa le competenze in materia di monitoraggio ponti e viadotti. Per OICE: “Bene l’Autorità che interviene sugli accordi fra Amministrazioni che eludono il ricorso al mercato, a tutela della concorrenza e delle competenze”.

Nello specifico, la delibera entra nel merito del protocollo di intesa tra Provincia e due atenei universitari per lo svolgimento di attività di ricerca sul tema della gestione, classificazione, valutazione, controllo e monitoraggio di ponti, viadotti e opere d’arte esistenti sulla rete stradale provinciale.

>> Vorresti ricever news come questa? Clicca qui, è gratis

Tale protocollo era stato segnalato all’ANAC dall’OICE che aveva evidenziato come nel protocollo – peraltro neanche reso pubblico per un “errore del sistema informatico” – mancassero i requisiti delineati dalla giurisprudenza e dalla normativa per definire lecito l’accordo e, in particolare, la presenza in ogni sua parte di un obiettivo comune fra i due soggetti pubblici.

Vediamo nel dettaglio quali sono le considerazioni rilasciate in merito dall’anticorruzione.

Leggi anche: Patologie e diagnostica delle strutture. Le fasi del progetto per il recupero di travi da ponte a cavi post tesi

ANAC dà ragione all’OICE: le attività su ponti e viadotti non hanno nulla a che fare con la ricerca

ANAC dà ragione all’OICE: le attività su ponti e viadotti non competono alla ricerca e pertanto vanno messe sul mercato in quanto costituiscono servizi di ingegneria e architettura.

Inoltre, la collaborazione è sì finalizzata al comune interesse pubblico di miglioramento della sicurezza, ma per le attività di monitoraggio dei ponti e viadotti, per le ispezioni visive, il censimento delle opere e la produzione di report periodici, l’interesse pubblico appartiene soltanto alla Provincia e quindi queste attività andavano messe sul mercato.

Vorresti saperne di più sulle novità introdotte dal nuovo Codice Appalti?
Segui il corso online Il nuovo codice dei contratti per operatori economici, consulenti PA/PNRR e imprese

Il Direttore Generale OICE, Andrea Mascolini, commenta:

“Siamo particolarmente lieti che l’Autorità abbia accolto le nostre argomentazioni, entrando nel merito del contenuto dell’accordo e chiarendo che determinate attività, costituiscono servizi di ingegneria e architettura che nulla hanno a che fare con i compiti di ricerca e formazione tipici delle Università e quindi, se non di interesse comune sono da mettere sul mercato; l’escamotage di avvalersi di strutture specializzate e lavoratori esterni altro non è che un sistema di elusione dell’obbligo di gara, spesso molto usato. D’altro canto sul tema degli accordi collaborativi fra PP.AA. più di dieci anni fa attivammo un contenzioso a livello europeo su un caso simile che coinvolgeva un ateneo salentino e che portò alla definizione dei limiti che la stessa Anac ha utilizzato per questa vicenda e che tante volte, ci segnalano i nostri associati, vengono violati. Nessuna avversione da parte nostra verso questi accordi ma non devono servire ad eludere il ricorso al mercato che, in generale, è sempre strumento che assicura qualità dei servizi resi attraverso la candidatura di più operatori economici. E questo vale soprattutto in un campo così delicato come è quello del monitoraggio dei ponti dove le competenze dell’ingegneria organizzata e non, sono fondamentali”.

Hai già visitato la sezione Risorse Gratuite di Ediltecnico?
Qui trovi ebook e corsi online utili per la professione

Consigliamo

Foto:iStock.com/Drazen_

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento