Pratica chiusa per il Superbonus. Tutto in regola, salto di classe ottenuto. Cosa accade se l’anno successivo si vogliono effettuare nuovi lavori? E’ possibile ottenere ancora l’agevolazione?
E’ quanto ci chiede un lettore che dopo aver chiuso la pratica per coibentazione e infissi, vorrebbe aprirne una nuova per l’installazione di una pompa di calore. Possibile?
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Teoricamente sì, in pratica è assai difficile. Vediamo perché.
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Il quesito
Nel mese di novembre 2021 ho concluso i lavori agevolati con il Superbonus. La ditta che ha eseguito i lavori si è limitata agli interventi di sua competenza (cappotto e infissi) che mi ha permesso di salire alla classe energetica C. Ora vorrei eseguire l’installazione di una pompa di calore abbinata ad impianto fotovoltaico. E’ possibile aprire una nuova pratica per accedere al Superbonus? Finora ho avuto risposte contrastanti.
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Le norme
Per ottenere il Superbonus è obbligatorio effettuare interventi trainanti ossia:
a) coibentazione;
b) sostituzione dell’impianto di riscaldamento.
La legge non obbliga a eseguire entrambi gli interventi. In teoria, quindi, sembrerebbe possibile chiudere una prima pratica un anno come ha fatto il nostro lettore, e aprirne un’altra l’anno dopo sullo stesso immobile per un altro intervento trainato. Non bisogna dimenticare, però, che condizione indispensabile per l’agevolazione è la riduzione di due classi energetiche per l’edificio.
E non ci sono alternative.
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Da Classe C a classe A
Quindi nel caso specifico sarebbe possibile ottenere nuovamente l’ecobonus solo nel caso in cui con la sostituzione dell’impianto di riscaldamento e l’impianto fotovoltaico, più eventuali altri lavori trainati, fosse possibile passare alla classe A. Cosa abbastanza difficile vista la nuova classe di partenza e soprattutto il fatto che sono già stati sostituiti gli infissi.
Resterebbe la possibilità di aggiungere al nuovo impianto chiusure oscuranti, se già non fossero comprese negli infissi, pannelli per l’acqua calda sanitaria, una colonnina di ricarica per le auto e aggiungere eventuali ulteriori interventi di coibentazione interna.
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Nuova pratica per i lavori
Se è possibile salire così di due classi non c’è alcuna norma che vieta di ottenere due volte il Superbonus. Anche questa agevolazione, infatti, segue le regole previste per le detrazioni per l’Ecobonus, per cui, come indicato anche dall’ENEA è possibile utilizzare più volte questa agevolazione sullo stesso immobile, anche per sostituire impianti o strutture che godono già dello stesso bonus.
A patto, ovviamente, di poter certificare con i nuovi interventi il risultato di risparmio energetico richiesto per avere diritto alla detrazione.
Da non perdere
Il pacchetto operativo scaricabile Le regole per le asseverazioni con il decreto costi massimi (Prezzario MiTE) di Antonella Donati raccoglie una selezione di documenti e di indicazioni utili da applicare al proprio caso.
Nella raccolta, il professionista troverà:
- un documento esplicativo dedicato alle regole del decreto dei costi massimi, comprensivo di tabella di confronto dell’allegato A del decreto Requisiti Ecobonus (testo previgente e testo in vigore dal 15 aprile 2022);
- l’allegato A con i costi massimi specifici;
- la raccolta normativa di riferimento;
- il glossario delle opere edilizie che rientrano nell’edilizia libera;
- le FAQ ENEA;
- la modellistica in formato editabile .docx per le asseverazioni delle congruità delle spese per i lavori rientranti nell’ecobonus.
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Foto:iStock.com/miodrag ignjatovic
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