Proroga Superbonus unifamiliari: confermato 30% entro il 30 settembre

Nel decreto Aiuti la proroga del 110 è prevista per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento

Lisa De Simone 03/05/22
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(Articolo in aggiornamento) La proroga del Superbonus per le villette unifamiliari è operativa. Le norme sono messe nero su bianco nell’articolo 14 del nuovo decreto Aiuti, in vigore dal 18 maggio dal governo. L’ art.14 si allunga di tre mesi il termine per arrivare al 30% dei lavori e poter quindi usufruire della detrazione maggiorata fino a fine anno.

Il nuovo testo prevede infatti che per gli interventi effettuati sulle unità immobiliari unifamiliari la detrazione del 110 per cento spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022, a condizione che alla data del 30 settembre 2022 siano stati effettuati lavori per almeno il 30 per cento dell’intervento complessivo, nel cui computo possono essere compresi anche i lavori non agevolati dal Superbonus.

Il governo aveva già dato parere favorevole ad una risoluzione parlamentare prendendo ufficialmente l’impegno a posticipare di qualche mese (si ipotizza dai due ai sei) la data di scadenza per il raggiungimento della soglia del 30% di intervento realizzato per le case unifamiliari per poter usufruire della detrazione fino a fine anno.

Intanto, cambiano le regole per la quarta cessione del credito, appena introdotta > ne abbiamo parlato qui <

Ricordiamo che la proroga era stata annunciata dai deputati della Lega che hanno comunicato che il sottosegretario al MEF, Federico Freni, rispondendo a un’interrogazione in Commissione Finanze “pur con le cautele del caso” aveva aperto a questa possibilità.

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I dubbi sulla scadenza del 30 giugno

Prima dell’uscita in Gazzetta del DL Aiuti il testo dell’art. 119 del decreto Rilancio prevedeva la possibilità per i proprietari di villette be immobili unifamiliari funzionalmente autonomi di usufruire del Superbonus fino al 31 dicembre 2022, a patto di avere realizzato al 30 giugno almeno il 30 per cento dei lavori complessivamente a progetto.

Fin da subito in Parlamento (e non solo) è stata criticata questa formula, anche per il fatto che non sono state mai formalmente chiarite le modalità per attestare il rispetto della quota di lavori prevista per poter prolungare la durata della maxi detrazione, né tantomeno il soggetto che avrebbe dovuto certificare questo risultato. Nessuna indicazione in merito neppure dalle Entrate.

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Le difficoltà per le cessioni

A questa incertezza si aggiunge poi il rincaro dei materiali, ma soprattutto il caos dovuto al blocco delle operazioni di cessione del credito, scattato a inizio febbraio e parzialmente cancellato a fine mese.

Nonostante la nuova apertura, però, le difficoltà alla cessione del credito rimangono e molti lavori stentano a partire, visti anche i tempi ormai eccessivamente ridotti per restare in regola.

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L’apertura del governo

Di qui le richieste di procedere una proroga per le villette, anche in considerazione del fatto che le frodi in materia di Superbonus sono risultate molto marginali rispetto alle altre frodi che hanno visto al primo posto il bonus facciate. In Parlamento un po’ tutti i partiti avevano presentato emendamenti al decreto Sostegni-ter per prolungare la scadenza, ma finora il governo era stato irremovibile.

Ancora poche settimane di attesa, dunque, e poi tutto sarà più chiaro.

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Foto:iStock.com/Kunakorn Rassadornyindee

Lisa De Simone

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