Terremoto Centro Italia, geologi: cosa fare per “sistemare” il territorio

Scarica PDF Stampa

Dopo il terremoto Centro Italia, Arcangelo Francesco Violo, Segretario del Consiglio Nazionale dei Geologi, ha messo in file le tre priorità: 1) Completare la cartografia geologica e gli studi di microzonazione sismica, 2) istituire il Fascicolo del Fabbricato, 3) riqualificare l’intera filiera delle costruzioni.

Ecco la sua dichiarazione: “Bisogna assolutamente completare la cartografia Geologica del Paese che incredibilmente è ferma da anni, riqualificare tutti i segmenti della filiera delle costruzioni al fine di costituire sempre processi che consentano la realizzazione, manutenzione, ristrutturazione di opere ed edifici sicuri e belli, con controlli, sia in fase di progettazione che esecuzione, più efficaci. È necessario aggiornare i Piani di Protezione civile, informare i cittadini sui rischi geologici e investire nell’educazione sui temi geologici ed ambientali, partendo dalla scuola primaria. Risulta assolutamente urgente istituire il Fascicolo del Fabbricato e completare gli studi di microzonazione sismica su tutto il territorio italiano che devono essere recepiti dai Piani Urbanistici e Territoriali.  Queste sono le attività da compiere per mitigare il rischio sismico in Italia”.

Leggi per approfondire bene il tema:

Adeguamento sismico e detrazione 65%: la mappa dei comuni italiani

“Abbiamo in questo Paese le conoscenze scientifiche e tecniche  per attuare una seria politica di prevenzione dai rischi geologici  – ha concluso Violo – si tratta di dare vita a un Piano Nazionale Starordinario di messa in sicurezza”.

Sul posto ad Amatrice attualmente c’è Adriana Cavaglià, coordinatrice commissione protezione civile del consiglio nazionale dei geologi.

 

Tutela del patrimonio architettonico

La circolare del 30/4/2015, n. 15 riporta “Disposizioni in materia di tutela del patrimonio architettonico e mitigazione del rischio sismico” ed ha il dichiarato scopo di “sensibilizzare” tutte le figure che hanno influenza sulla gestione del patrimonio culturale, indirizzando ad “un percorso culturale prima che tecnico”, in cui tale disposto si inserisce.L’Italia, come noto, possiede un patrimonio vasto e diffuso di immobili di notevole valore storico-culturale, forse il maggiore a livello mondiale, che già solo per tali motivi deve essere tutelato e conservato in maniera efficiente.A parte tale aspetto, esso, può rappresentare, in una nazione così ricca di valenze culturali, un’importante sorgente di introiti e di sviluppo economico e sociale.Pertanto, la presa di coscienza e la gestione della problematica sismica, in un territorio che è stato di recente indicato come uno dei più critici a livello mondiale, assume un attuale ed urgente significato. Le disposizioni della circolare n. 15/2015 stigmatizzano tali aspetti, raccogliendoli sotto la forma di quadro sintetico-tabellare (l’Allegato 1 della circolare), guidando il tecnico verso le caratteristiche e le potenziali carenze in ottica sismica degli immobili, pubblici e privati, oggetto di tutela. L’Allegato individua due classi di intervento (manutenzione straordinaria e miglioramento sismico) che spesso ricorrono nella pratica, e che sono state indicate come potenziale fonte di inesatte valutazioni rispetto alle azioni sismiche. L’Allegato 1 è quindi un interessante punto di partenza per approfondire le tematiche ad esso correlate e allargare il quadro di conoscenza, spesso anche molto specialistica, che esso stesso sottende. Il presente lavoro è volto a inquadrare gli aspetti inerenti tutela e rischio sismico negli edifici storici, illustrando e specificando i principi cardine al fine di rendere più agevole, e più consapevole, la compilazione dei vari campi, col fine di ottenere le giuste informazioni di ritorno a livello governativo. Il testo, di lettura agile, è indirizzato a coloro che devono familiarizzare con la specificità del patrimonio culturale, siano essi professionisti incaricati della progettazione che del controllo e gestione di tali fasi. Nicola Mordà, Ingegnere civile strutturista, si occupa di problematiche sismiche e diagnostica con riferimento alle costruzioni storiche. Paola Boati Architetto, laureata in Restauro e Valorizzazione nel 2006. Da dieci anni svolge l’attività professionale occupandosi di progettazione sostenibile, ristrutturazioni e restauri, interior design, riqualificazione energetica e facility management.

N. Mordà, P. Boati | 2015 Maggioli Editore

5.93 €  4.74 €

Qui trovi tutti i libri sull’ adeguamento sismico edifici esistenti

Redazione Tecnica

Scrivi un commento

Accedi per poter inserire un commento