Con la TASI, il tributo per i servizi indivisibili, e l’IMU, la terza testa dell’imposta unica comunale è quella della TARI, che finanzia i servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. La vecchia TARES è stata sostituita dalla TARI a partire dal 1° gennaio 2014.
“Con il comma 704, dell’articolo 1 della legge n. 147/2013”, ci dice il dott. Massimo Pipino, autore del recente Portolano AGEFIS sulla riforma della fiscalità locale, “il legislatore ha provveduto ad abrogare l’articolo 14 del decreto legge n. 201/2011, che aveva istituito la TARES” (il Portolano citato è scaricabile a questo link).
Il presupposto su cui si basa la TARI, e che fa scattare l’obbligo del pagamento del tributo, è il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo e adibiti a qualsiasi uso di locali o di aree scoperte suscettibili di produrre rifiuti.
In altri termini parliamo di balconi, parcheggi, cinema all’aperto, campeggi (aree scoperte), di abitazioni private (utenze domestiche), di strutture che sono stabilmente infisse al suolo e chiuse su tre lati verso l’esterno (locali), attività artigianali, commerciali e industriali (utenze non domestiche).
“Sono escluse dal pagamento della TARI 2014“, continua Pipino, “le aree scoperte pertinenziali o accessorie a civili abitazioni e le aree comuni condominiali di cui all’art. 117 del codice civile che non siano detenute o occupate in via esclusiva, come androni, ascensori, stenditoi e luoghi di passaggio”.
Le scadenze per il pagamento della TARI 2014
Pur essendo consentito il pagamento in un’unica soluzione entro il 16 giugno 2014, è bene sottolineare che saranno i singoli Comuni a stabilire le date esatte di scadenza per il versamento delle rate ed eventualmente il numero delle rate se stabilite in numero maggiore di due.
Per il 2014, ci informa sempre Pipino, le date di scadenza delle rate di versamento saranno a luglio 2014 (prima rata) e a ottobre 2014 (seconda rata).
Modalità di pagamento della TARI 2014
Come per la TASI, di cui ci siamo occupati nel post Come si calcola la base imponibile della TASI 2014 e come si paga, anche il tributo sulla gestione e smaltimento dei RSU può essere pagato utilizzando il Modello F24 (i codici tributo da utilizzare sono stati diffusi nei giorni scorsi dall’Agenzia delle Entrate) oppure il bollettino di C/C postale.
In questo caso, precisa Massimo Pipino, sul bollettino dovrà essere indicato il numero di codice del soggetto beneficiario o dovrà essere riportata la dicitura “intestato a PAGAMENTO TARI” C/C Numero, valido indistintamente per tutti i Comuni del territorio nazionale.
Sarà il Comune e/o il soggetto affidatario della gestione dei RSU a effettuare il calcolo del tributo e a inviare ai contribuenti il bollettino C/C postale o il Modello F24.
“È tuttavia opportuno ricordare”, conclude Pipino, “che i contribuenti sono comunque tenuti a versare la TARI 2014 anche se il Comune e/o il soggetto che gestisce il servizio di smaltimento rifiuti non abbia provveduto al calcolo e alla predisposizione dei bollettini di versamento” … insomma, per gli italiani potrebbe non essere difficile anche cercare di pagare le tasse!
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