Semplificazioni in edilizia, un altro passaggio fondamentale è stato appena completato: sono appena giunti a termine infatti i lavori del tavolo di semplificazione istituito presso il ministero della Pubblica Amministrazione relativi al modello unico per la Super DIA, la DIA alternativa al permesso di costruire. Dopo la semplificazione e standardizzazione dei modelli relativi a CIL, CILA, SCIA e permesso di costruire, giunge a completamento anche il percorso relativo alla super DIA.
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L’Agenda per la semplificazione redatta alla fine dello scorso anno dal Governo con il prezioso contributo di Comuni e Regioni mette a segno un altro importante risultato.
Il percorso decisionale e i tempi
Ma cosa accadrà ora a livello operativo? Il testo dell’accordo tra Regioni, enti locali, ANCI e Upi è già stato trasmesso alla Conferenza Unificata per la ratifica. Il testo non è ancora stato messo all’ordine del giorno, ma i tecnici ministeriali assicurano che sarà calendarizzato nella prima seduta utile. La ratifica avverrà senza il rischio di imprevisti dell’ultim’ora, dal momento che l’accordo esiste già. A partire da quel momento le Regioni avranno 90 giorni per recepire le indicazioni contenute nel documento.
Che cos’è la Super DIA
La Super DIA è uno strumento che può essere utilizzato in via alternativa al permesso di costruire per gli interventi edilizi di cui al comma 3 dell’art. 22 del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380: nuove costruzioni, ristrutturazioni edilizie pesanti, ristrutturazioni urbanistiche. Una vera e propria via di mezzo tra SCIA e permesso di costruire. Non tutte le Regioni italiane annoverano la super DIA tra gli strumenti previsti (Emilia Romagna e Toscana le realtà più rilevanti in questo senso) ma in alcune, come le Lombardia, è un mezzo molto utilizzato. In tale ambito regionale la novità rivestirà pertanto grande importanza.
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Il percorso di semplificazione
Il lungo sentiero della semplificazione degli adempimenti in edilizia si configura come un momento di estremo rilievo per il settore: gli infiniti tempi burocratici per il rilascio dei titoli perpetuano, senza dubbio alcuno, quelle situazioni di inefficienza, incertezza dei tempi e pernicioso incremento dei costi a carico di imprese e cittadini.
Proprio per questo motivo anche da parte del Governo è giunto lo sforzo per portare a termine tale processo: un percorso strategico che, secondo gli ultimi rilievi effettuati dal dipartimento della Funzione Pubblica, dovrebbe condurre ad immediati (e cospicui) risparmi. Ammonterebbero infatti a circa 4 miliardi di euro i costi extra complessivi all’anno causati dai farraginosi meccanismi burocratici esistenti attualmente in edilizia. Una cifra che rende davvero l’idea di quanto un razionale percorso di snellimento e semplificazione procedurale possa fare bene al nostro paese.
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