Uomo, ambiente confinato e salute sono considerati realtà interdipendenti nell’immaginario collettivo. Già dagli anni ’70 medici e ricercatori hanno lavorato assiduamente per comprendere la relazione tra diverse sintomatologie degli individui e la loro presenza all’interno degli edifici. Nel 1977, la 30a Assemblea Mondiale della Sanità, ha decretato che una serie di disturbi e malattie (dalle semplici irritazioni e dermatiti alle affezioni di asma invalidate e neoplasie) del cittadino sono riconducibili agli ambienti confinati, colpa anche dell’architettura contemporanea: infatti in molti edifici costruiti nel dopo-guerra sono presenti materiali nocivi, e l’amianto è solo un esempio; così come nelle nuove costruzioni o in edifici ristrutturati di recente, l’uso inconsapevole di materiali insalubri e prodotti chimici, associati alla scarsa ventilazione per il contenimento energetico oltre la ridotta traspirabilità dei materiali messi in opera, fanno sì che le costruzioni non sia un’oasi di benessere e comfort, ma una trappola per la salute.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha invitato le Categorie delle professioni tecniche ad inserire nei piano formativi materie relative alla “salute – salubrità- confort- benessere negli edifici” per far fronte al fenomeno dell’inquinamento indoor che miete ogni anno sempre più vittime. Intervenire con idonei sistemi costruttivi e l’utilizzo di materiali salubri selezionati, curare l’illuminazione, l’acustica, ottimizzare la relazione del suolo inquinato e/o radioattivo con i fabbricati, passando per una formazione autorevole dei tecnici della filiera dell’edilizia e una informazione chiara alla committenza, permette un risparmio in termini di vite umane, di spesa sanitaria pubblica, una riqualificazione del patrimonio edilizio esistente con il conseguente rilancio di una edilizia salubre e sostenibile a vantaggio dell’ambiente e del cittadino.
Un settore inedito che apre sbocchi operativi, anche grazie agli incentivi fiscali. L’Associazione Nazionale “Donne Geometra” del CNGeGL, recependo gli inviti dell’Unione europea che chiama le “donne” delle professioni tecniche da sempre ad appannaggio maschile a contribuire alla riconversione delle stesse in chiave innovativa, sostenibile e “green” a vantaggio dell’ambiente, della salute e dell’economia, da anni ha orientato la ricerca allo studio del fenomeno legato alle malattie che nascono all’interno degli edifici, creando una scuola di alta formazione per gli Esperti in Edificio Salubre, i nuovi tecnici dell’ edilizia del benessere, del comfort, della salubrità, e dell’inquinamento indoor. Una Associazione di cui fanno parte uomini e donne che lavorano insieme e che ha raggiunto una maturità esecutiva e organizzativa, visto il numero significativo dei soci.
Un progetto ambizioso che ha formato già tanti tecnici (geometri, architetti, ingegneri, periti) operativi sul territorio nazionale, grazie al contributo di docenti universitari di valore. Un percorso formativo innovativo che gode di un Comitato Scientifico il cui Direttore è il prof. dott. Nicola Fiotti un ricercatore e docente del Dipartimento di Scienze Mediche, Chirurgiche e della Salute dell’Università di Trieste, con un trascorso negli Usa, il primo in Italia che ha coniugato la medicina e la tecnica per salvaguardare la salute della collettività all’interno degli ambienti confinati, come già sperimentato in altri Paesi, visto l’elevato numero di decessi e di malattie invalidanti in aumento connesse all’inquinamento che si sviluppa all’interno degli edifici.
Rischio amianto in casa
Quali elementi e materiali di un’abitazione possono contenere amianto? E quali possono essere i danni per la salute delle persone in caso di esposizione prolungata? Ma, soprattutto, quali azioni si possono intraprendere per la bonifica dell’amianto in casa e quali incentivi possono essere sfruttati? A tutte queste domande e a molte altre risponde l’esperto di edifici salubri Claudio Vulpiani in questo articolato e completo contributo sull’inquinamento indoor del “killer silenzioso”: l’amianto.
Umidità e muffe: rischi e soluzioni
Troppa umidità rende l’abitazione insalubre generando, in primis, problematiche riguardanti la salute, e problematiche inerenti i consumi energetici aumentandone così il fabbisogno a causa dell’eccessiva richiesta di riscaldamento degli ambienti troppo freddi.
Approfondisci leggendo l’articolo di Eddy Carello, geometra esperto in edificio salubre, che tratta del tema dell’umidità in casa e della formazione di condense e muffe nelle abitazioni.
Inquinamento indoor da formaldeide
Una delle minacce più consistenti alla salute di chi vive negli ambienti confinati è data dalla presenza di elevate concentrazioni di formaldeide. La formaldeide in reazione con l’urea è impiegata come vernice collante di pannelli in legno di truciolato, nobilitato o Medium-density fibreboard, è contenuta nei pannelli fonoassorbenti dei controsoffitti, nelle pareti divisorie degli uffici open space.
Gli effetti sulla salute umana dipendono principalmente da tre fattori: il livello di concentrazione aerodispersa, il tempo di esposizione, la suscettibilità individuale.
Approfondisci leggendo lo studio di Maura di Prato, geometra esperta in edifici salubri dal titolo La formaldeide è cancerogena: come intervenire in edilizia
Inquinamento indoor nelle scuole
La presenza di molte sostanze inquinanti (Formaldeide, Biossido di Azoto e altre sostanze irritanti) negli edifici scolastici mette a rischio la salute e l’efficacia dell’apprendimento dei ragazzi che li frequentano. Sonia Minicozzi, geometra esperta di salubrità degli edifici, tratta approfonditamente di questo aspetto così critico nell’articolo sull’inquinamento dell’aria indoor nelle scuole italiane.
Inquinamento indoor da VOC
Cosa sono i VOC (composti organici volatili)? Da quali fonti provengono e quali danni possono provocare alla salute delle persone? Tra i principali responsabili dell’inquinamento indoor nelle nostre case, i VOC possono essere dei veri e propri killer silenziosi, come testimoniano i dati e le rilevazioni di numerosi enti e organismi internazionali. Sull’argomento si concentra l’esperta in edifici salubri Silvia Baima Beuc che in un approfondimento dedicato ai composti organici volatili passa in rassegna le sostanze pericolose, la loro origine, classificazione e i metodi per rilevarne la presenza nelle abitazioni.
Per un ulteriore approfondimento, Alessandro Clementele misure da mettere in campo per ridurre l’esposizione ai VOC analizza i composti organici volatili e spiega .
Luce e colore
La scelta della corretta illuminazione e del colore con cui tinteggiare le pareti non è banale. Spesso viene relegata ad argomento di secondaria importanza, ma per garantire una casa davvero salubre, anche questi aspetti sono fondamentali e vanno affrontati con il medesimo rigore scientifico di altri temi progettuali. Sull’argomento delle tinte ospitiamo lo studio di Luca Chiavazza, geometra esperto in edifici salubri che esercita la professione ad Aosta, su considerazioni e consigli per tinteggiare gli ambienti di casa.
Materiali per edifici salubri
In questa sezione i lettori troveranno approfondimenti degli esperti di edifici salubri dedicati ai diversi materiali che possono aiutare a contribuire alla salubrità degli ambienti domestici, migliorando il microclima, combattendo il ristagno di umidità e, in generale, prevenendo tutte le situazioni potenzialmente dannose per la salute che si possono creare all’interno di un appartamento.
Il primo contributo della sezione è un focus sull’argilla realizzato da Marco Varale Rolla.
Rischio Radon e inquinamento domestico
Gli edifici a rischio Radon maggiormente esposti sono quelli costruiti su suoli di origine vulcanica o fortemente permeabili e che impiegano materiali da costruzione quali tufo, pozzolane, graniti, partecipando così alle cause dell’inquinamento indoor. Il radon è un agente cancerogeno che causa un aumento del rischio di contrarre il tumore polmonare. L’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha classificato fin dal 1988 il radon nel Gruppo 1, nel quale sono elencate le sostanze dichiarate cancerogene per l’uomo. Non esiste una concentrazione “sicura” al di sotto della quale la possibilità di contrarre il tumore è nulla.
Approfondisci leggendo lo studio di Denis Sugan, geometra esperto in edifici salubri dal titolo Edifici a rischio Radon: come bisogna intervenire?
Per quanto riguarda la bonifica da Radon e le opportunità per i professionisti tecnici, rimandiamo a un articolo elaborato da Barbara Mazza, esperta di edificio salubre e Vice presidente nazionale dell’Associazione Esperti di Edifici Salubri
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