Nel passaggio del decreto sulle liberalizzazioni dal Senato alla Camera, per la seconda lettura a Montecitorio, perde un pezzo sugli appalti. Nel testo, all’esame dei deputati, infatti, è saltato il comma (comma 2 dell’art. 40 bis) che abbassava la soglia di gara nelle trattative private, portandola da un milione di euro a 500.000 euro.
Nel testo attuale, per un intervento all’ultimo momento, la riduzione di soglia è sparita. Nello specifico, il comma scomparso sopprimeva alcune norme apportate al Codice dei contratti pubblici dal Decreto sviluppo.
Cosa avrebbe comportato il mantenimento di questo comma del decreto liberalizzazioni? Oltre alla già ricordata riduzione alla metà della soglia per la procedura negoziata (da un milione a mezzo milione di euro), la norma, in caso di gara senza partecipanti, avrebbe ridotto l’applicabilità della trattativa privata con e senza pubblicazione del bando (il limite sarebbe sceso a un milione di euro). Infine, nel caso di procedura ristretta e semplificata la soglia sarebbe scesa da 1,5 milioni a un milione di euro.
Con la perdita del comma 2 dell’art. 40 bis, invece, tutto rimane come prima.
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento