Dopo l’ ennesima proroga dell’avvio del Sistri alcune imprese iscritte hanno deciso di avviare singolarmente azioni legali per chiedere il risarcimento delle somme versate fino a questo momento senza che il meccanismo sia mai effettivamente partito.
Il nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti dovrebbe partire ufficialmente il prossimo 2 aprile, ma nel frattempo sono circa 325.000 le società che hanno regolarmente versato i contributi obbligatori per il funzionamento del SISTRI relativi al biennio 2010-2011, con una spesa di circa 70 milioni di euro, per l’iscrizione al servizio e per acquistare le chiavette USB e le black box necessarie per la sua gestione.
“Stiamo cercando una soluzione che pesi il meno possibile sulle aziende senza penalizzare la difesa dell’ambiente”, assicura il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini.
Le aziende però, stanche di continue proroghe dell’avvio e dopo i poco chiari e soddisfacenti risultati dei vari Click day, hanno deciso di rivolgersi alla giustizia. Del resto, la partenza dei ricorsi era stata più volte annunciata, nei mesi scorsi, da Confartigianato, Cna, Casartigiani e Confesercenti.
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