Una vecchia casa colonica situata a Tarzo, piccolo borgo immerso nel verde delle colline trevigiane, è stata oggetto di un importante intervento. Il complesso edilizio presentava l’impostazione tipica delle costruzioni contadine con fienile e stalla che si affacciano su un ampio cortile.
L’edificio è stato oggetto di una ristrutturazione conservativa, volta a mantenere il più possibile le caratteristiche e le componenti che contraddistinguono l’edificio rustico originale. Il progetto si è sviluppato dunque secondo una logica non invasiva e in grado di preservare il rigore e la semplicità di un’abitazione rurale. Le linee guida del progetto sono state l’essenzialità delle forme e dei volumi, l’organizzazione funzionale e razionale degli spazi, l’uso di materiali idonei a rendere “caldi” ed accoglienti gli ambienti.
Quello che caratterizza maggiormente questo progetto è senz’altro l’attenta cura nell’utilizzo dei materiali: mattoni fatti a mano, ciottoli, travi in legno si affiancano, non in contrasto ma a dialogare, con materiali e tecnologie moderne (calcestruzzo, acciaio, rame, vetro) secondo la lezione del grande architetto Carlo Scarpa.
Ogni elemento nasce e si sviluppa soprattutto in funzione del materiale con il quale sarà realizzato che mira a creare un’architettura “non urlata”, semplice e pura, non semplicistica, con molta attenzione ai particolari costruttivi. Il recupero di sostanziali elementi architettonici originali ne è la testimonianza più evidente: i sassi e gli stipiti sulle pareti, le capriate e le travi in abete dei soffitti, le vecchie bocche di aerazione. Le stesse tavelle ed i vecchi coppi sono stati rimossi, puliti e nuovamente posati.
Tutti i materiali impiegati provengono dall’area veneta.
Il cortile è stato creato utilizzando la pietra di Cugnan (Belluno), a spacco cava. Si tratta di materiali grezzi, non lavorati ed economici che rispecchiano lo spirito e l’identità di una casa tradizionale. Gli ambienti interni, invece, sono stati completamente reinventati per creare spazi più vivibili e assecondare le esigenze di funzionalità attuali. L’assenza di partiture interne ha permesso di articolare la struttura su due livelli: al pian terreno si trova la zona giorno, al superiore la zona notte, soppalcata in ferro e legno di betulla. Nel living spiccano un moderno divano bianco e un tappeto in tonalità bianco e nero collocati attorno al camino. Dal lato opposto, si accede all’adiacente cucina, caratterizzata da un arredo chiaro e lineare.
Sistemi scorrevoli Eclisse
Cucina e soggiorno comunicano attraverso un sistema scorrevole Eclisse Luce ad anta doppia, dove sono state alloggiate porte in vetro alluminio. Luce è il primo controtelaio dotato di un esclusivo sistema (brevettato) per l’inserimento di punti luce, interruttori, termostati e prese telefoniche. Così la parete nella quale è alloggiato il controtelaio diventa disponibile anche per l’illuminazione, a tutto vantaggio di funzionalità ed estetica.
Project Profile
Complesso residenziale – ristrutturazione
Progettista: Arch. Matteo Cocomazzi
Intervento: Ristrutturazione di una ex casa colonica
Luogo: Tarzo – Treviso
Applicazioni Eclisse: Controtelaio Luce Estensione con porte in vetro alluminio
Per informazioni
www.eclisse.it
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