Il 26 giugno scorso è entrato in vigore il decreto 28 marzo 2024 n. 77, che definisce il regolamento per il “Fondo Progettazione” come previsto dall’articolo 1, comma 416, della legge 30 dicembre 2021, n. 234.
Questo fondo, con una dotazione di 5 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2022 al 2024, ha l’obiettivo di finanziare la progettazione degli interventi di prevenzione del rischio idrogeologico, con un ammontare totale di 15 milioni di euro.
Il capo del Dipartimento Casa Italia ha recentemente firmato il decreto di impegno delle risorse stanziate, rendendo disponibili i 15 milioni di euro per l’intero triennio. Queste risorse saranno erogate in un’unica soluzione alle Regioni e alle Province autonome previa loro richiesta di trasferimento.
Vediamo di seguito come verranno ripartite le risorse e quali sono gli interventi ammissibili.
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Indice
Obiettivi del fondo progettazione
Il Fondo Progettazione è stato istituito per supportare la progettazione di interventi che mirano alla rimessa in efficienza delle opere idrauliche e al miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici. Questi interventi sono cruciali per la prevenzione dei rischi legati al dissesto idrogeologico, che rappresenta una delle principali minacce per molte aree del nostro Paese.
In particolare, il decreto 28 marzo 2024 n. 77 disciplina il funzionamento del fondo, i criteri e le modalità di ripartizione delle risorse tra le Regioni e le Province autonome e prevede la possibilità di revoca dei fondi in caso di mancato o parziale utilizzo nei termini stabiliti.
La ripartizione regionale
Con la firma del capo del Dipartimento Casa Italia, il decreto di impegno rende operativo il Fondo Progettazione e impegna lo stanziamento delle risorse che saranno destinate alle Regioni e alle Provincie autonome.
Il riparto regionale del Fondo è indicato nella seguente tabella, così come riportata sul sito del Dipartimento Casa Italia.
a | b | c | d | e | f |
Regione | Aliquota (%) | Risorse 2022 (€) | Risorse 2023 (€) | Risorse 2024 (€) | Totale (c+d+e) |
Abruzzo | 3,64% | 182.430 € | 182.430 € | 182.430 € | 547.290 € |
Basilicata | 3,03% | 151.660 € | 151.660 € | 151.660 € | 454.980 € |
Calabria | 4,42% | 221.420 € | 221.420 € | 221.420 € | 664.260 € |
Campania | 6,04% | 302.030 € | 302.030 € | 302.030 € | 906.090 € |
Emilia- Romagna | 7,83% | 391.760 € | 391.760 € | 391.760 € | 1.175.280 € |
Friuli Venezia Giulia | 2,68% | 134.045 € | 134.045 € | 134.045 € | 402.135 € |
Lazio | 6,09% | 304.705 € | 304.705 € | 304.705 € | 914.115 € |
Liguria | 2,67% | 133.680 € | 133.680 € | 133.680 € | 401.040 € |
Lombardia | 9,48% | 474.125 € | 474.125 € | 474.125 € | 1.422.375 € |
Marche | 3,29% | 164.575 € | 164.575 € | 164.575 € | 493.725 € |
Molise | 1,64% | 82.085 € | 82.085 € | 82.085 € | 246.225 € |
PA Bolzano | 1,95% | 97.535 € | 97.535 € | 97.535 € | 292.605 € |
PA Trento | 1,81% | 90.615 € | 90.615 € | 90.615 € | 271.845 € |
Piemonte | 7,60% | 380.050 € | 380.050 € | 380.050 € | 1.140.150 € |
Puglia | 6,08% | 304.495 € | 304.495 € | 304.495 € | 913.485 € |
Sardegna | 5,94% | 297.010 € | 297.010 € | 297.010 € | 891.030 € |
Sicilia | 7,66% | 383.035 € | 383.035 € | 383.035 € | 1.149.105 € |
Toscana | 7,74% | 387.235 € | 387.235 € | 387.235 € | 1.161.705 € |
Umbria | 2,63% | 131.920 € | 131.920 € | 131.920 € | 395.760 € |
Valle D’Aosta | 1,34% | 67.240 € | 67.240 € | 67.240 € | 201.720 € |
Veneto | 6,36% | 318.350 € | 318.350 € | 318.350 € | 955.050 € |
TOTALE ITALIA | 100,00% | 5.000.000 € | 5.000.000 € | 5.000.000 € | 15.000.000 € |
Interventi e spese ammissibili
Secondo il Decreto 28 marzo 2024, n. 77, le risorse del Fondo sono finalizzate esclusivamente a progettazioni relative a interventi pubblici. Questi interventi devono riguardare:
- rimessa in efficienza delle opere idrauliche: progettazioni che mirano a ripristinare la funzionalità e la sicurezza delle infrastrutture idrauliche esistenti.
- recupero e miglioramento della funzionalità idraulica dei reticoli idrografici: interventi volti a migliorare il deflusso delle acque e a prevenire allagamenti e altri rischi idrogeologici, con particolare attenzione alle aree più vulnerabili per la salvaguardia della pubblica e privata incolumità, nonché dei beni e delle attività produttive.
Le spese ammissibili a finanziamento comprendono una serie di attività necessarie per la progettazione degli interventi, come:
- indagini geologiche, idrogeologiche, idrologiche, idrauliche, geotecniche, sismiche e storiche;
- indagini preventive dell’interesse archeologico, se necessarie;
- indagini di bonifica da ordigni bellici, se necessario;
- rilievi e accertamenti tecnici connessi alla progettazione;
- verifiche preventive alla progettazione;
- analisi di laboratorio finalizzate alla diagnostica strutturale e infrastrutturale;
- spese di supporto al responsabile unico del procedimento (RUP).
Esclusioni
Non sono ammesse a finanziamento le spese relative a:
- affidamenti delle prestazioni effettuati prima della data di pubblicazione del regolamento;
- elaborazione del documento preliminare alla progettazione o di elaborati equivalenti.
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