Grattacieli green. New York fa la guerra agli edifici energivori

L’obiettivo del futuro imminente è quello di avere grattacieli green, ovvero rendere gli edifici più sostenibili ed efficienti. Ecco i dettagli

Icone dell’innovazione e sviluppo di epoche passate ed attuali, i grattacieli del futuro cambieranno il loro animo, diventando sempre più green per essere al passo con i tempi.

Volgendo il pensiero ai famigerati edifici, che oltre a rappresentare un simbolo per le grandi città, hanno affascinato e ispirato generazioni di tecnici per via delle ardite soluzioni tecniche adottate, inevitabilmente si viene ricondotti alla città di New York, all’isola di Manhattan scenario di sviluppo economico e culturale.

Eppure c’è un’altra faccia della medaglia che riguarda la città statunitense, non più trascurabile, ovvero il cambiamento climatico. L’amministrazione di De Blasio a New York City ha fissato per 2030 obiettivi ambiziosi per l’abbattimento delle emissioni per una quantità pari a quella coincidente all’eliminazione di un milione di auto dalle strade.

Il consiglio comunale ha approvato il Climate Mobilization Act con lo scopo di sviluppare un nuovo modello economico sostenibile attraverso l’attuazione di normative in accordo con quanto previsto, sulla riduzione delle emissioni da effetto serra, dall’Accordo di Parigi dell’Onu.

Cosa c’entrano i grattacieli della città New York?

Con il Climate Mobilization Act, l’attenzione si focalizza sui consumi energetici quindi sugli edifici energivori, responsabili degli oltre due terzi delle emissioni totali di anidride carbonica e di conseguenza è l’edilizia ed il real estate della città di New York a finire sotto la lente.

L’obiettivo del futuro imminente è quello di avere grattacieli green, ovvero rendere gli edifici più sostenibili ed efficienti con il fine di ridurre le loro emissioni entro il 2024, per poi arrivare ad un meno 40% nel 2030.

Il patrimonio economico da investire per rendere gli edifici, grattacieli green si aggira attorno ai 4 miliardi di dollari e si parla di 50 mila immobili che dovranno essere sottoposti ad adeguamenti da un punto di vista termico ed energetico. Interventi che non potranno essere trascurati, altrimenti le multe previste per i proprietari immobiliari, si aggirano attorno ai milioni di dollari l’anno a seconda dell’inadempienza, sanzioni alle quali saranno esenti gli immobili destinati al pubblico servizio come ospedali e luoghi di culto.

L’attuazione di scelte attuali mirate verso la sostenibilità rappresenta soprattutto un investimento per il futuro sia dal punto di vista ecologico, sia qualitativo quindi economico, pertanto le organizzazioni governative pongono sempre più attenzione a questi aspetti.

Grattacieli green a New York: alcuni esempi certificati LEED®

Nella città di New York si possono trovare esempi di grattacieli green che sposano i criteri alla base delle nuove direttive per la salvaguardia ambientale, come gli edifici del 7 World Trade Center e della Hearst Tower, certificati LEED®.

Grattacieli green. New York fa la guerra agli edifici energivori Hearst Tower
Hearst Tower_ ©Hearst.com

Tra i protocolli di certificazione attualmente disponibili il LEED® (Leadership in Energy and Environmental Design) è il più diffuso a livello mondiale.

Il sistema di certificazione LEED® è stato sviluppato negli Stati Uniti da U.S. Green Building Council con la collaborazione delle imprese e dei ricercatori statunitensi ed è stato proposto sul mercato nella sua prima versione nell’anno 2000.

Da allora il sistema di certificazione si è evoluto ed è stato declinato per coprire tutti gli aspetti e tutte le tipologie edilizie, dalla progettazione alla gestione, dalla residenza, agli edifici terziari, alle scuole fino ad arrivare alla scala del quartiere urbano.

Tra i quattro livelli di certificazione previsti dagli standard LEED® (Certified, Silver, Gold, Platinum), il livello più diffuso e più ambito è il Gold. Il Platinum è limitato ad una piccola minoranza di progetti eccellenti che rappresentano casi esemplari di costruzione sostenibile.

Se si considerano però solo i progetti al di fuori degli Stati Uniti, la percentuale di progetti che hanno ottenuto la certificazione Platinum sale al 12%, e la percentuale relativa al Gold si attesta al 49%.

Un esempio Gold è rappresentato dal grattacielo green inaugurato nel 2006: il 7 World Trade Center primo edificio commerciale nella città di New York ad aver ricevuto la certificazione LEED®.

La sostenibilità dell’edificio è garantita da una serie di caratteristiche quali i sistemi per la riduzione del consumo idrico e raccolta acque reflue, sistemi di riscaldamento e condizionamento mentre il fabbisogno elettrico per l’esterno della struttura è assicurato da fonti rinnovabili.

Tra i grattacieli green anche l’edificio Hearst Tower progetto di Norman Foster, certificato LEED© Platinum con un punteggio di 80 su 110. La struttura si sviluppa su 46 piani per 182 metri di altezza ed una superficie complessiva di 67mila metri quadrati le cui forme triangolari hanno consentito un risparmio di acciaio del 20% in meno rispetto alle quantità utilizzate per una tradizionale struttura, ovvero 2mila tonnellate di acciaio.

L’efficientamento in termini di acqua, di energia e di contenimento delle emissioni in atmosfera, alla base delle scelte adottate nella progettazione. Di innovativa concezione è la cascata di acqua riciclata, presente nell’atrio dell’edificio, alta 8 metri che umidifica l’ambiente in inverno e lo raffresca in estate.

Introduzione alla certificazione LEED®: progetto, costruzione, gestione

Introduzione alla certificazione LEED©: progetto, costruzione, gestione

“In entrambi i miei ruoli di Presidente e fondatore del USGBC e di Presidente del World Green Building Council (WGBC), mi sento ispirato e onorato di far parte di un movimento globale di persone provenienti da ambienti culturali profondamente diversi e di assistere a situazioni in cui paesi e società si uniscono in un impegno corale per la costruzione di comunità sostenibili e di un mondo sostenibile. Come tutti sappiamo, alla fine delle nostre giornate, il nostro lavoro in realtà non si è occupato semplicemente di edifici, ma delle persone e di come gli edifici “verdi” possano contribuire a migliorare la nostra vita e a cambiare il mondo. Si tratta di scuole più sane, di aria pulita, di luoghi di lavoro più produttivi e di comunità più forti. Si tratta dei benefici che deriveranno per tutti noi in un mondo in cui la sostenibilità sarà la trama che intesse la nostra società, da Roma a Rio De Janeiro a Rochester e oltre”. Rick Fedrizzi President, CEO & Founding Chair, U.S. Green Building Council “Nel quadro attuale di forte evoluzione strategica e normativa in tema ambientale, le performance di un edificio, volte al contenimento e al controllo dei consumi di energia e di risorse, costituiscono elementi di forte valorizzazione nel settore delle costruzioni. Tali performance sono obiettivi raggiungibili e controllabili solo attraverso un processo di progettazione e produzione edilizia che è necessariamente diverso da quello tradizionale, sia per gli aspetti concettuali che deve tradurre in opera, sia per le tecnologie che devono essere messe in campo per raggiungere le migliori prestazioni dettate dalla normativa, ma soprattutto dalle nuove esigenze della società”. Le Autrici Angela Silvia Pavesi, Ingegnere Edile e Dottore di Ricerca in Ingegneria Ergotecnica Edile, è ricercatrice nel Settore Scientifico Disciplinare “Design e Progettazione Tecnologica dell’Architettura” presso il Dipartimento di Scienza e Tecnologie dell’Ambiente Costruito (Building & Environment Science & Technology – BEST) e svolge attività didattica presso la Scuola di Ingegneria Edile – Architettura del Politecnico di Milano, dove è titolare del corso “Strumenti e tecniche di progettazione sul costruito”, presso il Corso di Laurea Magistrale in Gestione del Costruito. Svolge le sue ricerche principalmente nel campo delle tipologie edilizie e nel settore del recupero e della riqualificazione edilizia. Si occupa della definizione dei nuovi bisogni dell’abitare e del trasferimento della ricerca di settore nei contesti caratterizzati da forti istanze sociali. Elena Verani, Ingegnere Edile e LEED AP BD+C, svolge la sua attività professionale presso Deerns Italia SpA come Senior Sustainability Consultant. Si occupa di consulenza nella progettazione edilizia integrata finalizzata all’ottenimento di elevate prestazioni di sostenibilità ambientale e risparmio energetico, sia alla scala dell’edificio, che alla scala micro-urbana, grazie ad un’approfondita conoscenza dei sistemi di certificazione LEED. Laureata nel 2007 presso il Politecnico di Milano, ha maturato la propria esperienza anche in ambito internazionale presso Hilson Moran Partnership Ltd. È LEED AP dal 2008 e membro del Comitato Standard LEED ND di Green Building Council Italia. DEERNS Italia SpA DEERNS è la più importante società in Europa di “building services engineering”. Con uno staff di oltre 560 professionisti e una consolidata presenza in Italia, Olanda, Germania, Regno Unito, Francia, Spagna, Emirati Arabi e Stati Uniti, DEERNS si colloca nel panorama internazionale come uno dei leader nel mondo dell’ingegneria, della consulenza strategica e dello sviluppo sostenibile per l’ambiente costruito. DEERNS offre i propri servizi di consulenza per la progettazione impiantistica, energia, sostenibilità, acustica, sicurezza nei cantieri, antincendio. Si occupa di uffici,residenze, retail, hotel, sport&leisure, aeroporti, data center, ospedali e impianti industriali. DEERNS è socio di U.S. Green Building Council (USGBC), Green Building Council Italia (GBC Italia), Deutsche Gesellschaft für Nachhaltiges Bauen (DGNB), Dutch Green Building Council.

Angela Silvia Pavesi, Elena Verani | 2012 Maggioli Editore

Redazione Tecnica

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