La Camera dei Deputati, nella seduta dello scorso 14 ottobre, ha approvato una mozione dell’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) che riguarda, essenzialmente, la richiesta di maggiori fondi per i Comuni.
La mozione (scaricabile a fine articolo) si concentrava sul rafforzamento di servizi essenziali come la sicurezza urbana, l’accoglienza di minori stranieri non accompagnati, l’assistenza scolastica per disabili, ecc. Ma UNITEL, l’Unione Nazionale Italiana dei Tecnici degli Enti Locali, evidenzia come siano state totalmente ignorate le esigenze delle strutture tecniche comunali, quotidianamente chiamate a gestire il territorio, con carenza di personale e mezzi. Riportiamo le osservazioni di UNITEL.
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Indice
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Governo del territorio e strumenti di piano
PER GOVERNARE IL TERRITORIO L’URBANISTICA IMPIEGA UN LINGUAGGIO VIVO, IN CONTINUA EVOLUZIONE, integrando saperi dell’architettura, delle scienze giuridiche, economiche, agronomiche, sociali, storiche, ambientali, geografiche e amministrative. Quando un urbanista si esprime dicendo che: “…il PSC, il POC e i PAC rispondono alla 5, valorizzando la concertazione in attuazione del principio di sussidiarietà” e un collega gli risponde riferendosi alle “NA del PDR del PGT per l’ADR nell’ambito del TUC”, impiegano un corpus linguistico che si declina in sigle, locuzioni e numeri di legge e che non lascia spazio all’interpretazione discrezionale. Una terminologia a tre dimensioni che conforma i luoghi e la vita delle comunità, innescando processi sul territorio che si sviluppano nel tempo. Per orientarsi in questo labirinto lessicale, il volume affronta gli aspetti concettuali, teorici e applicativi della pianificazione urbanistica ordinaria alla luce delle più recenti innovazioni legislative e procedurali e offre una raccolta ragionata degli aspetti tecnici, gestionali, normativi e istruttori della pratica di governo del territorio, alle diverse scale del piano. Trasponendo la vastità della materia pianificatoria in un testo d’immediata consultazione, con oltre 650 voci, 165 disposti normativi e indici analitici che permettono di individuare facilmente gli elementi d’interesse, l’opera rappresenta uno strumento fondamentale per accompagnare urbanisti, progettisti, giuristi, amministratori, docenti e studenti nella pratica quotidiana.Stella Agostini architetto e dottore di ricerca in Ingegneria Agraria, è professore associato di Tecnica e Pianificazione Urbanistica all’Università degli Studi di Milano, dove insegna presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie. Consulente di numerosi enti, lavora su metodi e strumenti per la pianificazione sostenibile dei territori alle diverse scale, con specifica attenzione agli aspetti agroecologici ambientali e alla valorizzazione del patrimonio rurale. Con Maggioli ha pubblicato: Ambiente Territorio Città. Quando le risorse diventano emergenze (2022), Urbanistica periagricola. Pratiche di rigenerazione territoriale (2018), Architettura rurale nel paesaggio (2017), Progettare in area agricola (2011), Guida alla pianificazione territoriale sostenibile. Strumenti e tecniche di agroecologia (2010), Beni culturali, agricoltura e territorio (2009) e Recupero e riuso degli edifici rurali (2008).
Stella Agostini | 2024
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Uffici tecnici comunali in difficoltà
Sportelli Unici per l’Edilizia, Uffici Governo del Territorio, Sportelli Unici Attività Produttive, Servizi gestione del Patrimonio, Uffici Lavori Pubblici e manutenzioni, sono tutti servizi strategici che gestiscono lo sviluppo del territorio, i lavori pubblici e le manutenzioni, le attività produttive, e si scontrano, giornalmente, con normative sempre più complesse e sentenze della giurisprudenza, curando i rapporti con i cittadini, le imprese e le istituzioni, con notevoli responsabilità sia civili che penali.
Ma, come dimostra anche la mozione dell’ANCI, le problematiche dei settori tecnici sono troppo spesso ignorate anche dalle stesse Amministrazioni Comunali. Occorrerebbe, invece, una maggiore attenzione alle problematiche dei settori tecnici, portando avanti le azioni già intraprese – come la digitalizzazione degli Sportelli Unici – ma rivedendo integralmente il sistema delle competenze, ripartendole sui diversi Enti territoriali, iniziando ad esempio dalle Province, oggi risorte dopo il tentativo di soppressione, sgravando gli enti comunali di compiti che sono propri degli Enti regionali e provinciali. I Comuni, sottolinea UNITEL, non possono diventare il ricettacolo di funzioni che altri Enti trovano scomode.
Carenza di personale
Gli uffici tecnici sono per lo più composti da uno o due addetti, i quali devono occuparsi di molteplici competenze, dai lavori pubblici all’edilizia, passando per la toponomastica, il catasto, il genio civile, la sicurezza idraulica e idrogeologica, la vigilanza urbanistico-edilizia, la gestione degli immobili pubblici, ecc., nonché – precisa UNITEL – di altre mille competenze delegate dalle Regioni, quali quelle paesaggistiche o relative agli impianti ad energia rinnovabile.
Occorre quindi che, a livello centrale, si ponga attenzione su un sistema che rischia di cedere, al pari di altri, ma che ormai è arrivato ad un punto di non ritorno.
Necessario un adeguamento degli stipendi
A margine si evidenzia che, seppure è importante, come segnalato dall’ANCI, agire sulla contrattazione per destinare risorse aggiuntive per affrontare la carenza dei Segretari Comunali, non va dimenticato il prioritario adeguamento delle retribuzioni dei dipendenti comunali, che sono le più basse del comparto, portandole al livello delle Funzioni Centrali.
Questo non addossando l’onere finanziario ai singoli Comuni, ma prevedendo incentivi e avanzamenti di carriera slegati dalla soggettività, restituendo dignità a lavoratori che, pur essendo il punto di contatto tra i cittadini e le istituzioni, sono quotidianamente sviliti nella loro professionalità e dignità umana.
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L’Ufficio Tecnico
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