Per aiutarci a scaldare al meglio la casa, evitando sprechi, bollette pesantissime e sanzioni per non aver effettuato le revisioni, ma senza rinunciare al comfort, l’Enea ha pubblicato una nuova guida con leregole pratiche per un riscaldamento efficiente. I dettagli dei consigli sono piuttosto utili, anche se spesso si scontrano con i costi economici e la nuova politica delle detrazioni per l’efficienza energetica che probabilmente verrà attuata dal prossimo anno, con la Legge di Bilancio 2018.
Fare manutenzione agli impianti
Un impianto ben regolato consuma e inquina meno. Chi non effettua la manutenzione del proprio impianto rischia una multa a partire da 500 euro (DPR 74/2013).
Non accendere troppe ore al giorno
Il tempo massimo di accensione giornaliero è indicato per legge e cambia a seconda delle 6 zone climatiche in cui è suddivisa l’Italia. Per i comuni in fascia “E”, ad esempio, è consentito fino a un massimo di 14 ore.
Controllare la temperatura delle stanze
Scaldare troppo la casa fa male alla salute e alle tasche: la normativa consente una temperatura fino a 22 gradi, ma 19 gradi sono più che sufficienti a garantire il comfort necessario. Inoltre, per ogni grado abbassato si risparmia dal 5 al 10% sui consumi di combustibile.
Regolare la temperatura e il tempo di accensione
Un aiuto al risparmio arriva dai termostati elettronici che consentono di regolare temperatura e tempo di accensione in modo da mantenere l’impianto in funzione solo quando si è in casa.
Usare le valvole termostatiche
Regolano il flusso dell’acqua calda nei termosifoni, concentrando il calore negli ambienti più frequentati, e mantengono costante la temperatura impostata. Permettono di abbattere i costi in bolletta: fino al 20%. Le termovalvole usufruiscono della detrazione fiscale del 50% se installate durante una semplice ristrutturazione edilizia. Puoi invece detrarre il 65% delle spese per interventi di efficientamento energetico. Il Dlgs 102/2014 ha reso obbligatoria l’installazione delle valvole termostatiche entro il 30 giugno 2017 per condomìni ed edifici polifunzionali.
>>> Ripartitori e valvole termostatiche: non sono la stessa cosa
Evitare ostacoli davanti ai termosifoni
Mettere tende o mobili davanti al termosifoneo usare i radiatori per asciugare i panni disperde calore ed è fonte di sprechi.
Non lasciare troppo a lungo le finestre aperte
Per cambiare aria, evitando inutili dispersioni del riscaldamento, in una stanza bastano pochi minuti.
Montare i pannelli riflettenti
È un trucco semplice, ma montare i pannelli riflettenti tra il muro e il termosifone è un sistema molto efficace per ridurre le dispersioni di calore.
Schermare bene le finestre durante la notte
Chiudendo persiane e tapparelle o mettendo tende pesanti si riducono le dispersioni di calore verso l’esterno.
Isolare bene le pareti, sostituire le finestre
Se la casa è stata costruita prima del 2008, non rispetta le normative sul contenimento dei consumi energetici e sarebbe opportuno valutare un intervento per isolare le pareti e sostituire le finestre. Si può usufruire degli ecobonus, la detrazione fiscale del 65% (solo per il 2017, visto che la detrazione per la sostituzione delle finestre nel 2018 sarà detraibile solo al 50%, secondo quanto sappiamo finora della Manovra di Bilancio 2018)
Usare impianti di riscaldamento recenti o nuovi
Se l’impianto ha più di 15 anni, è meglio valutarne la sostituzione con le nuove caldaie a condensazione o a biomasse, le pompe di calore, o con impianti integrati con caldaia alimentata da acqua preriscaldata da un impianto solare termico o pompa di calore alimentata con un impianto fotovoltaico. Per l’installazione si può usufruire della detrazione fiscale del 65% (anche in questo caso: per le caldaie a biomassa, la legge di bilancio 2018 abbassa al 50% la detrazione) in caso di intervento complessivo di riqualificazione energetica o del 50% per una semplice ristrutturazione edilizia.
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