Reati ambientali. Clini: “Meno norme inutili e sanzioni più severe”

“La complicazione delle norme deresponsabilizza le imprese e genera effetti collaterali, come l’ emergere dell’ illegalità”. Si è espresso così il Ministro Clini a margine della presentazione del rapporto di Legambiente Rifiuti Spa, parlando di contrasto ai reati ambientali, tornati prepotentemente alla ribalta della cronaca dopo la sentenza di condanna per al processo Eternit (per un approfondimento rimandiamo all’interessante articolo di Roberta Lazzari, pubblicato su queste pagine)

 

Clini ha parlato anche delle operazioni di risanamento dei siti contaminati che “vanno liberate da norme inutili, come quella che stabilisce che se si movimenta della terra questa debba essere trattata come rifiuto speciale, e quindi trasferita in apposite discariche”.
Via libera dunque allo snellimento delle procedure per la decontaminazione di 57 siti di interesse nazionale (si legga in proposito l’articolo su Ingegneri.cc dal titolo Siti di interesse nazionale: qualcosa si muove con il decreto liberalizzazioni)

 

Oltre alla semplificazione normativa, è obiettivo del responsabile del dicastero dell’Ambiente portare avanti una politica di inasprimento delle sanzioni e dare certezza della pena nei confronti di chi si macchia di reati contro l’ambiente. “Del resto”, ha precisato Clini, “che la semplificazione e inasprimento delle sanzioni rientrano nell’ indicazione della direttiva europea che, già da tempo, ha messo su un binario morto le discariche dando come due obiettivi principali, da una parte, la raccolta differenziata e il recupero di materie prime secondarie dai rifiuti e, dall’ altro, la valorizzazione dei rifiuti per il compost e come risorsa energetica”.

 

Infine non poteva mancare un accenno al SISTRI. “Stiamo lavorando per cercare di superare le criticità del sistema” ha aggiunto Clini, “e per renderlo più semplice, perché non si possono trattare tutti i tipi di rifiuti allo stesso modo”.

Redazione Tecnica

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