Gli accumuli d’acqua in ambiente montano, come i bacini idrici, le pozze d’alpeggio, o i laghetti artificiali, offrono una serie di vantaggi significativi sia dal punto di vista ecologico che per le attività umane.
La realizzazione di bacini idrici o pozze d’alpeggio in un cantiere di montagna richiede una pianificazione e una esecuzione attenta, considerando diversi aspetti tecnici e ambientali.
L’impermeabilizzazione di una pozza d’alpeggio con membrana GeoGard EPDM (Etilene Propilene Diene Monomero) è una soluzione comune ed efficace.
Vediamo di seguito quali sono gli aspetti fondamentali, analizzati e seguiti, per la progettazione del bacino idrico su Rifugio Lancia (TN).
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Indice
Realizzazione di un bacino idrico: le esigenze di cantiere
Quali potrebbero essere delle specifiche esigenze di cantiere per la realizzazione di bacini idrici o pozze d’alpeggio in ambiente montano:
- studio del sito e valutazioni ambientali: prima di iniziare i lavori, è necessario effettuare un accurato studio del sito, comprendendo indagini geologiche e idrogeologiche. È importante valutare l’impatto ambientale del progetto e assicurarsi che la costruzione non danneggi l’ecosistema locale;
- accessibilità del cantiere: le aree alpine possono essere difficili da raggiungere, soprattutto con mezzi pesanti e materiali da costruzione. Per ciò che riguarda l’impermeabilizzazione può essere necessario lavorare con tecnologie su misura come teli prefabbricati di grandi dimensioni con giunzioni a freddo, quindi senza l’utilizzo di strumentazione o macchinari elettrici;
- materiali e tecniche di costruzione adatti: i materiali utilizzati devono essere resistenti alle condizioni atmosferiche estreme tipiche delle alte montagne. Inoltre, le tecniche di costruzione devono adattarsi alle condizioni del terreno e alla presenza di acqua;
- stabilità strutturale e impermeabilizzazione: la costruzione deve garantire la stabilità strutturale a lungo termine, utilizzando metodi di impermeabilizzazione efficaci per evitare perdite e garantire la durata del bacino. GeoGard EPDM è un materiale sintetico molto resistente e durevole che viene spesso utilizzato per proteggere superfici quali vasche, laghi, biopiscine ed appunto pozze d’alpeggio;
- minimizzazione dell’impatto ambientale: durante la costruzione, è importante limitare il più possibile l’impatto ambientale. Questo può includere il divieto di uso di fiamma libera o corrente elettrica e la minimizzazione di rumore, odore, polvere;
- manutenzione e monitoraggio post-costruzione: dopo la costruzione, è cruciale implementare un piano di manutenzione e monitoraggio per assicurare che il bacino funzioni come previsto e non causi problemi ambientali. Il sistema impermeabile adottato deve quindi garantire resistenza e durabilità, oltre che una facile riparabilità.
Perché utilizzare una membrana GeoGard EPDM?
Quali sono i vantaggi della membrana GeoGard EPDM per garantire che la costruzione di bacini idrici o pozze d’alpeggio sia sostenibile, efficace e sicura, sia durante la costruzione che nel lungo periodo?
- Durabilità: L’EPDM è noto per la sua resistenza agli agenti atmosferici, ai raggi UV e alla deformazione, garantendo una lunga durata senza deterioramento significativo.
- Flessibilità: la membrana è altamente flessibile, il che la rende ideale per adattarsi alle forme irregolari delle pozze d’alpeggio senza creare punti deboli o zone di vulnerabilità.
- Facilità di installazione: rispetto ad altre opzioni di impermeabilizzazione, GeoGard EPDM può essere relativamente facile da installare, specialmente se viene utilizzata in fogli prefabbricati che possono essere tagliati e adattati alla dimensione desiderata, la giunzione tra sormonte dei teli è realizzata completamente a freddo, senza macchinari o strumentazione particolare.
- Basso mantenimento: una volta installata correttamente, richiede pochissima manutenzione nel tempo, risparmiando tempo e denaro a lungo termine.
- Compatibilità ambientale: l’EPDM è considerato un materiale ecologico poiché è privo di sostanze tossiche o dannose per l’ambiente.
La membrana deve avere notevole resistenza al punzonamento (EN ISO 12236), elevato angolo di attrito (27,5° con il terreno), elevato allungamento elastico e resistenza alla trazione (EN 12311-2).
La qualità delle giunzioni a freddo realizzate in cantiere può essere efficacemente testata tramite metodi distruttivi e non distruttivi (ispezione visiva, campana sottovuoto, lancia d’aria, ecc.).
Questi passaggi sono cruciali per garantire che la costruzione di bacini idrici o pozze d’alpeggio sia sostenibile, efficace e sicura, sia durante la costruzione che nel lungo periodo.
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