Il numero di ingegneri abilitati in Italia è in calo significativo, come evidenziato dal rapporto del Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri (scaricabile a fine articolo). Nel 2023, solo 9.279 laureati magistrali hanno ottenuto l’abilitazione, segnando una diminuzione del 13% rispetto all’anno precedente e del 36,5% rispetto al biennio 2021-2022. Questo declino segna il ritorno a una tendenza osservata nel periodo pre-pandemia, quando l’abilitazione richiedeva un processo più complesso rispetto alla prova orale semplificata introdotta durante l’emergenza sanitaria.
Un altro dato rilevante è che, tra i laureati magistrali dell’anno precedente (31.241 unità), solo il 29,7% ha conseguito l’abilitazione, una percentuale tra le più basse mai registrate, seconda solo al 2019. Similmente, il tasso di abilitazione per gli ingegneri iunior è sceso al 3,6%, evidenziando una scarsa attrattività di questa qualifica, spesso percepita solo come un passaggio verso il titolo magistrale.
Degli oltre 130mila laureati che hanno conseguito l’abilitazione alla professione di ingegnere negli ultimi 13 anni, oggi ne risultano iscritti all’Albo appena 60mila.
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Kit Esame Architetto e Ingegnere (sez. A-B) per l’esame di abilitazione
Il kit Esame Architetto e Ingegnere è uno strumento indispensabile per prepararsi all’esame di Stato per architetti, pianificatori, paesaggisti, conservatori e per ingegneri civili/edili, laurea triennale e quinquennale.Il kit comprende la Guida pratica alla progettazione e il Prontuario tecnico urbanistico amministrativo.La Guida racchiude in 2 volumi:• il Manuale di progettazione che affronta in chiave concettuale e normativa le principali tematiche urbanistiche, architettoniche e di recupero/restauro, legate al superamento della prova grafica dell’esame di Stato e all’analisi dei progetti condivisi nella nuova modalità d’esame in prova unica orale;• la raccolta delle tavole di progetto a colori, utilizzabili come momento di verifica rispetto alle nozioni progettuali e normative presenti nel volume manuale;• le FAQ, ovvero le domande più frequenti delle sessioni dal 2020 al 2024, distinte tra architetti e ingegneri, unitamente ad un elenco di 100 architetture condivise anch’esse nella nuova modalità d’esame per architetti;• il collegamento ad un’area riservata, ove il lettore potrà consultare gli articoli pubblicati da THE PLAN relativi a dieci progetti condivisi in sede d’esame in prova unica orale, da utilizzare come spunto culturale in funzione dell’esame in prova unica orale.Il Prontuario tecnico urbanistico amministrativo contiene tutto il quadro normativo procedurale urbanistico edilizio vigente aggiornato al DL Salva Casa, oltre a specifiche sulla nuova denominazione ed organizzazione degli ordini professionali e al Codice deontologico degli Architetti 2024, con il quadro degli obblighi per gli iscritti in chiave deontologica e di formazione continua.Il testo è arricchito inoltre da un capitolo sulla tecnologia, con OLTRE 160 PARTICOLARI COSTRUTTIVI AGGIORNATI ALLE NUOVE NORME SUL RISPARMIO ENERGETICO, e sul predimensionamento strutturale, aggiornato alle NTC 2018.Collegato alla Guida e al Prontuario il sito web esamearchitetto.it con materiali aggiuntivi, tavole di progetti, approfondimenti, video. Il sito web raccoglie inoltre le 1365 tavole che costituiscono le migliori elaborazioni pubblicate nelle precedenti otto edizioni, anch’esse utilizzabili come spunto ideativo grafico e concettuale.Per accedere ai materiali online è necessario collegarsi al sito web esamearchitetto.it e seguire le istruzioni indicate sul talloncino presente in fondo ai volumi.Alberto Fabio CeccarelliArchitetto, libero professionista, svolge attività professionale in Italia. Organizza e gestisce nella città di Milano corsi per la preparazione all’esame di Stato e corsi di formazione professionale con rilascio di CFP.Paolo Villatico CampbellArchitetto, libero professionista, inventore e promotore di corsi per la preparazione all’esame di Stato per architetti nelle città di Roma e Firenze.
Alberto Fabio Ceccarelli, Paolo Villatico Campbell | Maggioli Editore 2024
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Indice
Analisi del problema: cause e conseguenze
Il calo degli ingegneri abilitati può essere attribuito a diversi fattori. Uno dei principali è la crescente preferenza per l’inserimento lavorativo in aziende private o nella pubblica amministrazione, che offre maggiori certezze rispetto alla libera professione, caratterizzata da rischi e incertezze economiche. L’attrattiva della libera professione è stata temporaneamente sostenuta dai Bonus Edilizi e dai fondi del PNRR, ma con la loro progressiva riduzione, le opportunità si sono contratte.
La bassa percentuale di laureati che scelgono di iscriversi all’Albo degli Ingegneri – nel 2023 solo 2.836 nuovi iscritti – conferma il trend di disaffezione nei confronti dell’Ordine professionale. Dall’analisi emerge anche una trasformazione del mercato del lavoro: l’ingegnere moderno preferisce percorsi più orientati alla pratica aziendale piuttosto che all’attività autonoma. Inoltre, il ritorno all’Esame di Stato tradizionale, più complesso rispetto alla sola prova orale adottata negli anni della pandemia, potrebbe aver scoraggiato numerosi candidati.
Un ulteriore elemento di analisi riguarda la distribuzione geografica e settoriale delle abilitazioni. Gli atenei del Sud Italia continuano a registrare il numero maggiore di abilitati, mentre a livello di specializzazioni, si è assistito a un aumento delle abilitazioni per ingegneri industriali (51,2% nel 2023), a discapito di quelle per ingegneri civili e ambientali. Tuttavia, solo il 14,2% degli ingegneri industriali abilitati ha scelto di iscriversi all’Albo, evidenziando un problema di transizione tra formazione e mondo del lavoro.
Prospettive future: strategie e riforme possibili
Per contrastare questa tendenza, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri sta promuovendo iniziative per rendere l’Albo professionale più attrattivo, puntando su servizi di formazione continua e su una maggiore valorizzazione della figura dell’ingegnere. Tra le proposte in discussione, vi è l’obbligo di iscrizione all’Albo per chiunque eserciti la professione di ingegnere, indipendentemente dalla forma contrattuale, al fine di garantire competenza, aggiornamento continuo e rispetto del codice deontologico.
Inoltre, appare necessario un adeguamento dell’offerta formativa universitaria, orientato a un maggiore collegamento con le esigenze del mercato e a una preparazione che favorisca l’accesso alla professione. La revisione delle modalità dell’Esame di Stato potrebbe rappresentare un’opportunità per rendere il percorso di abilitazione più accessibile, senza compromettere gli standard qualitativi della professione.
Infine, occorre un’azione coordinata tra il sistema universitario, gli ordini professionali e le istituzioni per promuovere l’ingegneria come carriera stimolante e sostenibile, nonché per incentivare l’imprenditorialità tra i giovani laureati.
In sintesi, il calo degli ingegneri abilitati rappresenta un segnale d’allarme per il settore tecnico italiano, ma al contempo una sfida da affrontare attraverso riforme mirate e azioni di valorizzazione della professione.
Calo anche per gli architetti
Non solo ingegneri, perché è l’intero comparto tecnico a subire una brusca carenza di abilitati. Gli architetti, nel 2023, fanno segnare il numero di abilitati più basso dal 2000 ad oggi. Un fenomeno quindi legato ad una modificazione strutturale e logica della filiera concettuale Università-Professione-Mercato.
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