Professional day. Professionisti tecnici: le prime dichiarazioni

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Il ministro della Giustizia Paola Severino ha dichiarato oggi, durante il Professional Day, che la riforma delle professioni è pronta al varo: “Il professionista deve diventare uno dei motori propulsori dell’economia. Per far questo i professionisti devono essere preparati e colti. La riforma delle professioni è pronta per essere varata. Nei tavoli di confronto costruiremo la spina dei nuovi ordinamenti che devono guardare all’Europa e al futuro. Gli ordini devono essere capaci di fare formazione. Con decreto ministeriale al più presto saranno definiti i parametri. Per il ministro è importante aver fissato i paletti per il socio di capitale. La società dovrà garantire l’indipendenza del professionista”.

Oggi dunque è il Professional day e, quindi, diamo la parola ai Professionisti anche su Ediltecnico.it. La decisione dell’Inarsind di non partecipare alla manifestazione ha certamente pesato, ma sono importanti le dichiarazioni (tratte dal Sole 24 Ore di oggi 1° marzo 2012 e dalle dichiarazioni di questa mattina), molto costruttive e propositive, dei Presidenti Consigli nazionali.

 

Leopoldo Freyrie, Presidente del Consiglio nazionale degli architetti, sostiene di essere d’accordo con il contratto scritto e lo ritiene una garanzia sia per il cliente sia per il professionista. Gli architetti vorrebbero inoltre che i tirocinanti venissero pagati, poiché qualcuno potrebbe approfittare dei sei mesi di tirocinio gratuito. La nuova tipologia di società, inoltre, apre nuove prospettive per un’alleanza tra professionisti diversi, ma servirebbero anche le reti tra le professioni.
La proposta degli architetti è ricca. Il progetto, realizzato in collaborazione con i costruttori e Legambiente, riguarda anche la rigenerazione delle città. Oggi, Freyrie ha dichiarato che bisogna rigenerare le città e gli edifici. Le tecniche volte al risparmio energetico potrebbero far risparmiare energia equivalente alla produzione di otto centrali nucleari.

Fausto Savoldi (Geometri) è d’accordo con tutte le novità messe sul piatto dal Governo Monti. È però necessario, sostiene Savoldi, rivedere l’ordinamento intero, che è molto vecchio. In particolare bisogna rivedere le competenze e la struttura di gestione delle categorie: alcuni regolamenti sono stai scritti prima della stesura della Costituzione.

Armando Zambrano (Ingegneri) sostiene che i preventivi non cambiano nulla dello stato di fatto attuale: farli per le PA rappresenta la normalità e molti privati lo richiedono già oggi. Il tirocinio non è previsto per gli ingegneri e l’Ordine sta valutando la possibilità di introdurre la possibilità di accedere alla professione in due modi: l’esame di Stato (che già esiste) e un esame più semplice per chi fa il tirocinio. Altra proposta degli ingegneri riguarda la semplificazione delle procedure edili: sarebbe necessario affidare i compiti ai professionisti e lasciare il controllo alla PA.
Oggi Zambrano ha dichiarato che è necessario investire sulla qualità delle persone.

 

Questa mattina, all’auditorium di Roma, ha parlato Marina Calderone, presidente del Cup. I professionisti non rappresentano una casta. Calderone ha affermato che questa giornata è una vittoria poichè i professionisti sono riuniti in una piazza. E ha concluso: si può parlare di riforme e di futuro, partendo da un presupposto: siamo lavoratori intellettuali impegnati per il nostro paese.

 

Come detto, tutti i Presidenti (non solo i tecnici) hanno fatto la loro proposta. In particolare, oltre a quelli sopra elencati, Giancarlo Laurini (Avvocati) sostiene sul Sole 24 Ore di oggi che il mercato immobiliare è bloccato anche dal timore di liti tra gli eredi. Una spinta potrebbe essere rappresentata dal limitare la possibilità di azione degli eredi in favore di ascendenti e discendenti, figli e coniugi che hanno venduto a terzi soggetti. Porre questo limite rappresentebbe una garanzia di acquisto sicuro.

Redazione Tecnica

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