Prezzi calmierati per l’energia verde: decreto Energy Release 2.0 firmato

Con il provvedimento viene stabilito un prezzo calmierato per l’energia elettrica destinato alle imprese energivore che investono nella creazione di nuova capacità di generazione di energia da fonti rinnovabili

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha recentemente firmato il decreto Energy Release 2.0.

Questo provvedimento stabilisce un prezzo calmierato per l’energia elettrica destinato alle imprese energivore che investono nella creazione di nuova capacità di generazione di energia da fonti rinnovabili.

Il decreto rappresenta una misura significativa per supportare la transizione energetica e sostenere le aziende italiane nell’adozione di fonti energetiche più sostenibili.

Vediamo quali sono le informazioni condivise dal MASE sul decreto e le dichiarazioni rilasciate da Aurelio Regina, delegato del presidente Confindustria per l’Energia.

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Sistemi Fotovoltaici

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Alessandro Caffarelli, Angelo Pignatelli, Giulio de Simone, Konstantino Tsolakoglou | Maggioli Editore 2021

Indice

Obiettivi dell’Energy Release 2.0

L’obiettivo principale del decreto Energy Release 2.0 è sostenere la transizione del settore industriale italiano verso l’uso di fonti energetiche rinnovabili. Il Ministro Pichetto ha sottolineato l’importanza di questo strumento nel garantire prezzi dell’energia più contenuti per le imprese energivore, riducendo così la loro spesa elettrica e favorendo un contesto imprenditoriale più competitivo.

Il decreto prevede la cessione anticipata di energia elettrica a prezzi calmierati da parte del Gestore dei Servizi Energetici (GSE) alle imprese energivore.

Questa energia viene fornita mediante contratti per differenza a due vie, con l’impegno delle aziende a realizzare nuova capacità di generazione verde entro 40 mesi dalla sottoscrizione del contratto. L’energia anticipata dovrà poi essere restituita su un periodo di 20 anni al prezzo originario di anticipazione.

Contributi fino ad un massimo di 300 mila euro

La nuova capacità di generazione deve essere ottenuta tramite la costruzione di nuovi impianti o il rifacimento di strutture esistenti, con una potenza minima di 200 kW.

Il provvedimento prevede anche contributi fino a un massimo di 300 mila euro per coprire i costi sostenuti dalle imprese per garantire il valore dell’energia anticipata.

Regina, Confindustria: meccanismo atteso da tempo, risposta concreta

Aurelio Regina, delegato del presidente di Confindustria per l’Energia, ha espresso apprezzamento per il decreto, definendolo un passo fondamentale per il sistema produttivo italiano.

Regina ha evidenziato come il meccanismo previsto dal decreto fosse atteso da tempo dalle imprese energivore, rappresentando una risposta concreta alla necessità di rendere competitivi i costi dell’energia.

Le imprese energivore, che consumano circa 65 TWh l’anno, potrebbero beneficiare significativamente da questa misura, ottenendo circa un terzo dell’energia a prezzi competitivi per i prossimi tre anni. Il provvedimento permette alle aziende di richiedere al GSE un’anticipazione del 50% dell’energia a prezzi calmierati per un periodo di tre anni, facilitando così la loro transizione energetica.

Regina ha sottolineato che questo provvedimento potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase di sviluppo dei mercati energetici. Grazie alla partecipazione attiva e responsabile dei consumatori industriali, il decreto contribuisce a un più ampio percorso di decarbonizzazione.

Regina ha concluso affermando l’importanza di continuare a collaborare con il Ministero per l’attuazione di ulteriori misure, come il Gas Release, per garantire un supporto continuo alle imprese nel loro percorso di transizione energetica.

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