Previsioni Mercato immobiliare 2016: stop alla discesa dei prezzi

Stop al calo dei prezzi degli immobili e aumento del numero delle transazioni: questa la fotografia che cerca di cogliere l’andamento futuro del mercato immobiliare 2016 in Italia. “La crisi si sta avviando vero una fase caratterizzata dalla stabilità dei prezzi delle case”, afferma convinta Fabiana Megliola, responsabile dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, commentando i dati che arrivano dalle agenzie diffuse sul territorio.

Miglioramenti dei prezzi di compravendita si registrano a Bari, Bologna, Genova, Napoli, Roma e Torino. Previsioni stabili per le altre grandi città oggetto del rilevamento: Firenze, Milano, Palermo e Verona. Le previsioni immobiliari 2016 per il mercato italiano si giovano di una moderata ma costante crescita di fiducia dei consumatori e dall’accresciuto desiderio di acquistare casa da parte dei nostri connazionali.

Per i prezzi immobiliari, continua la responsabile dell’Ufficio Studi Tecnocasa, ci aspettiamo una contrazione per il 2016 compresa tra -2% e 0% mentre le compravendite potrebbero attestarsi intorno a 460-470 mila (500mila per l’associazione nazionale dei costruttori edili).

Sulla stessa lunghezza d’onda anche i costruttori dell’ANCE che per il 2016 prevedono un incremento delle compravendite immobiliare del 13,5%. La previsione è stata fatta sulla base del buon risultato registrato nel 2015, quando la crescita delle transazioni si è fermata a un +5,3% grazie anche all’ottima performance del mercato durante il trimestre luglio-settembre che ha mostrato un +10,8% su base annua.

La ripresa è sostenuta anche dall’atteggiamento meno rigido delle banche: “Le prospettive del settore mutui per il 2016 si mantengono quanto mai positive, commenta Roberto Anedda, direttore marketing di Segugio.it e MutuiOnline.it, dato che il costo del denaro è ai minimi ed appare destinato a restarvi ancora per molti mesi. Le offerte mutui di gennaio 2016 confermano l’interesse delle banche ad erogare mutui, con tassi tuttora ai minimi assoluti a partire dall’1,1% per i tassi variabili e dal 2,2% per i fissi”.

Ancora una volta la qualità abitativa sarà premiante, assicura Megliola, con una migliore tenuta delle abitazioni in buono stato e delle soluzioni signorili. Per queste ultime se situate in zone di pregio, si potrebbe addirittura prevedere un rialzo leggero delle quotazioni. Si potranno avere ancora difficoltà per gli immobili di bassa qualità, che oggi stentano ad essere venduti se non dopo importanti ribassi dei prezzi.

Redazione Tecnica

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