L’ultimo Rapporto di Cittadinanzattiva mette in luce, ancora una volta, la situazione di degrado in cui versa l’edilizia italiana, in particolare le scuole, dove solo nell’ultimo anno si sono registrati 33 crolli (dati XXIII Rapporto Cittadinanzattiva sulla Sicurezza delle Scuole), senza contare gli episodi avvenuti in altri edifici pubblici e privati.
Lo sfondellamento è un fenomeno spesso percepito come “minore”, poiché non sempre compromette la stabilità del solaio, ma il distacco e la caduta delle componenti non strutturali del solaio possono generare gravi conseguenze per la sicurezza. Quali sono gli aspetti fondamentali da conoscere per valutare correttamente il rischio e pianificare interventi manutentivi preventivi?
>> Vorresti ricevere articoli come questo? Clicca qui, è gratis
Indice

Lo sfondellamento: una problematica diffusa
Lo sfondellamento è un fenomeno che interessa i solai in laterocemento, una delle tecniche costruttive più diffuse in Italia tra gli anni ’50 e gli anni ’90: il 49% degli edifici scolastici, per esempio, è stata costruita prima del 1976 (dati XXIII Rapporto Cittadinanzattiva sulla Sicurezza delle Scuole). Le cause che portano al distacco di parte del solaio sono diverse:
- Cause progettuali, dovute a luci del solaio eccessivamente diverse tra loro o all’assenza di rompitratta.
- Errori di posa in opera che comportano l’eccessiva granulometria del calcestruzzo o il mancato avvolgimento delle barre.
- Cattiva qualità dei materiali come forme irregolari delle pignatte, cattiva miscela di argilla ed anomalie nella cottura, che possono causare difetti e stati tensionali.
- Cause esterne come infiltrazioni, eventi sismici o movimenti di assestamento che possono alterare il comportamento delle pignatte.
Perché lo sfondellamento è considerato rischioso?
È fondamentale chiarire che lo sfondellamento non compromette quasi mai la capacità portante del solaio, ma può comunque avere gravi conseguenze sugli ambienti e le persone.
Il distacco, infatti, sebbene coinvolga solo le parti non strutturali del solaio può raggiungere pesi considerevoli, dai 35 ai 75 kg/mq, e recare disagio a coloro che vivono l’edificio, rendendo necessaria la chiusura di alcuni ambienti o dell’intero edificio.

I segnali da osservare
Lo sfondellamento è un fenomeno improvviso, ma non inaspettato. Le sue fasi sono due: innesco ed evoluzione. Durante la fase evolutiva possono manifestarsi segnali di allarme che indicano la presenza di criticità nel solaio.
- Macchie d’umidità e muffe sono segnali evidenti di infiltrazioni che se raggiungono le pignatte possono comprometterne la qualità.
- Fessurazioni, anche all’intonaco, segnalano movimenti e cambiamenti dell’assetto originale dell’intradosso.
- Avvallamenti e bombature si manifestano ad uno stadio già avanzato e segnalano porzioni in fase di distacco.
- Piccoli distacchi sono un forte un campanello d’allarme che segnala la possibilità di distacchi in tutte le aree della struttura con analoghe caratteristiche costruttive.

Il ruolo del tecnico è fondamentale per riconoscere i segnali e pianificare eventuali indagini diagnostiche o interventi manutentivi preventivi finalizzati alla sicurezza.
La manutenzione preventiva
Poiché lo sfondellamento è un fenomeno imprevedibile, che si può manifestare anche in assenza di segnali visibili, gli interventi antisfondellamento preventivi permettono di garantire la sicurezza. Ma quali devono essere le caratteristiche fondamentali per un intervento di messa in sicurezza efficace?

- La scelta dovrebbe ricadere su un sistema certificato, non invasivo e di rapida installazione, poiché soluzioni generiche e non progettate specificatamente per contenere i distacchi, possono rivelarsi inefficaci nel tempo.
- La progettazione dell’intervento deve essere eseguita secondo le peculiarità dell’ambiente e dell’evoluzione del fenomeno, poiché ogni solaio presenta caratteristiche uniche.
- Infine, è fondamentale l’installazione da parte di personale specializzato per garantire l’efficacia del sistema.
Sistemi antisfondellamento: soluzioni certificate e agevoli
Da 35 anni Sicurtecto Srl studia lo sfondellamento e progetta ed installa soluzioni di messa in sicurezza dei solai certificate, efficaci e agevoli:
- R-TECTO® è la rete antisfondellamento in fibra di vetro studiata, progettata e certificata in ogni sua componente per garantire le massime prestazioni di sicurezza in caso di sfondellamento.
- SICURTECTO® è il sistema antisfondellamento che risolve e previene i problemi non strutturali del solaio, quali sfondellamento e distacco di intonaco.
- PRETECTO® è il controsolaio che protegge da antisfondellamento, ma svolge anche una funzione di miglioramento del comportamento strutturale del solaio.

Sicurtecto Srl mette a disposizione la documentazione gratuita su R-TECTO®, SICURTECTO® e PRETECTO®, scaricala dalla pagina dei sistemi antisfondellamento.
>> Se vuoi ricevere notizie come questa direttamente sul tuo smartphone iscriviti al nostro nuovo canale Telegram!
Suggeriamo:
Recupero e consolidamento dei solai
Questa pubblicazione fornisce indicazioni sia di tipo progettuale che di tipo esecutivo per il consolidamento di solai esistenti con esempi di intervento e inquadramento normativo degli stessi. Il volume tiene conto dell’evoluzione normativa, in particolare della necessità diffusa su tutto il territorio nazionale di progettare o recuperare strutture con requisiti antisismici e delle novità sul come considerare i solai nel contesto globale dell’edificio. L’opera dedica la parte iniziale alla illustrazione delle principali tipologie di solai esistenti (legno e latero-cemento), per poi passare all’inquadramento dei solai nella normativa attuale (NTC 2018 e circolare esplicativa n. 7/2019) e successivamente alla descrizione di interventi di recupero di solai nelle varie tipologie descritte. Una notazione a parte è relativa alle metodologie di consolidamento che devono essere volte non solamente al recupero tout-court. L’attuale contesto normativo, infatti, non può far dimenticare al progettista che il consolidamento di un solaio può (e deve) essere anche una occasione per intervenire sul comportamento sismico dell’edificio con ricerca di soluzioni e dettagli di consolidamento (locale o generale a seconda della estensione dell’intervento) che migliorino il comportamento strutturale globale, con particolare riferimento alla prevenzione del ribaltamento delle murature ed al miglioramento del comportamento scatolare dei muri portanti. A tale proposito nei capitoli dedicati agli esempi di recupero e consolidamento, sono proposti alcuni casi pratici e operativi in tal senso ed il loro inquadramento normativo. Giuliano Gennari Ingegnere civile, laureato presso l’Università degli studi di Bologna facoltà di Ingegneria, libero professionista dal 1997, svolge l’attività nel campo della progettazione e direzione lavori di opere civili e infrastrutturali. VOLUMI COLLEGATI:Norme tecniche per le costruzioni 2018 e circolare esplicativa, A. Barocci, I ed. 2019Edifici storici: dalla modellazione agli interventi, C. Prandi, I ed. 2019Valutazione sismica e tecniche di intervento per edifici esistenti in c.a., R. Pinho, F. Bianchi, R. Nascimbene, I ed. 2019
Giuliano Gennari | Maggioli Editore 2019
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento