E’ necessario ai fini dell’annullamento d’ufficio di una concessione edilizia l’accertamento di una situazione di pubblico interesse attuale e concreto che giustifichi il ricorso all’autotutela.
Da tale valutazione si può tuttavia prescindere quando risulti che il rilascio del titolo edilizio è derivato, come nella fattispecie, da una erronea rappresentazione dello stato dei luoghi (non importa se dolosa o colposa) da parte del richiedente.
A dichiararlo sono i giudici del Consiglio di Stato nella sentenza n.422 del 27 gennaio scorso intervenendo su un provvedimento comunale di annullamento in autotutela su un titolo edilizio precedentemente rilasciato.
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