Via alla patente a punti per i cantieri: quali responsabilità ha il committente?

Quali sono le responsabilità del committente? Analizziamo il ruolo di questa figura e le criticità, legate all’adozione della patente a punti, che potranno verificarsi nel settore privato

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La patente a punti per i cantieri introduce importanti novità nel panorama normativo della sicurezza sul lavoro. Ad essere soggetto ad aggiornamento è l’art. 27 del D.Lgs. n. 81/2008 e tra le novità vi è l’introduzione dell’Allegato I-bis, relativo alle violazioni connesse alla decurtazione di crediti sulla patente.

Tra i principali cambiamenti, vi è anche la modifica dell’art. 90 riguardante gli obblighi del committente o del responsabile dei lavori. In particolare, viene introdotto l’obbligo di verifica del possesso della patente a crediti o di un documento equivalente, al fine di garantire l’idoneità tecnico-professionale delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi, anche in caso di subappalto.

Questa disposizione, pur rispondendo a esigenze di maggiore sicurezza e trasparenza, solleva alcune criticità operative, soprattutto nel settore privato, dove la mancanza di controlli adeguati potrebbe favorire comportamenti irregolari. Inoltre, emergono dubbi sull’efficacia dei controlli nei confronti delle imprese straniere e sulla possibilità di certificare l’equipollenza della documentazione.

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Indice

Patente a punti nei cantieri edili: il ruolo del committente

La legge 56/2024 di conversione con modificazioni del d.l. 19/2024, oltre a modificare l’art. 27 del d.lgs. n. 81/2008 e introdurre il nuovo Allegato I-bis per le violazioni oggetto di decurtazione dei crediti sulla patente, ha provveduto anche ad una parziale modifica dell’articolo 90 “Obblighi del committente o del responsabile dei lavori”.

In particolare, al comma 9, dove era già previsto l’obbligo di verifica dell’idoneità tecnico professionale delle imprese e dei lavoratori autonomi, il nuovo testo ha introdotto la lettera b-bis) al comma 1:“b-bis) verifica il possesso della patente o del documento equivalente di cui all’articolo 27 nei confronti delle imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi, anche nei casi di subappalto, ovvero, per le imprese che non sono tenute al possesso della patente ai sensi del comma 15 del medesimo articolo 27, dell’attestazione di qualificazione SOA”.

In sostanza, il committente o il Responsabile dei Lavori (pubblico o privato), in sede di scelta degli operatori che dovranno poi realizzare l’opera, dovrà verificarne il possesso (ed ovviamente, la validità) della patente a crediti o del documento equivalente (per le imprese straniere) o dell’attestazione di qualificazione SOA pari o superiore alla categoria III (per le imprese oggetto di esonero).

Rileva notare che, mediante la suddetta verifica, viene automaticamente adempiuto anche l’obbligo di verifica dell’idoneità tecnica e professionale di cui alla lettera a) dello stesso comma 1, art. 90, in quanto i requisiti richiesti rientrano in quelli necessari per l’ottenimento della patente.

La verifica potrà essere effettuata mediante accesso diretto, attraverso modalità informatiche che assicurino l’identità del soggetto accedente (es. SPID, CIE, ecc.), alla sezione dedicata del portale INL che renderà disponibili, al committente o Responsabile dei Lavori, ma anche ai coordinatori per la sicurezza, specifiche informazioni riguardo la patente Dati identificativi del titolare della patente.

  • Dati anagrafici del richiedente
  • Data di rilascio e numero della patente
  • Punteggio attribuito al momento del rilascio e punteggio aggiornato alla data di interrogazione del portale
  • Eventuali provvedimenti di sospensione o decurtazione dei crediti

Possibili criticità nel settore privato

A giudizio di chi scrive (anche in virtù dell’esperienza acquisita sul campo), la verifica della patente da parte del committente costituirà, però, una seria criticità, se non nel settore pubblico, dove il requisito può essere preventivamente inserito nel bando di gara, sicuramente nel settore privato in cui, troppo facilmente, è possibile imbattersi in soggetti improvvisati o dai comportamenti non sempre regolari che, senza dubbio, non esiteranno ad approfittare della possibilità di autocertificare il possesso dei requisiti essenziali.

La situazione, spesso, è anche ulteriormente complicata dal fatto che le imprese affidatarie (o, peggio, le sub-affidatarie) concedono sub-appalti in maniera eccessivamente “estemporanea” e, dunque, senza darne preventivo avviso, né al committente, né al Coordinatore per la Sicurezza. Purtroppo, sarebbe stato opportuno che la norma intervenisse proprio in merito a questa più che frequente casistica, perimetrando in maniera differente le responsabilità di verifica sui requisiti necessari all’ingresso in cantiere.

Resta in sospeso anche la questione dell’adempimento, da parte del committente, dell’obbligo (penalmente rilevante) di verifica dell’idoneità tecnico-professionale nei confronti di operatori economici che sono “accreditati” nel portale dedicato alla patente a punti ma risultano poi, all’atto di una verifica, non in possesso dei requisiti richiesti.

Nel breve periodo, come già accennato in precedenza, permangono anche notevoli dubbi sulla possibilità di verificare i requisiti necessari delle imprese straniere chiamate ad operare sul territorio italiano, poiché, probabilmente, si renderà necessaria l’estensione di precise regole riguardanti l’eventuale equipollenza della documentazione eventualmente prodotta dalle imprese straniere con la patente “nostrana”.

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La Patente a Punti nei Cantieri edili

La Patente a Crediti nei cantieri o, meglio, il “sistema di qualificazione delle imprese” è un efficace metodo di accreditamento delle imprese più virtuose in termini prevenzionistici. Con la pubblicazione del decreto 18 settembre 2024, n. 132, il sistema (in vigore dal 1° ottobre 2024) impone ad imprese, lavoratori autonomi, datori di lavoro e responsabili della sicurezza di porre in essere tutte le attività di controllo e monitoraggio per garantire la sicurezza dei lavoratori nei cantieri edili. Questo testo rappresenta le “istruzioni d’uso” necessarie per gestire con efficacia l’applicazione della nuova disposizione normativa e fornisce un supporto per affrontare le criticità presenti nel testo di legge. Il testo propone l’analisi della normativa e come attivare e gestire la patente a punti; contiene la lista completa delle conformità e le indicazioni delle responsabilità in capo ai diversi attori coinvolti (datore di lavoro, dirigente, preposto, lavoratore autonomo). Completa il testo un comodo file excel di uso operativo con il gestore/contatore delle decurtazioni. Danilo G. M. De FilippoIngegnere meccanico, da sempre impegnato nella materia della sicurezza sui luoghi di lavoro, è stato insignito dell’Onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Ispettore Tecnico del Lavoro, appartenente all’Albo dei formatori per l’INL, è anche docente esterno ed autore di numerosi testi e pubblicazioni in materia di sicurezza sul lavoro oltre ad essere parte attiva nell’organizzazione di eventi per la più ampia diffusione della prevenzione degli incidenti sul lavoro.

Danilo G. M. De Filippo | Maggioli Editore 2024

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