In uscita entro il 6 luglio (domani) la bozza delle indicazioni sottosoglia per il Nuovo Codice Appalti. Poi passano alla Camera. Si tratta delle indicazioni per gli appalti che non superano il tetto previsto per la trattativa privata, che devono garantire un livello minimo di trasparenza anche nelle gare più piccole. Anche in questo caso, infatti, è prevista la trasmissione a Parlamento e Consiglio di Stato su richiesta dell’Anticorruzione.
Ma facciamo un passo indietro: a che punto sono le Linee Guida?
Sono cinque i vademecum approvati dall’Anac, per cui servono ancora alcuni passaggi prima della pubblicazione definitiva: direzione dei lavori, direzione dell’esecuzione, Rup, offerta economicamente più vantaggiosa e servizi di progettazione. Gli indirizzi su direzione lavori e direttore dell’esecuzione andranno al ministero delle Infrastrutture che dovrà adottarli con decreto dopo, appunto, i pareri del Consiglio di Stato e delle commissioni parlamentari. Qualche aggiustamento è ancora possibile, anche se nel frattempo il mercato potrà usare le linee guida. SCARICA QUI LE 5 LINEE GUIDA GIA’ UTILIZZABILI.
Per approfondire:
Il documento sulle commissioni giudicatrici sta causando invece più problemi, imprevisti, per i costi e le stazioni appaltanti o per la organizzazione di università e ordini territoriali che dovranno mediare la loro composizione. È stato necessario un supplemento di indagine.
Infine, una consultazione chiusa da poco su altri tre testi, con motivi di esclusione e rating di impresa in attesa solo delle polemiche degli operatori. Il rating di impresa potrebbe avere conseguenze importanti sul mercato e le imprese vogliono garanzie sugli elementi che serviranno a comporre le valutazioni.
Comunque, le dieci linee guida per il Nuovo Codice Appalti dovranno essere approvate prima della pausa estiva.
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