Nuova vita al giardino di Villa Spada, a Bologna

L’intervento ha previsto il recupero dei componenti vegetali e architettonici. Per un tratto è stata rinnovata la pavimentazione con il calcestruzzo “lavato” i.design MOSAICO di Heidelberg Materials. Il racconto del progetto

Quello di Villa Spada è l’unico giardino all’italiana presente a Bologna. La riqualificazione dell’area, finalmente riportata agli antichi splendori e restituita alla cittadinanza, è il primo cantiere completato in città con i finanziamenti del Piano Nazionale di Ripresa e resilienza (PNRR) nell’ambito di un bando del Ministero della Cultura per la valorizzazione di parchi e giardini storici.

Obiettivo del bando, attraverso il programma Next Generation EU, quello di rigenerare spazi verdi, rafforzare l’identità dei luoghi e migliorare la qualità paesaggistica delle città promuovendo i valori ambientali del PNRR, improntati alla sostenibilità. 

Inaugurato lo scorso dicembre, con due mesi di anticipo rispetto alle previsioni, l’intervento, del valore di 2 milioni di euro, ha consentito il recupero del giardino all’italiana di Villa Spada, a Bologna, ed è parte integrante del progetto Impronta verde che prevede la riqualifica di grandi spazi verdi e di quattro ville storiche del capoluogo emiliano. Insieme a Villa Spada, rientrano nel progetto anche Villa Aldini, Villa Ghigi e Villa Mazzacorati, che diventeranno luoghi culturali con aree per la didattica e le scuole, palcoscenico d’onore per funzioni ed eventi legati all’arte e l’educazione e hotspot culturali, capaci di accompagnare i cittadini nella scoperta della città.

Impronta verde e parchi urbani, nuova mobilità, infrastrutture, vivibilità e cura dello spazio pubblico, valorizzazione dei beni culturali e portici Unesco: sono questi i progetti con cui Bologna, una tra le 100 città selezione dalla Commissione Europa per raggiungere la neutralità climatica entro il 2030, 20 anni prima rispetto all’obiettivo dell’Unione Europea, punta a raggiungere l’obiettivo.

Alla base del progetto integrato dell’Amministrazione Comunale c’è l’intento di cambiare la città anche dal punto di vista fisico, trasformandone il tessuto per renderlo più bello, sicuro e accogliente per tutti; lo spazio pubblico deve essere trasformato e migliorato per poter accogliere al meglio tutte le possibili forme di spostamento.

Questa idea ha guidato anche il progetto di manutenzione straordinaria del giardino di Villa Spada: riqualificare l’area per rendere il parco più bello, funzionale, sicuro e accogliente per tutti anche grazie alla ricostruzione del percorso che porta dal cancello d’ingresso al giardino all’italiana della villa, migliorandone l’accessibilità per le persone diversamente abili.

Per questo scopo, una parte della pavimentazione del percorso è stata realizzata con la soluzione architettonica ad alto contenuto estetico in calcestruzzo “lavato” i.design MOSAICO di Heidelberg Materials, così da renderlo maggiormente sicuro e fruibile da tutti.  

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Nuova vita al giardino di Villa Spada, a Bologna Villa Spada Bologna red
Foto 1_Rifacimento della pavimentazione di Villa Spada a Bologna con il calcestruzzo “lavato” i.design MOSAICO di Heidelberg Materials

Indice

Il progetto di riqualificazione

Il progetto esecutivo di riqualificazione del giardino presente nel parco di Villa Spada è stato affidato dalla committenza, il Comune di Bologna, al raggruppamento temporaneo costituito dallo studio MARSIGLILAB di Filippo Marsigli che ha elaborato il progetto softscape del giardino insieme agli architetti Antonio Spena, Simone Zinani e Anna Dragone e l’agronoma Alessia Ferri; dal geologo Silvio De Nuzzo e l’ingegnere Laura Gennari, per la progettazione generale, e dalla HELENA RESTAURI s.r.l. per la progettazione del restauro. Responsabile del Procedimento, l’architetto Benedetta Corsano Annibaldi, Dirigente dell’unità intermedia manutenzione strade e verde del Comune di Bologna.

MARSIGLILAB, Landscape Architecture Bologna, è una società di architettura del paesaggio che progetta e trasforma gli spazi esterni in maniera sartoriale e unica, creando un dialogo naturale tra uomo e paesaggio, in funzione delle esigenze del committente.

Nell’ambito dell’accordo quadro per il servizio di manutenzione e la riqualificazione del patrimonio verde comunale, stipulato con la società consortile BVS (Bologna Verde e Sostenibile), Avola Coop, società cooperativa di Castel Maggiore (BO) parte del consorzio BVS, ha provveduto all’esecuzione dei lavori di Villa Spada. La società Avola Coop opera dal 1978 nel campo della progettazione, realizzazione e manutenzione di parchi, giardini e aree verdi, nelle attività specialistiche dell’ingegneria naturalistica, della riforestazione e riqualificazione ambientale, nonché nell’ambito degli arredi, parchi gioco, pavimentazioni per la viabilità pedonale e carrabile e impianti sportivi e lavori stradali.

L’intervento ha avuto come oggetto il recupero di tutti gli elementi, componenti vegetali e architettonici, del giardino con l’obiettivo principale di dare corso ad un generale recupero dell’area verde. In particolare, proprio relativamente al giardino all’italiana, è stato previsto un intervento di tipo conservativo e di ripristino, al quale sono state associate alcune modifiche determinanti per una riduzione della manutenzione e per il miglioramento della fruibilità e della sicurezza.
 
Nel dettaglio, i lavori di riqualificazione hanno previsto il fissaggio e messa in sicurezza delle parti architettoniche e di quelle lapidee monumentali quali le statue e la fontana, oltre a vari elementi in pietra. Sono state liberate le aiuole da cespugli e arbusti incongrui per lasciare il posto a piante basse in modo da aprire la visuale e dare più gradevolezza all’insieme e sono state rimosse e sostituite le recinzioni di sicurezza che circondano il tempietto che ospita il “Monumento del Cane” e tutte le altre recinzioni presenti nel giardino; i percorsi all’interno dei terrazzamenti del giardino, precedentemente in erba incolta, sono stati realizzati in ghiaia. Rinnovate anche le strutture che delimitano l’area, in particolare la recinzione e il cancello d’ingresso in metallo su Via Saragozza.

Il progetto, inoltre, ha reso il parco più funzionale; a seguito di una lunga fase di analisi è stato individuato nell’ambito dell’intero parco un percorso principale ad anello che parte dal cancello di ingresso all’angolo di via Saragozza, procede e supera il Museo della Tappezzeria ospitato nella villa neoclassica di fine ‘700, circonda tutto il Giardino all’Italiana fino al vialetto di ippocastani e termina con la scala che attraversa la scarpata verde della collina per giungere nuovamente al punto di partenza. Per il tratto che dalla biblioteca, costeggia il Giardino all’Italiana, per arrivare vialetto di ippocastani è stato previsto il rifacimento della pavimentazione con il calcestruzzo “lavato” i.design MOSAICO. Il sentiero in calcestruzzo si sviluppa per circa 125 metri lineari ed ha una larghezza di 2,80 metri. Il prodotto utilizzato per la finitura superficiale di questo tratto del percorso, è parte di una linea di calcestruzzi a prestazione garantita di Heidelberg Materials, adatti alla realizzazione di pavimentazioni architettoniche ad alto contenuto estetico per interni ed esterni, specificatamente pensati per architetti e designer. Grazie all’uso del calcestruzzo architettonico “lavato”, è stata migliorata l’accessibilità del giardino alle persone diversamente abili.  

Sono stati rinnovati anche gli arredi e il sistema di illuminazione del giardino e nei pressi della biblioteca ospitata nelle ex scuderie, sono state previste nuove rastrelliere. Con questi interventi, che si configurano come naturale completamento del restauro della villa neoclassica di fine ‘700, la committenza ha voluto anche sottolineare il ruolo di rilievo di Villa Spada nel panorama del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale bolognese e garantire il pieno utilizzo di questo bene collettivo potenziandone funzioni, sicurezza, accoglienza e servizi ecosistemici.

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Foto 2_Il calcestruzzo architettonico “lavato” è una particolare lavorazione che permette di mettere in evidenza la ghiaia utilizzata per il mix design del prodotto

Un nuovo sistema per le acque piovane

Uno degli interventi più rilevanti ha riguardato la realizzazione di un nuovo sistema di raccolta e smaltimento delle acque piovane dalla collina fino a scendere a Via Saragozza e Via di Casaglia, per convogliare l’enorme afflusso di acqua che si scaricava in casi di forti precipitazioni fino ad invadere di fango e terriccio la via Saragozza, evitando così allagamenti e smottamenti.

“Una ristrutturazione che va oltre quello che si vede in superficie, è soprattutto un’imponente opera di regimazione delle acque che è stata fatta per evitare che si ripetano episodi di sversamento di fango sulle strade”, ha spiegato l’architetto Benedetta Corsano Annibaldi, intervenuta all’inaugurazione insieme al sindaco Matteo Lepore, Valentina Orioli, assessora alla tutela dei beni culturali e giardini storici, Simone Borsari, assessore ai lavori pubblici, e Lorenzo Cipriani, presidente del quartiere Porto Saragozza.

“Sono state inserite, sotto il livello del terreno, delle vasche di laminazione con vasca di accumulo per l’irrigazione, deplastificatore e dissabbiatore, a partire dalla curva di via Casaglia, oltre a fossi che percorrono tutto il parco e tubi di raccolta. Il rinnovo del percorso ha poi favorito e migliorato l’accessibilità al parco, facilitando quindi il passaggio a persone con disabilità. Un’opera dunque che ha restituito ai cittadini uno dei parchi più amati della città, all’interno del quale si trova anche la biblioteca comunale Tassinari Clo e il monumento alle 128 donne cadute partigiane”, ha dichiarato l’architetto.  Alcuni fondi destinati allo stato di calamità sono poi stati impiegati per un intervento straordinario di ripristino del versante franato nei giorni dell’alluvione di maggio 2023.

Perché la scelta della pavimentazione in calcestruzzo “lavato”

“Il calcestruzzo architettonico “lavato” è una particolare lavorazione che permette di mettere in evidenza la ghiaia utilizzata per il mix design del prodotto – sottolinea Marco Sandri, Direttore Tecnico di i.build Heidelberg Materials, la business unit che ha seguito tutti i lavori dalla scelta del materiale fino alla posa in opera della pavimentazione –. Viene usata per quelle opere che richiedono una particolare attenzione dal punto di vista paesaggistico e hanno una forte valenza estetica. Una soluzione architettonica di pregio, duratura nel tempo, in grado di integrarsi con il contesto storico dell’area in cui è stata inserita”.

In particolare, per il tratto di pavimentazione realizzato con il calcestruzzo a composizione i.design, avente una superficie complessiva di 400 mq, sono stati utilizzati anche aggregati locali, provenienti dall’impianto di lavorazione inerti di San lazzaro di Savena, e additivi appositi con opportuni agenti disattivanti.  

“La realizzazione della pavimentazione è frutto di un lavoro di squadra che parte dalla proposta del calcestruzzo “lavato” i.design MOSAICO, fatta alla committenza e direzione lavori, dall’architetto Priscilla Braccesi, consulente del Comune di Bologna, alla quale era stato richiesto un pavimento che avesse le stesse caratteristiche della pavimentazione preesistente, in quanto soggetta a vincolo della Soprintendenza, non fosse invasiva dal punto di vista architettonico, migliorasse la funzionalità e la fruibilità del giardino consentendo l’accesso sicuro anche alle persone diversamente abili e potesse sviluppare e trasmettere pochissimo calore d’estate”, spiega Marco Sandri. “A seguito della richiesta, con la nostra Direzione Tecnologie e Qualità è stata studiata la miscela di i.design MOSAICO che ha incontrato subito il favore della committenza, la quale ha deciso di utilizzarla per la pavimentazione di un tratto del percorso interno del giardino”, ha dichiarato Sandri.

Prima di procedere alla stesura del calcestruzzo è stato realizzato il piano di posa. “Abbiamo demolito la pavimentazione preesistente perché ammalorata, predisposto il sistema per la raccolta e regimentazione delle acque piovane al di sotto del piano di posa e preparato la massicciata per la posa del calcestruzzo”, ha spiegato Alexandru Lazar, presidente di Avola Coop.

L’intervento ha richiesto circa 2 giorni lavorativi, nel corso dei quali i tecnici della business unit i.bluid hanno dapprima gettato e steso il prodotto e successivamente applicato una lacca particolare che funge da disattivante e che permette, nel momento in cui viene effettuato il lavaggio con idropulitrice ad alta pressione, di portare via la parte cementizia mettendo in evidenza il sasso facciavista. Una volta gettati, infatti, i conglomerati i.design MOSAICO necessitano di un trattamento superficiale al fine di raggiungere il risultato estetico richiesto.

Grazie alla soluzione i.design MOSAICO è possibile realizzare pavimentazioni con effetto superficiale di pregio e personalizzate, più sicure, “anti slipping” e durevoli, impiegabili sia in contesti residenziali che per percorsi ciclo/pedonali e aree parcheggi.

“Si tratta di un prodotto che coniuga estetica e funzionalità e sottolinea l’impegno di Heidelberg Materials verso materiali affidabili, sostenibili e innovativi in grado di rispondere alle esigenze di architetti e designer nella realizzazione di superfici architettoniche di pregio, quali le pavimentazioni, che giocano un ruolo importante nella riqualificazione e ristrutturazione degli spazi urbani, pubblici e privati”, ha affermato Marco Sandri. 

Immagine di copertina ©Comune di Bologna

Per ulteriori informazioni
heidelbergmaterials.it

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