Permessi edilizi post Salva Casa: dal 23 giugno validi anche i modelli fai da te se il Comune non si adegua

ANCE conferma: se al 23 giugno i Comuni non avranno messo a disposizione i modelli aggiornati per CILA, SCIA e Permesso di Costruire, cittadini e tecnici potranno presentare le pratiche edilizie con i modelli da loro integrati secondo le nuove semplificazioni.

Allegati

Modelli edilizi aggiornati per il decreto Salva Casa: via libera dal 23 giugno anche se i Comuni non hanno modificato i vecchi moduli. Si applicano infatti le norme sulla trasparenza amministrativa, che prevedono che se gli enti non danno corso agli accordi raggiunti in materia di nuova modulistica per istanze e varie, cittadini e tecnici entro 30 giorni dalla scadenza del termine stabilito hanno diritto a utilizzarla comunque.

A sottolinearlo l’Associazione Nazionale dei Costruttori Edili ANCE nell’ultimo dossier dedicato al Salva Casa pubblicato il 23 maggio scorso. Regioni e Comuni in ritardo, dunque, ma le norme vanno applicate comunque. Una tesi questa confermata anche dall’Associazione Nazionale Comuni Italiani ANCI, che ha dettato direttive precise in materia di verifica dei titoli pregressi ai fini dello stato legittimo, sposando in pieno la linea del MIT che esclude qualunque forma di controllo retroattivo.

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Indice

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Il Decreto Salva Casa

Quest’opera è uno strumento essenziale per professionisti tecnici e operatori della pubblica amministrazione, curato dall’esperto Mario Di Nicola. Il manuale analizzale recenti normative, offrendo una panoramica completa delle disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica introdotte dalla Legge 24 luglio 2024, n. 105 di conversione del c.d. Decreto Salva Casa (d.l. n. 69/2024).Con un’organizzazione logica e funzionale, il volume affronta tematiche cruciali della sanatoria edilizia: dalla regolarizzazione delle difformità alla conformità edilizia necessaria per contratti, vendite e accesso agli incentivi.Dettaglia le procedure amministrative, evidenziando ruoli e responsabilità dei vari attori coinvolti e offrendo indicazioni operative chiare e sequenziali.Pensato per facilitare la consultazione, il manuale utilizza parole chiave e formattazioni che stimolano la memoria visiva, fornendo anche un prezioso formulario per le richieste e i provvedimenti di rilascio o diniego.Una guida indispensabile per garantire l’osservanza delle norme tecniche di sicurezza, igiene ed efficienza energetica, rivolta a tecnici, progettisti e operatori della pubblica amministrazione.Mario Di NicolaArchitetto, ha operato negli Uffici Tecnici di Ente Locale, nei settori Edilizia e Urbanistica; ha redatto numerosi piani urbanistici e progetti di opere pubbliche. È, altresì, noto autore di molteplici pubblicazioni in materia. Per Maggioli Editore ha pubblicato oltre 70 volumi, tra nuove edizioni ed edizioni di aggiornamento.

 

Mario Di Nicola | Maggioli Editore 2024

Nuova modulistica e ritardi delle amministrazioni

Nel dossier l’ANCE fa il punto sulle modifiche approvate in seno alla Conferenza Unificata e sulle date previste dall’Accordo raggiunto per rendere disponibile la modulistica aggiornata. Le Regioni avrebbero dovuto adeguare i modelli in base alle normative regionali entro il 9 maggio, mentre i Comuni sono stati chiamati a mettere a disposizione le versioni aggiornate di Permesso di costruire, SCIA, SCIA alternativa al permesso di costruire e CILA entro il 23 maggio scorso.

Due scadenze di fatto disattese. Per quanto riguarda le Regioni, infatti, al momento si sono mosse solo Basilicata, Campania, Lazio, Liguria, Toscana e Umbria. Nessuno specifico annuncio dai Comuni.

Trasparenza amministrativa e inerzia degli enti

Allora cosa accade a questo punto? Come deve comportarsi chi intende presentare una domanda di intervento edilizio? Bisognerà attendere ancora 30 giorni e poi gli enti dovranno comunque dar corso alle nuove disposizioni.

Come fatto rilevare dall’ANCE, infatti, occorre per questo fare riferimento a quanto previsto dall’articolo 1, comma 3, dell’Accordo raggiunto in sede di Conferenza Unificata. Questo testo richiama l’articolo 24, commi 3 e 4 del DL 90/2014 “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari”. L’articolo 24 tratta di “Agenda della semplificazione amministrativa e moduli standard”, e il comma 3 stabilisce che “Il Governo, le regioni e gli enti locali, in attuazione del principio di leale collaborazione, concludono, in sede di Conferenza unificata, accordi ai sensi dell’articolo 9 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281 o intese ai sensi dell’articolo 8 della legge 5 giugno 2003, n. 131, per adottare, tenendo conto delle specifiche normative regionali, una modulistica unificata e standardizzata su tutto il territorio nazionale per la presentazione alle pubbliche amministrazioni regionali e agli enti locali di istanze, dichiarazioni e segnalazioni con riferimento all’edilizia e all’avvio di attività produttive. Le pubbliche amministrazioni regionali e locali utilizzano i moduli unificati e standardizzati nei termini fissati con i suddetti accordi o intese; i cittadini e le imprese li possono comunque utilizzare decorsi trenta giorni dai medesimi termini”.

Come dire: se l’intesa c’è ma la PA non provvedere a mettere a disposizione i nuovi modelli le norme vanno applicate comunque, quindi cittadini e tecnici hanno diritto di farle valere. In questo caso si tratta di fare un “copia e incolla” tra i vecchi modelli del 2021 e le integrazioni indicate nell’Accordo.

Modelli fai da te se il Comune non si adegua

Le integrazioni proposte nell’Accordo recepiscono le semplificazioni introdotte dal decreto Salva casa in materia di:

  • cambio di destinazione d’uso; 
  • accertamento di conformità in caso di parziali difformità e variazioni essenziali;  
  • accertamento di conformità nelle ipotesi di assenza di titolo o totale difformità; 
  • stato legittimo;
  • dichiarazione delle tolleranze;
  • disposizioni per i beni sottoposti a vincolo.

Aggiornato infine il riquadro per uniformarlo alle modifiche effettuate.

Operativamente, dunque, l’Accordo non ha approvato una nuova modulistica, ma le integrazioni da inserire in quella in uso per consentire di presentare le domande al Comune alla luce delle nuove disposizioni. Di conseguenza, alla luce delle disposizioni di legge espressamente richiamate dall’Accordo stesso, i Comuni dal 23 giugno saranno comunque tenuti ad accettare le domanda che fanno riferimento alle disposizioni del decreto Salva Casa, anche se queste vengono presentate sulla base della modulistica aggiornata “fai da te”, ossia con un “copia e incolla” tra i vecchi modelli del 2021 e le integrazioni indicate nell’Accordo. L’ANCE puntualizza infatti che l’accordo in Conferenza Unificata ha comunque efficacia diretta, garantendo certezza applicativa e coerenza tra norme e prassi.

Scarica qui:

Modulistica Salva Casa – Integrazioni 424 KB
Accordo Conferenza Unificata 27 marzo 2025 2 MB

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Stop alle verifiche sui titoli pregressi

Ai Comuni ancora in affanno arrivano peraltro indicazioni precise anche dall’ANCI e proprio su uno dei punti ancora oggetto di dibattito, ossia quello relativo alla necessità o meno di verificare i titoli pregressi i fini dell’accertamento dello stato legittimo dell’immobile.

Ebbene su questo punto la vicesegretaria generale di ANCI Nazionale, Stefania Dota, è stata chiarissima. “In assenza di un orientamento giurisprudenziale definitivo – ha infatti sottolineato nel corso di un incontro ufficiale – si applicano le indicazioni del MIT che non richiedono la verifica retroattiva di tutti i titoli pregressi”. Quindi gli enti dovranno esaminare le nuove istanze alla luce di questa indicazione.

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Antonella Donati

Giornalista professionista, vanta una vasta conoscenza delle normative vigenti in ambito edilizio con una particolare attenzione alle problematiche operative per i professionisti tecnici e agli aspetti fiscali. Ha pubblicato numerosi volumi e articoli che offrono approfondimenti …Continua a leggere

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