Il Senato ha approvato in via definitiva il disegno di legge n. 1779 di conversione del decreto-legge n. 192 del 31 dicembre 2014: il cd. Milleproroghe diventa pertanto legge dello Stato. Mentre si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, pare necessario ricordare le norme in esso contenute relative alle proroghe in materia di edilizia, immobili e ambiente.
Dopo le polemiche delle ultime settimane (leggi in proposito l’articolo Sfratti, dall’aula della Camera giunge una mini-proroga: di cosa si tratta?) la proroga degli sfratti per gli inquilini in situazione di “disagio” è tornata in vigore. Il giudice potrà quindi (su richiesta) sospendere l’esecuzione di uno sfratto “fino al centoventesimo giorno dall’entrata in vigore della legge di conversione”, per consentire il “passaggio da casa a casa”. Si tratta di una proroga temporanea al blocco degli sfratti, per consentire di affrontare una situazione di emergenza: contemporaneamente partirà una strategia volta ad affrontare tale delicata questione tutelando in diritto alla abitazione (anche quello dei proprietari di casa).
Per tutti gli impianti termici civili slitta al 31 dicembre 2015 il termine, scaduto lo scorso 25 dicembre, per l’integrazione del libretto centrale degli impianti stessi (come previsto dall’art. 284, comma 2 del d.lgs. 152/2006).
Con riferimento alle tematiche più prettamente ambientali, è presente nel provvedimento appena approvato a Palazzo Madama una norma sul Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti): prosegue il doppio binario per altri dodici mesi, con le sanzioni effettive per i ritardatari partiranno solo dal 2016.
Non bisogna poi dimenticare la fondamentale marcia indietro contenuta sempre nel Milleproroghe relativa al Regime di minimi per le partite IVA. A tal proposito leggi l’articolo Regime dei minimi nel Milleproroghe, dietrofront!
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