Manutenzione delle strade, la nuova ripartizione delle risorse

Aggiornata la scheda di compilazione relativa al piano dei finanziamenti 2019-2023 per gli interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di Province e Città Metropolitane.

Monica Greco 12/11/18
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Era il 14 febbraio quando Graziano Delrio, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti firmava con orgoglio il decreto di riparto di manutenzione delle strade di 1,6 mld previsti dalla legge di Bilancio. E, solo pochi mesi dopo, la tragedia del Ponte Morandi ricordava a tutti quanto c’é ancora “da fare” in quest’Italia,  trascurata sotto molti profili, oltre che sul piano urbanistico.

Le strade elemento cardine ancor più nell’economia 4.0 comportano più che mai una necessaria e puntuale manutenzione, un monitoraggio e una messa in sicurezza, nonché un adeguamento normativo. Mai, come in questo momento, quel Piano di finanziamenti previsto nel Decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è fondamentale per supportare tutti questi lavori per migliorare la rete viaria.

Il 5 ottobre, prontamente il MIT, ha disposto un adeguamento della “scheda” di compilazione del piano dei finanziamenti ai sensi del DM 49 del 16 febbraio 2018 riguardanti, appunto, gli “interventi relativi a programmi straordinari di manutenzione della rete viaria di Province e Città Metropolitane, ai sensi dell’art. 1, commi 1076, 1077 e 1078 della Legge n.205/2017”. Parliamo di specifiche risorse, destinate a ripristinare e manutenere la rete stradale di provincie e città metropolitane, messe in campo dalla Legge di Bilancio 2018 con un finanziamento che  prevede uno stanziamento complessivo di 1,62 miliardi ripartito in 6 anni:
– 120 milioni di euro per il 2018
– 300 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2023

L’importo delle risorse – previsto nel DM 16 febbraio 2018 – per ciascun anno del quinquennio di riferimento relativo al 2019-2023, rappresenta un “limite superiore” del finanziamento per l’anno di riferimento.

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Manutenzione delle strade, come vengono usate le risorse

Secondo quanto disposto dal DM 49 del 16 febbraio 2018 le risorse potranno essere utilizzate per:
– interventi di progettazione e di adeguamento normativo
– miglioramento della sicurezza, percorsi per la tutela degli utenti “deboli”
– salvaguardia pubblica incolumità, con riduzione dell’inquinamento ambientale
– riduzione del rischio da trasporti, soprattutto quelli eccezionali
– incremento della durabilità e riduzione dei costi, anche grazie alla programmazione pluriennale.

Le risorse disponibili grazie al DM n. 449/2018 non potranno essere utilizzate per realizzare nuove tratte di infrastrutture o altri interventi che non rientrano nell’ambito stradale.

Il Provvedimento in commento prevede che il finanziamento ottenuto non possa essere utilizzato per interventi di “somma urgenza”, né per la copertura finanziaria di perizie di variante già appaltate o per progetti di completamento da affidare allo stesso soggetto esecutore del lotto principale.

Ripartizione delle risorse

Uno specifico Piano di Riparto – di cui all’Allegato 3 del DM del 16 febbraio 2018 – contiene il finanziamento approvato per il quinquennio 2019-2023. Le risorse sono distribuite nel range delle “somme” disponibili, secondo una localizzazione dell’intervento sotto un profilo geografico, e secondo alcuni requisiti ben definiti.

Gli elementi che fanno da differenziale per l’attribuzione delle risorse disponibile sono:
– consistenza della rete viaria calcolata tenendo conto dell’estensione chilometrica e del numero dei veicoli
– tasso di incidentalità
– vulnerabilità rispetto a fenomeni di dissesto idrogeologico, definiti secondo specifici parametri

Geograficamente per il Sud, in fase di ripartizione, è prevista una quota pari al 38%, che corrisponde a una percentuale superiore a quella prevista dall’art. 7 del Decreto Legge n. 243/16, convertito con Legge del 27 febbraio 2017.

Infatti, il quadro di ripartizione delle risorse a livello regionale si presenta cosi:

REGIONE     RISORSE
Abruzzo 60 milioni
Basilicata 34 milioni
Calabria 75 milioni
Campania 129 milioni
Emilia Romagna 165 milioni
Lazio 112 milioni
Liguria 48 milioni
Lombardia 190 milioni
Marche 58 milioni
Molise 20 milioni
Piemonte 137 milioni
Puglia 100 milioni
Sardegna 58 milioni
Sicilia 140 milioni
Toscana 138 milioni
Umbria 32 milioni
Veneto 115 milioni

 

La Direzione Generale per le strade e autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali del Ministero eroga le risorse ogni anno entro il 30 giugno le risorse relative. Mentre la Struttura Tecnica di Missione del Mit, tramite una specifica piattaforma informatica, si occupa del monitoraggio delle stesse.

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La procedura e la scheda di compilazione

Per poter fruire delle risorse occorre per prima cosa registrarsi sul sito del Ministero e richiedere le relative credenziali. Ottenute le credenziali, si deve procedere alla compilazione della relativa “scheda”, e inserire tutti i dati richiesti dalla procedura informatizzata (tra cui il “Cronoprogramma delle attività”) e al fine del perfezionamento della pratica stessa allegare tutta la documentazione (in formato jpeg, pdf, ecc.).

Fra la documentazione da inviare al MIT occorre includere obbligatoriamente una corografia dell’intervento, nonché un numero massimo di 5 elaborazioni grafiche/fotografiche significative dell’intervento.

Il portale on line a fine inserimento la procedura genera un file della “pratica” in formato pdf che dovrà essere firmato digitalmente dal legale rappresentante dell’ente. I file generati, in formato PDF e firmati digitalmente, successivamente dovranno essere inviati a mezzo di un’unica PEC all’indirizzo dg.strade@pec.mit.gov.it.

La scheda da compilare per accedere al finanziamento può riguardare anche più interventi – ovvero interventi secondari – sempreché gli interventi da prevedere corrispondano all’importo acconsentito per l’anno di riferimento. In questi casi occorre compilare una scheda per ogni intervento. Qualora l’intervento ecceda comunque la somma autorizzata, l’Ente preponente deve provvedere alla copertura finanziaria di tale maggiore  quota.

Scheda di finanziamento: com’è strutturata?

La scheda online dei finanziamenti 2019-23 è strutturata con un insieme di informazioni necessarie a fornire un quadro completo dell’intervento da effettuare. Ecco le diverse sezioni in cui è strutturata la scheda di finanziamento.

Rappresentate di struttura: Dati anagrafici del legale rappresentante della struttura che poi firmerà digitalmente la domanda
Referente di struttura: con i dati anagrafici e di contatto del referente di struttura
Data di compilazione: con indicazione della data di compilazione della scheda

Dati dell’intervento:
denominazione: in cui si riporta la qualificazione dell’intervento
codice dell’intervento: con l’indicazione del codice identificativo dell’intervento attribuito dal MIT al momento della ricezione
Amministrazione
Regione: evidenza della regione di riferimento
denominazione: in cui si riporta la qualificazione dell’intervento
CUP – CIG: riferimento dei relativi identificativi dell’intervento
localizzazione: indicazione del nome della/e strada/e oggetto dell’intervento con evidenza delle progressive chilometriche di inizio e fine tratta
importo: sezione in cui indicare l’importo totale dell’intervento, così come indicato nel quadro economico e omnicomprensivo di IVA, specificando nel campo “di cui” la quota parte relativa ai lavori da porre a base di appalto, iva esclusa

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Requisiti: indicare nella sezione dei requisiti la natura dei lavori in relazione alla finalità degli stessi (manutenzione straordinaria o adeguamento normativo) e con evidenza delle criticità di ponti viadotti e gallerie. In questa sezione va indicato a cosa si riferiscono i lavori da effettuare, distinguendo fra le seguenti categorie di interventi: criticità di ponti, viadotti e gallerie; sicurezza stradale; tutela utenze deboli; salvaguardia pubblica incolumità; riduzione rischio idrogeologico; riduzione rischio trasporto merci.

Cronoprogramma delle attivita: indicare in questa sezione occorre dare tutte le specifiche sotto un profilo, con indicazione analitica di tutte le date di inizio e di fine, relative a: Attività di progettazione, Procedura di aggiudicazione, Lavori e Collaudo.

Importi: in questa sezione occorre l’importo o gli importi (pluriennale) per i quali si chiede il finanziamento come previsto nel piano quinquennale degli interventi 2019/2023, avendo cura di indicare l’importo annuo finanziato per ognuno degli anni previsti e nell’ambito di questo evidenziare i SAL (stato avanzamento lavori) di ogni trimestre

Corografia: questa sezione è dedicata all’indicazione dei dati della corografia dell’area oggetto dell’interevento, in essa vanno allegati i file in formato gif, jpg, jpeg e png dello schema tipologico.

Intervento: in questa sezione occorre indicare i dati per descrivere la finalità dell’opera, spiegare l’intervento e le strategie migliorative a esso correlate.
Responsabile unico del progetto: sezione deputata per accogliere i dati anafrafici e di contatto del RUP (Responsabile Unico di Progetto).

Sulla manutenzione delle strade

La disciplina giuridica delle strade

L’opera si propone di offrire un nuovo modo di affrontare il tema della disciplina giuridica delle strade, distinguendo la fase definitoria  e classificatoria, dalla fase della descrizione dei diritti e delle prerogative di uso della stessa, unitamente a quella relativa ai doveri di utenti e di enti proprietari. Se i primi due capitoli si occupano quindi di definizioni e di poteri/doveri, è forse nel terzo capitolo, il tratto più originale dell’opera, ove si approfondisce l’argomento della responsabilità dell’Ente proprietario, in relazione alla condotta omissiva o insufficiente rispetto agli obblighi di custodia, manutenzione e cura che gravano su di esso. Nell’ambito di tale tema, si propongono anche importanti riflessioni sul concorso di responsabilità in relazione all’omicidio stradale e alle lesioni stradali gravi o gravissime concausate da una omessa manutenzione, anche alla luce della recente legge n. 41/2016. Il volume non trascura, infine, di dedicare attenzione anche alla responsabilità amministrativo-erariale data l’importanza sempre crescente che sta assumendo nella materia della gestione della strada. Da segnalare, infine, è la struttura che gli autori hanno dato all’opera che, nell’affrontare un tema tanto ampio ed articolato, assicura completezza e, al tempo stesso, sinteticità e chiarezza nell’esposizione, grazie anche alla presenza di utili richiami a margine che ne facilitano la lettura e di appendici normative che la completano.    Giuseppe Napolitano, Avvocato, dottore di ricerca in diritto amministrativo, specializzato in diritto amministrativo e scienze dell’amministrazione; dirigente comunale; incaricato di docenza in ambito universitario e tecnico-professionale in diritto amministrativo, diritto amministrativo punitivo, diritto della circolazione stradale; autore di pubblicazioni in materia di diritto amministrativo in generale e diritto amministrativo sanzionatorio in particolare. Michele Orlando, Laureato in Giurisprudenza, abilitato alle professioni legali; corroborato dall’esperienza sul campo quale avvocato, ha scelto la carriera in pubblica amministrazione locale ed è, attualmente, funzionario pubblico con mansioni di Comandante della Polizia Municipale. Svolge attività di docente formatore a livello regionale per conto della Scuola Regionale di Polizia Locale della Campania e di istituti di formazione regionali e nazionali. È consulente relatore a numerosi convegni nazionali in materie giuridiche. Collabora con riviste periodiche e siti di settore, è autore di testi in materie giuridiche. 

Giuseppe Napolitano, Michele Orlando | 2016 Maggioli Editore

Monica Greco

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