Inarcassa ha deliberato un provvedimento, che è stato approvato in questi giorni dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali insieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze, che estende le tutele rispetto alle norme vigenti sull’indennità di paternità.
Tutti gli Architetti e gli Ingegneri iscritti a Inarcassa, d’ora in poi, potranno quindi godere dell’indennità di paternità anche se la madre non lavora o non esercita la libera professione.
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Indennita di paternità: come funziona
Fino ad oggi l’indennità di paternità (prevista dal D.Lgs. n. 151/2001) veniva riconosciuta per la nascita del figlio, o per l’ingresso in famiglia di un minore adottato o affidato, nei casi di abbandono, morte o grave infermità della madre, purché anche lei fosse libera professionista.
Ora, invece, Inarcassa riconoscerà al professionista iscritto un’indennità anche quando la madre non sia libera professionista o lavoratrice, per il periodo in cui essa non ne abbia diritto, per i tre mesi successivi all’arrivo del minore in famiglia.
Giuseppe Santoro, presidente di Inarcasssa, soddisfatto afferma: “Sono molti anni che lavoriamo per un welfare integrato e per una Cassa sempre più a fianco degli iscritti. Il nostro è un percorso che mette in campo le migliori energie coniugate con le best practice più avanzate, per divenire un soggetto in grado di accompagnare gli iscritti durante tutto l’arco della vita”.
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