La scadenza per il pagamento dell’IMU terreni agricoli rimane per adesso congelata in attesa del giudizio di merito da parte del tribunale amministrativo competente. Il TAR del Lazio non ha infatti confermato questa settimana la sospensiva su pagamento del tributo, ma la sovrapposizione di una seconda ed ulteriore sospensiva immobilizza una situazione che sta, a poco a poco, diventando “kafkiana”. Ma entro quale termine è necessario pagare? La domanda rimane al momento senza risposta.
Lo stato delle cose
Ecco lo stato della situazione ad oggi: i giudici amministrativi hanno infatti ribadito le critiche al criterio altimetrico, il quale impone il pagamento in base all’altitudine del Comune (con esenzione totale oltre i 601 metri, esenzione riservata solo a coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali fra 281 e 600 metri, nessuna deroga al di sotto di quota 281). Senza un intervento correttivo da parte del Governo, pertanto, le regole attuali rimangono a fortissimo rischio di bocciatura nel merito: un eventuale pagamento entro il 26 gennaio, allo stato attuale delle cose (ovvero senza modifiche nelle regole) finirebbe quindi per produrre con grande probabilità un successivo obbligo di rimborso.
Il caos e il rispetto del contribuente
Per non parlare poi dei principi contenuti nello Statuto del Contribuente, tema che emerge ogni volta in cui la chiarezza delle norme in materia tributaria latita pericolosamente. A tal riguardo vanno evidenziate le parole espresse da Saverio Fossati sul Sole24Ore di ieri: “La vicenda dell’IMU sui terreni montani – scrive Fossati – è l’ultimo esempio del caos che regna sulla fiscalità immobiliare. Il quadro è desolante. Con il governo inchiodato alla necessità di incassare poche centinaia di milioni di euro e le pronunce del TAR sul decreto del governo, che hanno aggiunto confusione a confusione. Nel mezzo, alcune centinaia di migliaia di contribuenti, sui quali non c’era alcun bisogno di infierire con l’ennesima tassettina. E, verso i quali, a pochi giorni dalla data del pagamento, sarebbe auspicabile un atto di responsabilità del governo: la presa d’atto che, in queste condizioni, l’IMU agricola abbia almeno bisogno di un chiarimento ufficiale”.
Per un antefatto della vicenda leggi l’articolo IMU terreni agricoli, arriva la sospirata proroga al 26 gennaio.
Previsioni e auspici
Quello che dovrebbe presumibilmente accadere in prospettiva 2015? Presto detto: accelerare il cambiamento che tutti auspicano, ovverosia il passaggio dall’attuale discriminante altimetrica alla classificazione sintetica ISTAT che esclude dal pagamento dell’IMU i terreni in oltre 3500 Comuni montani (leggi in proposito l’articolo IMU terreni agricoli, il regno del caos: chi deve pagare entro il 26 gennaio?).
A cura di Marco Brezza
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