A seguito della dura presa di posizione del Gifi, associazione che riunisce gli operatori del settore fotovoltaico, alla notizia della firma sul decreto che rappresenterà il Quinto Conto Energia (leggi news Anie/Gifi, il Quinto Conto Energia condanna il fotovoltaico italiano), Valerio Natalizia, presidente del Gruppo imprese fotovoltaiche italiane, ha voluto ricordare i benefici del fotovoltaico, confessando di temere che con questo decreto si condannerà al dissolvimento la filiera industriale italiana del settore.
“I benefici del fotovoltaico sono sotto gli occhi di tutti”, ha detto ieri in conferenza stampa Natalizia. “Nel mese di marzo il 6,4% della domanda elettrica è stata soddisfatta dal fotovoltaico. Con 23 GWp (come stabilito dal Quarto Conto Energia) questa quota supererebbe il 10% contribuendo parallelamente a calmierare il prezzo dell’elettricità nelle ore di picco per effetto peak shaving”.
Secondo i calcoli illustrati dal numero uno del Gifi, solo 2011 questo fenomeno ha permesso di risparmiare 400 milioni di euro. Con oltre 18.000 addetti diretti (100.000 considerando anche l’indotto) e, tra le altre, il 16% della produzione mondiale di inverter, l’industria fotovoltaica italiana ha generato investimenti privati di circa 40 miliardi di euro nel 2011.
“A fronte dei 140 miliardi di euro di incentivi al fotovoltaico nell’arco di venti anni”, ha sottolineato Natalizia, “le casse dello Stato beneficeranno di un corrispettivo fiscale di circa 20 miliardi di euro”.
Durante la conferenza stampa di ieri sono state avanzate alcune idee e proposte per il consolidamento del settore fotovoltaico italiano alla fine degli incentivi.
“Abbiamo individuato – afferma Natalizia – alcuni strumenti non monetari che permetteranno al settore di penetrare in maniera capillare nel territorio nazionale. Proponiamo l’esenzione Imu per tutti gli edifici fotovoltaici ed un credito fiscale per famiglie e imprese che producono energia fotovoltaica ed altri strumenti che vanno nella direzione di una piena liberalizzazione del mercato elettrico e una competizione libera da incentivi”.
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