Impianti termici: quale usare e quando? I risultati di 400 simulazioni

La relazione che analizza 400 simulazioni numeriche effettuate e 100 diverse combinazioni edificio/impianto: 4 aree geografiche, 3 tipologie di edificio, 4 gradi di isolamento termico e tutte le tipologie di impianto di riscaldamento ibrido Vaillant

L’evoluzione legislativa degli ultimi anni ha reso necessaria l’implementazione di nuove soluzioni impiantistiche con cui ricoprire i fabbisogni energetici primari con fonti rinnovabili.

Per chi si occupa di progettazione d’impianto diventa sempre più importante avere una chiara visuale di quale generatore termico conviene utilizzare e quando, in funzione dell’energia primaria risparmiata, della quota rinnovabile desiderata, del risparmio dei costi energetici e delle emissioni di CO2 evitate.

Vaillant, per rispondere a questo bisogno, che riguarda tutti i progettisti termotecnici e gli architetti che lavorano nel campo, ha pubblicato una relazione che razionalizza e valuta i risultati di più di 400 simulazioni numeriche effettuate dall’Area Engineering di Edilclima, con software EC700, per 100 diverse combinazioni edificio/impianto. Nel dettaglio, sono state considerate: 4 aree geografiche (Nord, Nord zona montana, Centro e Sud), 3 tipologie di edificio (Monofamiliare, Multifamiliare centralizzato e Multifamiliare autonomo), 4 gradi di isolamento termico (>1978, <2005, >2005, Edificio a Energia Quasi Zero) e tutte le tipologie di impianto di riscaldamento ibrido Vaillant, a energia rinnovabile e a condensazione.

Le 400 simulazioni numeriche, con i relativi risultati, sono state rese ancora più fruibili tramite l’applicativo on-line Vaillant Master Energy System.

Impianti termici, i criteri delle simulazioni

Le fasce climatiche

Le simulazioni sono state eseguite sulla base delle metodologie di calcolo previste nelle norme Uni Ts 11300, relativamente a diverse tipologie edilizie e a diverse soluzioni impiantistiche e prodotti. Le modellazioni sono state condotte in riferimento alle tre fasce climatiche rappresentative del nord, centro e sud Italia, e con una nuova località indicativa delle zone del nord-est ma rappresentativa anche delle fasce pedemontane/montane con un numero maggiore di gradi giorno.

Le verifiche sono state eseguite senza modificare le tipologie edilizie e le dimensioni degli alloggi:

  • Villetta indipendente monofamiliare con Sutile≅120mq con rapporto S/V=1.01
  • Tipologia plurifamiliare autonoma con alloggi con Sutile≅80mq rappresentativi di un
    appartamento posto al piano primo(con sottostanti garage/cantine), un piano intermedio e un alloggio posto all’ultimo piano con sovrastante sottottetto
  • Tipologia plurifamiliare centralizzata costituita da N°10 alloggi con Sutile≅80mq con rapporto S/V dell’edificio pari a 0.51

Sono state considerate le seguenti località di riferimento:
– Belluno: 3043GG (3348 ggUNI) – Tprog=-10°C – Zona climatica F
– Milano: 2404GG (2234 ggUNI) – Tprog=-5°C – Zona climatica E
– Roma: 1415GG (1568 ggUNI) – Tprog=0°C – Zona climatica D
– Napoli: 1034GG (1284 ggUNI) – Tprog=2°C – Zona climatica C

Impianti termici, i criteri delle simulazioni

Intervalli temporali considerati e caratteristiche degli involucri

L’involucro edilizio è stato differenziato considerando tre diversi intervalli temporali di riferimento, in funzione delle principali normative energetiche italiane e considerando una nuova tipologia caratterizzata da un involucro ancora più performante. Riassumendo abbiamo:
– 1960/1978
– 1978/2005
– dopo il 2005
– edifici a elevate prestazioni energetiche

Gli involucri sono caratterizzati dai seguenti valori di Umedia dei componenti opachi e trasparenti.

Impianti termici: quale usare e quando? I risultati di 400 simulazioni Vaillant1

Impianti termici: quale usare e quando? I risultati di 400 simulazioni Vaillant2a

Le caratteristiche delle strutture sono state ottimizzate per garantire il rispetto dei limiti di legge relativamente al periodo di costruzione dell’edificio.

Impianti termici: quale usare e quando? I risultati di 400 simulazioni Vaillant2b

Impianti termici: quale usare e quando? I risultati di 400 simulazioni Vaillant3

Un’ulteriore suddivisione delle casistiche di calcolo, per meglio far aderire le modellazioni ai casi reali di involucro e impianto, è stata ottenuta andando anche a differenziare le caratteristiche dei corpi scaldanti in radiatori e pannelli radianti a pavimento.

Definite le caratteristiche geometriche e di trasmittanza media dei componenti opachi e trasparenti dell’involucro, la relazione di Vaillant prosegue con i principali risultati in termini di potenza di picco e di fabbisogno di energia utile invernale.

Per scaricare il documento completo e tutti i risultati ottenuti:

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Impianti termici, le conclusioni delle simulazioni

L’analisi prosegue poi prendendo in considerazione il monofamigliare nelle stesse tre fasi differenti: 1960/1978, 1978/2005, dopo il 2005 e monofamigliare a elevate prestazioni. Ciascuna fase è approfondita trattando l’impianto di riferimento, facendo simulazioni, tenendo in considerazione i risultati dell’energia primaria e la classe energetica di riferimento, e traendo delle conclusioni tecniche e teoriche.

Si passa poi agli edifici plurifamigliari autonomi, sempre con quella divisione temporale (1960/1978, 1978/2005, dopo il 2005 e monofamigliare a elevate prestazioni). Così per il plurifamigliare centrlizzato. Infine, i risultati sono esposti tramite tabelle e grafici suddivisi per edifici monofamigliari e plurifamigliari per fasce temporali.

 

Redazione Tecnica

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