Grattacieli moderni: nascita ed evoluzione delle idee per progettare

Carlo Caputo 21/12/16

I grattacieli moderni rappresentano la più alta espressione dell’ingegneria strutturale e dei suoi notevoli sviluppi nel campo dell’aerodinamica delle costruzioni ed ingegneria del vento.

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I grattacieli incominciarono a nascere nel pensiero dell’uomo già dalla fine del diciannovesimo secolo, quando le città più popolate richiedevano uno sviluppo verticale piuttosto che sul piano della città. Sviluppo che ha portato poi all’invenzione quasi immediata dell’ascensore, visto la difficoltà di collegamento con i piani alti degli edifici.

I materiali: la “scoperta” dell’acciaio

Tutto ciò ha trovato un filo conduttore che ha consentito un serio miglioramento delle potenzialità di crescita di una città: ed è la concezione dell’acciaio come materiale da costruzione.

Già, perché fino ad allora il materiale più usato, almeno nei Paesi Occidentali era la muratura, la quale ha ricoperto la sua funzione strutturale per molti secoli, essendo la madre di tantissime opere d’arte tutt’oggi ancora intatte dopo millenni di storia.

L’unico inconveniente di questo materiale è che bisogna avere spessori elevati per resistere ai carichi, soprattutto se nascono anche deboli sforzi di trazione o di taglio nelle strutture.

L’acciaio, al contrario è un materiale resistentissimo sia a trazione che a compressione, pertanto nell’esplicare la sua resistenza nell’ambito strutturale ha permesso  ridotti spessori portanti, favorendo la possibilità di creare ampi spazi luminosi e giocare architettonicamente sulla distribuzione degli spazi, lasciando al sostentamento dei carichi soltanto la parte lavorante a telaio.

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Inoltre, la caratteristica che gli ha portato un ruolo essenziale e di assoluta importanza nelle strutture edili, è stata proprio la sua grande duttilità e la capacità di dissipare energia durante le oscillazioni pervenute da forze orizzontali quali vento e sisma.

Gli inizi di una vera e propria civiltà dei grattacieli si hanno a partire dagli anni ’30 del secolo scorso e da allora i vari Paesi del mondo si sono lanciati in una sfida senza eguali che ha dato vita ad una continua corsa verso la costruzione di edifici sempre più alti, sia a livello residenziale, turistico e soprattutto commerciale e direzionale.

Il futuro dei grattacieli moderni

Gli scenari del futuro credo però che vadano alla ricerca di strutture con alta efficienza energetica, quindi, più che puntare ad un innalzamento del livello di copertura, si prevede che la sfida vada verso il miglior contenimento dei consumi, guardando piuttosto alle risorse rinnovabili di energia.

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In tal senso l’intero edificio dovrà essere studiato sia con analisi di primo principio, ma soprattutto con analisi di secondo principio considerando quindi l’intero ciclo di vita delle strutture. Si compiono dunque una serie di scelte progettuali legate ai materiali ed alle loro possibilità di utilizzo, ma in termini di sostenibilità energetica, spingendo cioè le scelte a carattere strutturale verso la tutela e la salvaguardia dell’ambiente.

In tal senso si cercherà di conferire alle città del futuro una maggiore qualità di vita valorizzando il carattere energetico dei grattacieli e di tutte le altre tipologie di strutture, in maniera tale che lo sviluppo e lo sfruttamento delle materie prime sia equilibrato con le sue capacità di rigenerazione diminuendo i danni ambientali sia per noi, ma soprattutto per le generazioni che in futuro abiteranno su questo pianeta.

Grattanuvole

Torri, grattacieli, grattanuvole o case alte?Anche solo dal punto di vista semantico, nella cultura milanese, da sempre “resistente” alla tipologia dei americana dei grattacieli, o meglio grattanuvole, come erano chiamati agli esordi, si alternano i termini grattacielo, torre, casa alta. Decisamente ritorna con più frequenzala dicitura “torre” che esprime i caratteri formali dell’edificio alto milanese legati alla continuità con la tradizione che prediligono l’aspetto massivo e pieno della facciata preferito di gran lunga alla diafana trasparenza international style della courtain wall. Classica è la contrapposizione Pirelli-grattacielo americano  e Velasca-torre-neoliberty.Oggi qualcosa è cambiato. Dopo una lunga pausa dello sviluppo verticale, oggi Milano vive una nuova geografia urbana, un nuovo skyline. Questo volume, che fa seguito all’omonima mostra presso la Fondazione Riccardo Catella commenta con i saggi di 26 autori, 24 schede, 72 torri milanesi, tra nuovi i vecchi “grattanuvole” attraverso documenti storici e nuovi tagli critici. 

Alessandra Coppa, Lucia Tenconi (a cura di) | 2015 Maggioli Editore

39.00 €  37.05 €

Carlo Caputo

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