ENEA: migliorano le prestazioni energetiche degli immobili certificati

Da uno studio ENEA è emersa una riduzione della percentuale di edifici nelle classi energetiche meno efficienti di oltre il 4% nel settore residenziale. Ma c’è ancora da fare, quasi il 75% degli edifici in Europa è inefficiente energeticamente

Allegati

In Italia si contano 12,4 milioni di edifici residenziali, di cui oltre il 60% è stato costruito prima del 1976, anno in cui è entrata in vigore la prima legge sul risparmio energetico. A questi si aggiungono 1,7 milioni di edifici a uso non residenziale, che rappresentano circa il 12% del totale di 14 milioni. Questi edifici non residenziali sono principalmente destinati alla produzione (19%), al commercio (16%) e ai servizi (12%).

Questi dati emergono dal Report “La consistenza del parco immobiliare nazionale”, realizzato dal Dipartimento ENEA di Efficienza Energetica.

Il rapporto evidenzia anche la presenza di circa 770 mila unità immobiliari di proprietà pubblica, di cui 670 mila non vincolate e quindi potenzialmente soggette agli obblighi di riqualificazione energetica previsti dalle direttive europee.

Vediamo di seguito quali altri interessanti aspetti sono emersi dallo studio dell’ENEA.

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Diagnosi energetica degli edifici

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Indice

Migliorano le prestazione energetiche degli immobili italiani

L’analisi degli Attestati di Prestazione Energetica (APE), contenuti nel Sistema Informativo sugli Attestati di Prestazione Energetica (SIAPE), mostra un miglioramento nelle prestazioni energetiche degli immobili certificati. In particolare, c’è stata una riduzione della percentuale di edifici nelle classi energetiche meno efficienti (F – G) di oltre il 4% nel settore residenziale e di circa l’1,5% nel settore non residenziale. Questo miglioramento è un segnale positivo degli sforzi compiuti per aumentare l’efficienza energetica degli edifici in Italia.

“Questo Report rappresenta un punto di partenza necessario per tracciare gli scenari di intervento e di riqualificazione e risparmio energetico del patrimonio edilizio italiano, in linea con le nuove norme europee”, spiega Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio ENEA di Efficienza Energetica negli Edifici e Sviluppo Urbano. Il rapporto fornisce una base solida per pianificare e attuare interventi di riqualificazione energetica in conformità con le direttive dell’Unione Europea.

Obiettivi del Green Deal Europeo

Con il Green Deal, proposto dalla Commissione Europea nel 2019, i Paesi membri si sono impegnati a rendere l’UE climaticamente neutra entro il 2050 e a ridurre le emissioni del 55% entro il 2030. Per raggiungere questi obiettivi, nel 2021 è stato presentato un pacchetto legislativo noto come “Fit for 55%”. Questo pacchetto include la rifusione della Direttiva sulle Energie Rinnovabili (RED), della Direttiva sull’Efficienza Energetica (EED) e della Direttiva sulla Prestazione Energetica nell’Edilizia (EPBD IV).

“In base a queste norme, l’Italia dovrà procedere per il conseguimento degli obiettivi previsti. Tutto ciò considerando che gli edifici nell’UE rappresentano il 40% del consumo finale di energia e determinano il 36% delle emissioni di gas a effetto serra”, commenta Ilaria Bertini, direttrice del dipartimento ENEA di Efficienza Energetica.

Attualmente, quasi il 75% degli edifici in Europa è inefficiente sotto il profilo energetico. Per questo motivo, è fondamentale definire la consistenza del parco immobiliare italiano e valutarne la prestazione energetica media.

Monitoraggio e prospettive future

Il SIAPE potrà essere uno strumento molto utile per monitorare il miglioramento delle prestazioni energetiche degli immobili e affrontare l’obiettivo estremamente sfidante di decarbonizzazione entro il 2050.

Al 31 dicembre 2019, il numero di APE residenziali caricati sul SIAPE era pari a 1.614.921. Il 74,1% degli immobili rientrava nelle classi energetiche meno efficienti (E, F e G), mentre solo l’8,1% aveva una classe superiore alla B (A1-A4).

Al 31 dicembre 2023, il numero di APE era salito a 4.611.412, con una riduzione della percentuale di edifici nelle classi E, F e G al 70,4% e un aumento degli immobili certificati in classe da A1 ad A4 all’11%.

Il miglioramento delle caratteristiche energetiche medie degli edifici italiani è confermato dalla diminuzione del valore medio pesato dell’indice di prestazione energetica globale non rinnovabile, passato da 197,7 kWh/m2 anno a 185,4 kWh/m2 anno. Questo progresso è un segnale incoraggiante per il futuro della riqualificazione energetica in Italia, indicando che gli sforzi per migliorare l’efficienza energetica stanno avendo successo.

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