Con la pubblicazione del decreto del 9 aprile 2025 del Ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il PNRR, di concerto con il Ministro dell’Economia (scaricabile a fine articolo), entrano in vigore le disposizioni attuative per la Missione 7 I.17 del Capitolo REPowerEU del PNRR, che destina oltre 1.3 miliardi di euro all’efficientamento energetico dell’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) e delle abitazioni di famiglie a basso reddito.
Questo ambizioso piano mira a incentivare gli investimenti privati e facilitare l’accesso ai finanziamenti per le riqualificazioni energetiche negli edifici residenziali pubblici e nei condomini abitati da famiglie a basso reddito, con l’obiettivo primario di raggiungere un miglioramento minimo del 30% nell’efficienza energetica degli edifici interessati dagli interventi agevolati.
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Manuale di progettazione per la riqualificazione energetica
Questo manuale affronta il tema della riqualificazione e del risanamento energetico degli edifici esistenti dal punto di vista concettuale e tecnico, offrendo al lettore uno strumento operativo per progettare e porre in opera correttamente tutti gli interventi volti al miglioramento delle prestazioni energetiche dell’involucro edilizio. Il testo affronta diversi argomenti, a partire dai concetti generali relativi a materiali e posa in opera. In seconda battuta si analizzano i sistemi costruttivi, i sistemi di parete e i materiali isolanti, poiché è necessario conoscere i materiali, le loro caratteristiche e costi per poi riuscire ad applicarli al meglio. Nella terza parte si trattano: l’isolamento interno e il cappotto esterno sempre nell’ottica della riqualificazione degli edifici con la relativa messa in opera e i possibili errori di posa. Un focus fondamentale del testo è l’analisi dei ponti termici e la soluzione dei nodi fondamentali: parete-solaio, sbalzi, tetto, isolamento del tetto e ultimo solaio. L’analisi degli elementi quali finestre, davanzali, serramenti e cassonetto, rappresenta il cuore dell’ultima parte del manuale. Paolo De Martin Architetto libero professionista, consulente energetico per l’Agenzia CasaClima dal 2002. Svolge per conto dell’Agenzia CasaClima e altri enti attività di formazione tecnica a convegni, seminari e fiere di settore in ambito nazionale e internazionale sul tema della progettazione energeticamente efficiente e sul risanamento dell’esistente.
Paolo De Martin | Maggioli Editore 2021
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Obiettivi del decreto e risorse
Il decreto, frutto di un percorso che ha visto il parere favorevole della Conferenza Unificata, è coordinato dalla Struttura di Missione PNRR, con il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) quale soggetto attuatore.
I fondi, pari a 1 miliardo e 381 milioni di euro, sono strategicamente ripartiti:
- due terzi saranno destinati agli interventi di efficientamento negli edifici residenziali pubblici e sociali;
- un terzo supporterà le riqualificazioni energetiche nei condomini abitati da famiglie a basso reddito.
Questa duplice focalizzazione assicura un impatto capillare e mirato sulle aree di maggiore necessità.
Interventi ammissibili ai finanziamenti
Il piano identifica una vasta gamma di interventi ammissibili, tutti volti a massimizzare il risparmio energetico e la sostenibilità degli immobili. Tra questi figurano:
- Isolamento termico delle superfici opache.
- Sostituzione di serramenti e infissi, inclusi sistemi di oscuramento o filtraggio solare.
- Aggiornamento degli impianti di illuminazione con sistemi ad alta efficienza.
- Installazione di sistemi di building automation.
- Adozione di impianti fotovoltaici con relativi sistemi di accumulo, e sistemi solari termici per l’acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale.
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore o unità di micro-cogenerazione alimentate da fonti rinnovabili.
- Collegamento a sistemi di teleriscaldamento efficiente.
Sarà data priorità ai progetti che interessano edifici non beneficiari di altri sussidi nazionali o europei negli ultimi cinque anni e che dispongono già di uno studio di fattibilità.
Condizioni essenziali per beneficiare degli aiuti sono il conseguimento di un miglioramento energetico pari almeno al 30% e la totale assenza di utilizzo di combustibili fossili.
Il ruolo delle ESCo
Un aspetto importante del decreto riguarda il sostegno finanziario alle Energy Service Companies (ESCo), attori chiave nell’implementazione dei progetti. Le ESCo potranno beneficiare di un contributo a fondo perduto pari al 65% dei costi dell’intervento e, su richiesta, di un finanziamento aggiuntivo fino al 35% dei costi da parte di banche convenzionate.
Questo meccanismo facilita la realizzazione di progetti complessi e assicura una maggiore attrattività per gli operatori del settore. Il GSE avrà il compito di valutare e selezionare i progetti, verificandone il rispetto dei requisiti di efficienza e richiedendo gli Attestati di Prestazione Energetica (APE) ante e post operam.
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