Questa volta l’Agenzia delle Entrate è stata puntuale: grazie al provvedimento del 31 luglio diventa operativa la norma prevista dal Decreto Crescita che consente di “scambiare” ecobonus e sismabonus con un sconto immediato.
Certo il venditore o la ditta che esegue i lavori devono essere d’accordo, ma con il nuovo sistema previsto è più facile per loro gestire le somme cedute dai clienti.
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Sconto ecobonus e sismabonus: ecco come funziona
Secondo quanto prevede il testo del Decreto Crescita (clicca qui per tutte le novità in edilizia), i contribuenti che hanno diritto alle detrazione per gli interventi di efficienza energetica e per quelli di consolidamento degli immobili, possono optare, al posto del loro utilizzo, per un contributo di pari ammontare, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, anticipato dal fornitore. Lo sconto viene riconosciuto al momento del pagamento, pagamento che deve essere effettuato con il bonifico dedicato. Il provvedimento chiarisce infatti che l’importo della detrazione spettante è calcolato tenendo conto delle spese complessivamente sostenute, comprensive dell’importo non corrisposto al fornitore per effetto dello sconto praticato. In pratica il venditore/fornitore emette la fattura con il prezzo pieno, Iva compresa, ma il bonifico sarà ridotto dell’importo corrispondente alla detrazione.
Così, per esempio, per una fattura di 4.000 euro più Iva per l’installazione di nuovi infissi per tutta la casa (totale 4.400 euro) il bonifico dovrà essere di 2.200 euro.
Sconto ecobonus e sismabonus: la cessione del credito
Al fornitore lo sconto viene rimborsato sotto forma di credito d’imposta da utilizzare esclusivamente in compensazione, in cinque quote annuali di pari importo, ma a partire dal mese successivo a quello nel quale è stata effettuata l’operazione. In pratica il bonus diventa immediatamente spendibile. Inoltre, il fornitore che ha effettuato gli interventi ha a sua volta facoltà di cedere il credito d’imposta ai propri fornitori di beni e servizi, con esclusione della possibilità di ulteriori cessioni da parte di questi ultimi.
Rimane in ogni caso esclusa la cessione a istituti di credito e a intermediari finanziari.
La comunicazione alle Entrate
Per consentire l’uso del credito chi ha ottenuto lo sconto dovrà inviare la comunicazione alle Entrate di rinuncia al bonus fiscale. Sono già a disposizione i modelli che possono essere inviati direttamente on line dal sito dell’Agenzia, oppure via pec. Sicuramente chi decide di praticare lo sconto metterà a disposizione anche questi modelli e fornirà l’assistenza per l’invio, come accade peraltro già oggi per le pratiche relative sia all’ecobonus che al sismabonus.
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