Confartigianato e Pmi chiedono, oltra alla conferma dell’ecobonus e del bonus ristrutturazioni per il 2017, che stando alle dichiarazioni di Delrio sembra certa, la loro trasformazione in credito d’imposta che famiglie e imprese possono cedere alle banche. La proposta deve valere per tutte le tipologie di lavori edili e per tutti i soggetti.
Confartigianato sostiene che sia un modo per fare in modo che famiglie e imprese abbiano liquidità per riqualificare o ristrutturare casa, o l’immobile per cui si ha diritto all’agevolazione fiscale. Per ora, la Legge di Bilancio 2017 riserva questa possibilità solo a coloro con redditi dichiarati rientranti nella no tax area, i cosiddetti incapienti, e solo per i lavori di miglioramento dell’efficienza energetica dei condomini. Sono in pochi quindi quelli che possono utilizzare il credito d’imposta: “la possibilità di generare una spinta sufficiente ad aumentare la liquidità delle famiglie e di conseguenza la domanda interna” è molto limitata.
Il perchè della proposta: i vantaggi
L’analisi della Cna è effettivamente interessante. In sostanza, afferma che, considerando il tasso delle banche per i mutui destinati alla ristrutturazione delle abitazioni al 3,6%, allora trasformare le detrazioni in credito d’imposta cedibile permetterebbe una copertura del 42,52% dell’investimento per la ristrutturazione, copertura che andrebbe a sostituire la detrazione per la ristrutturazione del 50% della spesa, detrazione che poi è diluita in 10 anni. Nel caso di interventi di riqualificazione energetica con l’ecobonus, la copertura toccherebbe il 55,28% degli investimenti, al posto della detrazione del 65% della spesa, diluita sempre in dieci anni. In questo modo, famiglie e imprese avrebbero denaro spendibile subito, generando in due anni una domanda di lavori nel settore edilizia pari a circa 5 miliardi di euro.
Cresme: l’andamento dei due bonus
Il quinto dossier del Dipartimento Ambiente della Camera dei Deputati in collaborazione con il Cresme “Il recupero e la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio: una stima dell’impatto delle misure di incentivazione” del 22 settembre 2017, mette in evidenza che l’ecobonus e il bonus ristrutturazioni contano, dal 1998 al 2017, 16 milioni di interventi: il 62% del numero di famiglie italiane, che in tutto sono 25,9 milioni. Nello stesso periodo i due bonus hanno attivato investimenti per 264 miliardi di euro, 229,4 miliardi per il recupero edilizio e 34,6 miliardi per la riqualificazione energetica.
Il dato per il 2016 indica un volume di investimenti di 28.243 milioni di euro veicolati dagli incentivi: 3.309 milioni per la riqualificazione energetica e 24.934 per la ristrutturazione e il recupero. La sostituzione di serramenti (41% della spesa) assorbe la maggior parte degli investimenti, seguita da coibentazione di pareti verticali, tetti, solai (23,1%), sostituzione di impianti di climatizzazione invernale (20,3%), caldaie a biomassa e interventi di riqualificazione globale dell’edificio (9,2%). Le schermature solari sono al 4,5%, l’installazione di pannelli solari all’1,7% e il building automation allo 0,3%.
Nel periodo 1998-2017, il saldo per il sistema Paese (“sistema Paese” cioè Stato, Famiglie e Imprese) è di oltre 21 miliardi di euro. Il saldo per lo Stato è di circa 8,8 miliardi di euro. Quello delle famiglie è “negativo” di -200,2 miliardi di euro perché è dato dal saldo tra investimento effettuato (negativo), detrazioni fiscali (positive) e risparmio sulle bollette energetiche (positivo). Le imprese vantano un saldo positivo di 212,5 miliardi di euro.
Trasformare i bonus in credito d’imposta, come propone il CNA e secondo la sua analisi, potrebbe effettivamente dare ancora più respiro a due detrazioni che già funzionano. Farle funzionare ancora meglio, insomma.
Ti potrebbero interessare..
Le detrazioni fiscali sulla casa 2017
Nuova edizione, aggiornata alla Legge di Stabilità 2017, e ampliata della Guida in formato ebook,, che si propone di fornire risposte esaurienti, specifiche e risolutive sul tema delle agevolazioni fiscali in edilizia.La prima parte è dedicata all’Ecobonus con un’analisi sull’incentivo fiscale (cos’è, chi ne può beneficiare, i tipi di intervento, le spese detraibili, gli adempimenti richiesti, i casi di esclusione), domande e risposte e case history che toccano le problematiche più frequenti ma meno chiarite su questi temi (Ripartizione delle spese, intestazione fatture e bonifici, installazione serramenti, cessione del credito).La seconda parte è dedicata alla detrazione 50% sulle ristrutturazioni edilizie e sul Bonus Mobili con una breve analisi (cos’è, chi ne può beneficiare, i tipi di intervento, le spese detraibili, gli adempimenti richiesti), domande e risposte e Case history che toccano le problematiche più frequenti ma meno chiarite su questi temi (interventi antisismici, sostituzione sanitari e caldaia, condominio minimo)Ogni quesito ed ogni caso è corredato da spiegazioni pratiche, riferimenti di legge e, soprattutto, dall’esperienza di chi ha lavorato sul campo e ne ha affrontato le problematiche.Proprio per questo l’e-book sarà utile tanto al contribuente, che cerca consigli da applicare alla sua situazione, quanto ai professionisti tecnici e fiscali, agli artigiani e ai rivenditori di beni e servizi detraibili, che troveranno i giusti suggerimenti da dare ai loro clienti il tutto con un linguaggio chiaro, esauriente, rigoroso e privo di ambiguità.Contiene un applicativo in excel per il calcolo della ripartizione spese tra più beneficiari.Fabio Fusano, Consulente d’azienda
Fabio Fusano | 2017 Maggioli Editore
14.90 € 11.92 €
Detrazioni fiscali ristrutturazioni 2018, arriva la proroga pluriennale?
Scrivi un commento
Accedi per poter inserire un commento