Partire a gennaio 2012 con un tavolo di confronto su ipotesi di stabilizzazione delle detrazioni del 55% per la riqualificazione energetica degli edifici, che tenga conto sia delle esigenze di resoconto del bilancio dello Stato sia delle tematiche della sostenibilità ambientale (rispetto a generici incentivi al settore delle costruzioni) e degli investimenti che le imprese del settore dedicano per l’immissione sul mercato di prodotti sempre più performanti.
È questo in sintesi l’elemento di maggiore novità contenuto in una lettera che le associazioni dell’involucro edilizio (Assovetro, FederlegnoArredo, Pvc Forum Italia e Uncsaal) hanno inviato al premier Monti, all’indomani dell’inserimento nel Decreto Salva Italia della proroga di un anno, fino al 31 dicembre 2012, degli incentivi fiscali del 55% per l’efficientamento energetico degli edifici.
“La conferma del 55% per il 2012”, si legge ancora nella lettera, “potrà contribuire a stimolare, nonostante la grave crisi economica, la poca propensione alla spesa dei consumatori italiani, sostenendo una domanda potenziale di 1.300 milioni di euro di soli serramenti e di 400 milioni di euro di indotto (accessori, sistemi, prodotti per l’isolamento e la tenuta, componenti vetrarie)”.
La soddisfazione di FederlegnoArredo non è invece condivisa pienamente da altri attori della filiera quali l’Anit (associazione nazionale per l’isolamento termoacustico) che ritiene la proroga solo un “piccolo risultato” (leggi anche Proroga Detrazione 55%: per ANIT solo un piccolo risultato) e gli imprenditori edili, il cui giudizio, molto più severo, è stato reso in una recente dichiarazione del vicepresidente Aniem Lapo Borghi (leggi anche Detrazioni 55%. Secondo Aniem non risolve la crisi dell’edilizia).
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